Un'aggressione violenta, avvenuta nella notte fra giovedì 24 e venerdì 25 aprile, ha scosso il centro di Terni, in piazza Solferino. Un 26enne di origini colombiane, residente nella città umbra e con precedenti penali, è stato arrestato dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Terni per lesioni personali aggravate e porto abusivo di arma. La vittima, un coetaneo egiziano, è rimasta gravemente ferita e ha riportato una prognosi di 15 giorni per le ferite subite.
L'aggressione ha avuto origine da un litigio avvenuto qualche giorno prima in un locale, alimentato dalla gelosia di un giovane colombiano nei confronti della sua fidanzata. Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, durante la discussione, l’aggressore aveva accusato il suo "rivale", un coetaneo egiziano, di aver manifestato interesse verso la sua compagna. La lite, che si era intensificata rapidamente, era stata interrotta solo grazie all’intervento di alcuni presenti.
Tuttavia, la tregua si è rivelata momentanea: il giovane colombiano non aveva accettato l'affronto e, deciso a vendicarsi, aveva seguito la vittima mentre rientrava a casa con un amico. Armato di coltello a serramanico, il 26enne ha raggiunto l'altro giovane e lo ha colpito ripetutamente. Le ferite riportate dalla vittima, due alla gamba e due alla spalla sinistra, si sono rivelate gravi ma non letali.
La vittima è stata soccorsa prontamente dal personale del 118 e trasportata in ospedale. Per lui è stata diagnosticata una prognosi di 15 giorni, con la riserva che le sue condizioni possano peggiorare a causa di eventuali complicazioni derivanti dalle ferite.
Le indagini, condotte dalla Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Terni, si sono avvalse di prove fondamentali per l'identificazione dell'aggressore. Oltre alle testimonianze dei presenti al momento dell'aggressione, sono state determinanti le immagini delle telecamere di sorveglianza installate nella zona di piazza Solferino. Grazie a queste prove, i Carabinieri sono riusciti a ricostruire con precisione la dinamica dei fatti e a risalire all'identità dell'aggressore.
La svolta nelle indagini è arrivata quando i Carabinieri hanno individuato il sospettato, che è stato raggiunto presso la sua abitazione. La perquisizione eseguita nella sua casa ha portato al ritrovamento del coltello a serramanico utilizzato nell'aggressione, ancora sporco di sangue. Questo ha confermato il coinvolgimento del 26enne colombiano nell'incidente.
L'aggressore è stato arrestato e denunciato per lesioni personali aggravate e porto abusivo di arma. Al momento dell'arresto, il giovane non ha fornito una versione convincente dei fatti, ma ha ammesso di aver colpito la vittima.
Questo ennesimo e ingiustificabile episodio di violenza solleva seri interrogativi sull'intensificarsi dei conflitti tra giovani, spesso alimentati da motivi futili. Sebbene l'aggressione sia stata prontamente gestita grazie all'efficace e tempestivo intervento dei Carabinieri, il fenomeno resta inquietante e in crescita. La gelosia, che ha spinto l'aggressore a compiere un gesto tanto violento, rappresenta solo uno dei tanti fattori che innescano la violenza tra i giovani.
L'aggressione avvenuta a piazza Solferino è un altro campanello d'allarme per la città di Terni, da sempre considerata un luogo sicuro e tranquillo. La crescente frequenza di episodi violenti, tuttavia, impone una riflessione urgente: la comunità si trova oggi a fare i conti con una realtà diversa, segnata da un’escalation di violenza giovanile che non può più essere ignorata. Si tratta di un fenomeno che richiede attenzione e interventi mirati, non solo da parte delle istituzioni, ma anche del tessuto sociale nel suo complesso. Solo attraverso un’azione collettiva, consapevole e coordinata sarà possibile contrastare questa deriva e restituire ai cittadini di Terni quel senso di sicurezza che per anni ha contraddistinto la vita quotidiana della città.