Raffica di truffe ai danni degli anziani anche a Terni. Una vera e propria macchina, guidata da una banda della truffa, che ha allungato i suoi tentacoli anche sulla città di Terni. L’operazione della polizia a Napoli ha intercettato tutto questo, compiendo un importante passo avanti nella lotta contro le truffe agli anziani e portando un po’ di sollievo alle tante vittime di truffatori senza scrupoli.

Raffica di truffe ad anziani a Terni: scattano gli arresti

Il centralino della banda che ha raggirato decine di anziani tra Terni, Roma e altre città del centro-sud era situato a Napoli. Dopo una serie di indagini delicate, la polizia ha arrestato dieci persone coinvolte nell’organizzazione. Gli investigatori della polizia, infatti, al termine delle indagini su episodi che hanno visto come vittime persone fragili tra gennaio e luglio dell’anno scorso, hanno messo le manette ai polsi di dieci individui. Tra gli arrestati ci sono il promotore, l’organizzatore, i telefonisti e gli esattori, ossia coloro che si presentavano a casa delle vittime per ritirare denaro e gioielli, asserendo che servivano per salvare i parenti dei malcapitati da presunti guai.

Il modus operandi

L’organizzazione delle truffe ad anziani, con base nel quartiere Vasto-Arenaccia di Napoli, operava in diverse città. Il loro metodo era semplice ma efficace: un telefonista contattava un anziano, prospettando un imminente pericolo per un familiare evitabile solo tramite il pagamento di una somma di denaro o la consegna di preziosi. A quel punto, un esattore si presentava alla porta per riscuotere quanto richiesto. Questo schema, ben collaudato, vedeva i truffatori anche spacciarsi per direttori di uffici postali, corrieri o amici dei congiunti delle vittime.

Numerosi casi di truffe sono emersi durante le indagini. A Terni, tra gennaio e luglio 2023, ci sono state diverse segnalazioni di truffe tentate e realizzate con il modus operandi del “finto nipote” o del parente in difficoltà economica. A gennaio, in poche ore, ci furono quattro chiamate da parte di un finto avvocato, accompagnato dal pianto disperato di una presunta figlia delle vittime. Fortunatamente, nessuna delle quattro vittime cadde nel tranello, mostrando una crescente consapevolezza e resistenza agli inganni.

La truffa all’anziana di Terni

Un caso emblematico è quello di un’anziana di Terni, raggiunta al telefono da un finto avvocato ed maresciallo dell’arma. Sentendo il pianto disperato della figlia che implorava aiuto, la donna perse la lucidità e consegnò tutto ciò che aveva ai truffatori giunti a casa sua. Solo parlando successivamente con la vera figlia, l’anziana si rese conto di essere stata raggirata. Questo episodio sottolinea la crudeltà e l’abilità dei truffatori nel manipolare le emozioni delle vittime.

La truffa-connection che la maxi operazione della polizia ha portato alla luce conferma un fenomeno che non conosce confini geografici e non risparmia le proprie vittime, anzi le cerca con meticolosità, scegliendo le più deboli e facilmente aggirabili. Anche l’Umbria non è immune, con casi denunciati quasi quotidianamente e diversi arresti effettuati, a testimonianza della gravità e diffusione del problema.

La struttura

Durante l’indagine, la polizia ha scoperto che i presunti membri dell’associazione criminale, con base a Napoli, avevano ruoli ben definiti: dai promotori e organizzatori delle operazioni, ai telefonisti incaricati di contattare le vittime, fino agli esattori che si recavano presso le abitazioni degli anziani per riscuotere denaro o gioielli. In totale, dieci persone sono state arrestate. Queste figure chiave dell’organizzazione comprendevano anche falsi direttori di uffici postali e corrieri, tutti impegnati in un’attività criminale ben strutturata.

L’operazione

L’operazione, coordinata dalla Procura di Roma e supportata dalla squadra mobile di Napoli, ha portato all’esecuzione della misura di custodia cautelare in carcere per dieci persone. L’indagine ha interessato non solo Roma, ma anche le province di Lucca, Terni, Latina, Napoli, Avellino, Salerno e Lecce, evidenziando la vastità dell’operazione criminale. Questo risultato è frutto di una stretta collaborazione tra diverse forze di polizia, che hanno unito le loro risorse per contrastare efficacemente la minaccia rappresentata dalla banda.