A Gubbio sta per tornare la settimana della sostenibilità grazie a ‘Terracomunica’, il festival nazionale che mette le persone al centro del fare, in programma da domenica 16 a domenica 23 giugno prossimo.
La città umbra si trasforma così in un prezioso luogo di incontro e confronto fra autori, scrittori, artisti, imprenditori e professionisti, tutti pronti a raccontare la loro esperienza per rendere la vita sulla terra sempre più sostenibile.
Il Festival è realizzato, come nelle precedenti edizioni, in collaborazione con Richmond Italia, azienda leader nell’organizzazione di eventi business.
Terracomunica a Gubbio, tutto il programma
Prende il via, dal 16 al 23 giugno prossimi, il festival nazionale ‘Terracomunica’ – anche conosciuto come ‘la settimana della sostenibilità’ – promosso nella città di Gubbio dall’associazione Terracomunica APS, nata nel 2004.
Attesi, per l’occasione, grandi ospiti di fama nazionale per riflettere sui vari campi del sapere umano attraverso un ricco e variegato calendario di appuntamenti – all’incirca una ventina – che spazia da workshop e laboratori, per grandi e bambini, a concerti e talks.
Tra le principali tematiche al centro del dibattito, si va dalla natura alla scienza, dall’arte al fare impresa, dal marketing al giornalismo, dalla storia all’antropologia del mercato, passando per la musica, la botanica e tante attività ricreative.
Presidente Tosti: “Una via italiana che porti alla sostenibilità”
“La finalità – spiega il presidente dell’associazione Terracomunica, Paolo Tosti – portata avanti da decenni, è quella di creare un festival di risonanza nazionale basato sulla sostenibilità”.
Per Tosti, infatti, “sostenibilità” rappresenta “una parola chiave, spesso abusata, ma essenziale perché associata alla lotta al cambiamento climatico, a nuovi modelli di produzione e consumo, ma anche a un modello economico più inclusivo che ridistribuisce valore e risorse sul territorio e sulle persone“.
“Il concetto di sostenibilità – precisa, a tal proposito, il presidente di ‘Terracomunica’ – può avere accezioni e declinazioni culturali e progettuali diverse in ogni impresa e luogo”.
“La nostra ambizione – spiega, quindi, Tosti – è di scoprire una via italiana che porti alla sostenibilità, fondata sulla nostra cultura umanistica e radicata nel fare quotidiano delle persone”.
Al via anche il Pan Opera Festival di Panicale
Nel frattempo raggiunge il traguardo della decima edizione il Pan Opera Festival di Panicale, la rassegna dedicata al teatro musicale e al particolare genere dell’opera da camera, che prende il via con l’anteprima di giugno ‘Pan Opera Vocal’.
Questa sezione d’anteprima del festival, organizzato dall’associazione TéathronMusikè APS di Panicale, per la direzione artistica di Virgilio Bianconi, è composta da tre concerti di musica vocale e polifonica il cui tema è “L’amor sacro e l’amor profano”.
Le date dei tre concerti sono venerdì 7, domenica 9 e sabato 15 giugno prossimi. Il primo talento a salire sul palcoscenico della barocca Collegiata di San Michele Arcangelo è il coro polifonico ‘The Oxford Singers’ dal Regno Unito, sotto la direzione del maestro Paul Spicer, con una performance che promette un repertorio riguardante l’amor sacro con brani a cappella dal sedicesimo secolo a oggi.
Segue domenica 9 il concerto di mezzogiorno al Teatro Cesare Caporali con Il duo ‘AmA’ dal titolo ‘Lieb’ con riferimento a grandi autori come Schumann, Strauss, Mozart, Schubert e Mendelsshon eseguiti dal soprano Francesca Bruni accompagnata al pianoforte da Sabina Belei, sulle letture dell’attore Stefano De Majo in una fusione di musica e recitazione.
A concludere l’anteprima primaverile, sabato 15, è invece l’ensemble corale e strumentale ‘Octava Aurea’ composto da un coro polifonico, voci soliste, pianoforte, clavicembalo, due flauti e violoncello, per la direzione di Mario Cecchetti.
“Questa parentesi musicale, in attesa del cartellone del Pan Opera Festival, in uscita nei prossimi giorni – fa sapere il direttore artistico Virgilio Bianconi – siamo sicuri che sia un’apertura gradita al nostro pubblico, composto anche dai tanti visitatori stranieri di Panicale“.