La recente cancellazione del volo giornaliero tra Perugia e Bergamo-Orio al Serio ha aperto un acceso dibattito sulla gestione e il futuro dell’aeroporto internazionale dell’Umbria ‘San Francesco d’Assisi’. L’episodio ha suscitato reazioni da parte della politica regionale, con Donatella Tesei in prima linea nel chiedere risposte chiare e delineando i risultati ottenuti durante la sua amministrazione.

Tesei e lo stop al volo per Bergamo: una questione strategica

Donatella Tesei, ora consigliera regionale della Lega, ha preso una posizione netta sulla decisione di cancellare il volo giornaliero tra l’aeroporto internazionale dell’Umbria ‘San Francesco d’Assisi’ e lo scalo di Bergamo-Orio al Serio. Tale collegamento, istituito nel marzo scorso grazie a un accordo con la Regione Lombardia e al supporto di Confindustria Umbria e Fondazione Perugia, rappresentava un passo importante per rafforzare la rete infrastrutturale della regione.

“Un progetto che puntava non solo a potenziare ulteriormente il nostro aeroporto, ma che ha permesso all’Umbria di essere collegata con un volo giornaliero, oltre a quello da e verso Milano Linate attivo nei fine settimana, direttamente col cuore economico del Paese, la Lombardia, e con il terzo aeroporto italiano, il principale hub low cost del Paese, con rotte per tutta l’Europa,” ha dichiarato Tesei. La consigliera ha espresso la necessità di avere “risposte chiare” dalla Giunta Proietti riguardo alla scelta di interrompere una connessione che aveva già portato benefici evidenti.

La cancellazione del volo lascia aperte questioni rilevanti sulla visione politica e strategica per il futuro del trasporto aereo in Umbria. Tesei ha evidenziato come il lavoro svolto fino a oggi abbia consentito di trasformare l’aeroporto in una realtà capace di attrarre passeggeri e risorse. “Nel 2019 abbiamo ereditato dalla sinistra un aeroporto al collasso, e ridare vita a questa infrastruttura è stata una delle nostre priorità, consapevoli che per consentire all’Umbria di crescere, sia dal punto di vista turistico che economico, fosse indispensabile disporre di collegamenti veloci, efficienti e funzionali,” ha aggiunto.

Il rinvio del piano industriale e il futuro dello scalo umbro

Un altro tema caldo riguarda il rinvio dell’assemblea dei soci della Sase, prevista per il 15 dicembre scorso, che avrebbe dovuto approvare il piano industriale 2025-2027 dell’aeroporto. Questo slittamento, voluto apparentemente dalla Giunta Proietti, comporta un ritardo nell’adozione di strategie fondamentali per il prossimo futuro. Il piano industriale non sarà quindi varato entro il 2024, lasciando uno scenario di incertezza sulle direttrici di sviluppo dello scalo.

Secondo Tesei, l’aeroporto “ha battuto record su record di passeggeri, attestandosi sempre tra i primi in Europa per crescita e rappresentando un modello di gestione e di continuo sviluppo”. Il raddoppio dello scalo, già finanziato, avrebbe consentito di raggiungere l’ambizioso obiettivo di un milione di passeggeri in tre anni. “Le positive ricadute sul territorio sono già percepite dalla comunità,” ha sottolineato la consigliera, mettendo in evidenza come il piano per il raddoppio rappresentasse una risposta concreta alle esigenze di crescita economica e turistica della regione.

Tesei ha invitato la presidente Proietti a illustrare quale sia la strategia della Giunta per l’aeroporto, specificando quali azioni immediate e concrete verranno adottate. “Personalmente mi adopererò affinché il lavoro che abbiamo portato avanti con serietà e risultati in questi anni non venga vanificato,” ha dichiarato con fermezza.

Le scelte di Aeroitalia: una riorganizzazione che penalizza l’Umbria

Sul fronte delle compagnie aeree, Aeroitalia ha comunicato ufficialmente la chiusura delle operazioni tra Perugia e Bergamo, motivandola con una riorganizzazione operativa. La compagnia ha spiegato che questa decisione consentirà di concentrare gli investimenti su nuovi progetti di sviluppo nel Sud Italia. Dopo l’apertura della rotta per Comiso, Aeroitalia punta a rafforzare la propria presenza nelle regioni meridionali con nuove destinazioni previste per la stagione estiva 2025, tra cui Lamezia Terme e Olbia. Inoltre, sono in valutazione ulteriori destinazioni che verranno annunciate nelle prossime settimane.

“Con questa decisione, Aeroitalia ribadisce la propria missione di essere una compagnia vicina al territorio, pronta a rispondere alle esigenze dei passeggeri e degli stakeholder locali,” si legge nel comunicato della compagnia. Tuttavia, la scelta di abbandonare la tratta per Bergamo pone nuovi interrogativi sulla sostenibilità del piano di sviluppo dello scalo umbro e sulla capacità di attrarre altre compagnie per garantire collegamenti strategici per la regione.