A poco più di un anno di distanza dal terremoto che ha scosso l’Alta Umbria il 9 marzo 2023, la regione continua a lavorare senza sosta per superare le conseguenze di quella tragica giornata. La serie di scosse, con una prima magnitudo di 4.4 seguita da altre due di 4.6 e 3.9, ha lasciato una traccia indelebile nelle vite di quasi 800 persone e nelle comunità di Pierantonio, Sant’Orfeto, Pian d’Assino, Tavernacce, Rancolfo e Montecorona.
Questi luoghi, simboli della resilienza umbra, hanno commemorato il primo anniversario del sisma con una cerimonia che ha unito il dolore per le perdite subite alla determinazione di ricostruire e ripartire.
La commemorazione, un momento di riflessione che ha unito la comunità
La cerimonia di commemorazione, tenutasi a Pierantonio nella giornata di ieri, ha rappresentato un momento di profonda riflessione collettiva. La piazza XXV Aprile, a pochi passi dalla vecchia scuola media e dalla chiesa di San Paterniano, entrambe simboli del disastro, si è trasformata in un luogo di incontro per la comunità, unita nel ricordo e nella speranza.
L’arcivescovo di Perugia – Città della Pieve, durante la celebrazione della messa per il terremoto dell’Alta Umbria, ha ricordato l’impegno dei tanti che in quest’anno “spesso nel silenzio, si sono spesi per alleviare le sofferenze e i disagi di chi è stato colpito dal sisma“. Ha poi aggiunto che è importante continuare a fare ognuno la propria parte, in primis “stando vicino alle persone perché nessuno si senta abbandonato” ma anche “portando avanti le iniziative che ci aiutano a riconoscerci comunità“. Come rappresentante della Chiesa ha poi concluso ribadendo il suo impegno nella riapertura di alcune chiese nel territorio.
La presenza di Luca Carizia, sindaco di Umbertide, e Andrea Romizi, sindaco di Perugia, insieme alla presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, ha sottolineato l’importanza dell’unità e del sostegno istituzionale nel processo di ricostruzione. Inoltre, la partecipazione di Annalisa Mierla, vicesindaco di Umbertide con delega alla ricostruzione, e di altre figure chiave come Paolo Arcelli, presidente del comitato Rinascita 9 Marzo, ha rafforzato il messaggio di impegno e collaborazione tra le diverse realtà territoriali e istituzionali.
Le iniziative in programma a un anno dal terremoto in Alta Umbria
Le autorità locali e istituzionali hanno dato rassicurazioni annunciando la proroga dello stato di emergenza, la cui scadenza è prevista per l’8 aprile. Donatella Tesei dichiara “La proroga c’è, ora dobbiamo dare il via alla ricostruzione. Con il Governo stiamo trovando le risorse”.
In seguito alla dichiarazione dello stato di emergenza, lo ricordiamo, le autorità hanno allocato un totale di 3.750.000 euro, destinati a sostenere le iniziative di assistenza immediata alla popolazione, contribuire all’autonoma sistemazione degli sfollati e finanziare interventi urgenti di riparazione e sicurezza. A questa cifra significativa si è aggiunto un ulteriore importo di 414.100 euro, specificatamente riservato al sostegno delle attività commerciali e produttive che hanno subito danni a causa del sisma, al fine di favorire una rapida ripresa economica delle zone colpite.
L’obiettivo è anche quello di includere le zone colpite dal terremoto dell’Alta Umbria nel cratere del 2016 perché, come afferma Tesei “abbiamo già le strutture operative e ciò darebbe una mano dal punto di vista delle tempistiche“. Non si tratta solo una questione burocratica, ma un modo per accelerare la ricostruzione e garantire un supporto finanziario adeguato. La collaborazione tra le diverse forze politiche, lodata da Paolo Arcelli, evidenzia un raro momento di unità politica, fondamentale per affrontare le sfide poste dalla ricostruzione.
Guardare al futuro: progetti e speranze per la ricostruzione
Nonostante le difficoltà, lo sguardo delle comunità dei paesi dell’Alta Umbria coinvolti dal sisma è rivolto al futuro, pregno di speranza e fiducia. L’apertura di nuove attività commerciali a Pierantonio segnala un primo, importante passo verso la normalizzazione e la ripresa economica. Le attività saranno due: una pizzeria e un negozio di arredi.
Inoltre, la ricostruzione della scuola elementare, grazie ai fondi ottenuti da una polizza assicurativa per un totale di 1,2 milioni di euro, rappresenta un segnale tangibile del desiderio di ripartire e di offrire alle future generazioni un luogo sicuro dove crescere e imparare. L’amministrazione locale è impegnata a garantire il ritorno degli studenti nelle proprie scuole il prima possibile, simbolo di un impegno concreto verso la ricostruzione e la rinascita.