Nonostante la richiesta avanzata da Confcommercio al Comune di Terni in vista dell’8 Marzo, Corso Tacito è stato invaso da venditori di mimose non autorizzati. Riguardo a questo fenomeno si era pronunciata così l’associazione: ”Una maggiore efficacia nelle misure di contrasto al fenomeno dell’abusivismo”.

Anche Terni colpita dal fenomeno dei venditori abusivi di mimose nella giornata dell’8 marzo

In molte parti d’Italia, inclusa Terni, purtroppo è sempre più comune trovare venditori ambulanti che vendono mimose durante la Giornata Internazionale della Donna. La mimosa è simbolo della celebrazione di questa giornata, rappresentando la solidarietà femminile e il rispetto per le conquiste delle donne nel corso degli anni.

Considerevoli quantità di mimose, già confezionate in piccoli mazzi e pronte alla vendita nel giorno della festa della donna, sono state sequestrate dagli agenti della Polizia Locale di Terni.
Molti dei venditori abusivi, extracomunitari, alla vista dei poliziotti sono fuggiti nel traffico a piedi, facendo perdere le proprie tracce.

Un fenomeno che purtroppo si ripete ogni anno nella città di Terni. Tra Piazza della Repubblica e Piazza Tacito si sono vendute più mimose che nei negozi autorizzati. Il prezzo di ogni mazzetto era di 5 euro.

Questi ”commercianti” abusivi, creano danni economici a coloro che rispettano le leggi e le regolamentazioni. Poiché vendono fiori senza pagare le tasse e senza possedere le autorizzazioni richieste.

Le autorità locali spesso adottano misure per contrastare il commercio abusivo, aumentando i controlli e imponendo sanzioni ai trasgressori. Tuttavia, è importante che vengano prese precauzioni per garantire che le azioni delle autorità siano giuste e rispettino i diritti dei venditori autorizzati.

Non è una novità per Terni la vendita illegale delle mimose durante l’8 marzo

Per Terni, purtroppo, la vendita illegale delle mimose nella giornata dell‘8 marzo, non è una novità. Ogni anno intervengono i sindacati per cercare di contrastare questo fenomeno. Quest’anno, la Confcommercio, in una nota inviata al Comune di Terni, si è espressa così:

La festa della donna rappresenta un appuntamento importante per i fioristi e come associazione ribadiamo che il contrasto all’abusivismo, e più in generale a qualsiasi forma di illegalità, costituisce il fondamento di qualsiasi politica di supporto e sostegno al comparto del piccolo commercio di prossimità.

Per questo non perdiamo occasione per ribadire che riguardo l’abusivismo, è quanto mai opportuno da un lato sensibilizzare continuativamente l’opinione pubblica, dall’altro coinvolgere al massimo gli organi preposti al controllo’‘.

Mimose abusive in tutta Italia

Il fenomeno dei venditori ambulanti di mimose non riguarda solo Terni. Quest’attività, totalmente illegale, è una piaga che si è espansa in tutta l’Italia. A Milano nella giornata di venerdì 8 marzo sono stati sequestrati numerosi mazzetti di mimose venduti illegalmente.

Gli agenti della Polizia Locale di Bresso sono stati impegnati in un servizio organizzato per garantire la libera concorrenza e garantire il rispetto delle regole.

Durante il controllo, le forze dell’ordine hanno multato cinque venditori ambulanti di mimose che non avevano tutti i documenti necessari per vendere i fiori. Durante tutta la giornata sono stati sequestrati circa cinquecento mazzi di mimose e fiori, tra cui diverse rose.

Una volta sequestrati i fiori, gli agenti della locale, li hanno lasciati sulle panchine rosse dedicate alla lotta contro la violenza sulle donne che si trovano in città. 

A Ravenna la Polizia Locale ha sanzionato un venditore abusivo, già noto agli operanti per altre trasgressioni simili, intento nella vendita di fiori recisi.

La sanzione ammonta ad oltre 1.000 euro. A carico del trasgressore, grazie al nuovo Regolamento di Polizia Urbana, è stato possibile eseguire anche l’ordine di allontanamento, propedeutico all’applicazione, in caso di ulteriore recidiva, del cosiddetto Daspo urbano.