21 Sep, 2025 - 07:00

Terremoto in Umbria, scossa di magnitudo 3.8 con epicentro a Massa Martana: paura nella notte, attivata la Protezione civile

Terremoto in Umbria, scossa di magnitudo 3.8 con epicentro a Massa Martana: paura nella notte, attivata la Protezione civile

La terra torna a tremare nel cuore dell’Umbria, risvegliando paura e inquietudine tra i cittadini nella notte. Alle 23:11 di sabato 20 settembre, la rete sismica nazionale dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha registrato una scossa di magnitudo 3.8 con epicentro a Massa Martana, in provincia di Perugia, a una profondità di 8,1 chilometri. L’evento è stato distintamente avvertito dalla popolazione non solo nel comune epicentrale, ma anche nelle aree limitrofe. Non si registrano danni, ma la forte percezione ha portato molti cittadini a riversarsi in strada.

Massa Martana scende in strada, la testimonianza dei sindaci

La comunità di Massa Martana ha vissuto momenti di grande apprensione subito dopo la scossa.
“È stata molto forte e al momento gran parte del paese è in strada, spaventata”, ha spiegato il sindaco Francesco Federici, che ha parlato di “due situazioni con potenziali, apparentemente lievi, danni a unità abitative”, precisando che ogni valutazione sarà affidata ai sopralluoghi dei vigili del fuoco nelle prossime ore.

Il sisma è stato percepito anche a Todi, dove il primo cittadino Antonino Ruggiano ha rassicurato:“La scossa è stata avvertita in maniera netta, ma non ci risultano né danni né criticità”.

Le dichiarazioni della presidente Proietti e l’attivazione della Protezione Civile

Immediata la reazione delle istituzioni, con l’attivazione del sistema di Protezione Civile regionale. La presidente dell’Umbria Stefania Proietti ha fornito un quadro dettagliato: “Alle ore 23.11 si è verificata una scossa sismica registrata dalla rete sismica nazionale gestita dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) di magnitudo 3.8 localizzata nel Comune di Massa Martana ed è stata distintamente avvertita dalla popolazione. Al momento non si hanno notizie o segnalazioni di danni. La Protezione Civile Regionale si è immediatamente attivata e attraverso la Sala Operativa Regionale ha contattato i comuni di Massa Martana, Giano dell’Umbria, Todi, Gualdo Cattaneo i quali stanno tutti effettuando sopralluoghi sui propri territori. Costanti i contatti anche con il comando Regionale dei Vigili del fuoco e con la Sala Italia del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile. Si ricorda che in caso di emergenza va contattato il numero unico 112. Saranno poi gli operatori a indirizzare la chiamata al soggetto competente a gestirla. Come Regione Umbria, con le nostre strutture, stiamo monitorando costantemente l’evoluzione dell’evento, pronti a dare tutta l’assistenza necessaria ai Comuni e ai cittadini”.

Un messaggio che ha voluto rassicurare la popolazione ma anche ricordare le prassi operative fondamentali in caso di emergenza.

La memoria sismica di un territorio fragile

L’Umbria è da sempre un territorio a rischio sismico e la cronaca di Massa Martana riporta alla mente episodi ben più gravi. Dal 1997, con il devastante terremoto di Colfiorito e Sellano che fece 11 vittime e lesionò anche la Basilica di San Francesco ad Assisi, fino al 2016 con la scossa del 30 ottobre di magnitudo 6.5 a Norcia, la più forte registrata in Italia negli ultimi quarant’anni.

L’attuale episodio, pur senza conseguenze rilevanti, conferma quanto sia necessario mantenere costante l’attenzione sulla prevenzione e sulla messa in sicurezza del patrimonio edilizio, in particolare quello storico.

Una notte di paura ma senza danni, gente in strada e controlli delle autorità

La prima notte dopo il sisma è trascorsa dunque tra controlli, sopralluoghi e la paura diffusa che accompagna sempre questi eventi. Molti cittadini non hanno fatto ritorno immediatamente nelle proprie abitazioni, preferendo attendere rassicurazioni dalle autorità.

La Protezione Civile resta attiva e i controlli proseguiranno nelle prossime ore anche nei comuni di Giano dell’Umbria e Gualdo Cattaneo, oltre che a Massa Martana e Todi. La popolazione resta vigile, consapevole che i terremoti di lieve o media entità in questa zona non rappresentano un’eccezione, ma una realtà con la quale convivere.

L’Umbria continua così a essere sorvegliata speciale, con le istituzioni impegnate sia nell’emergenza sia nella lunga sfida della prevenzione.

AUTORE
foto autore
Federico Zacaglioni
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE