Il dibattito sulla sicurezza urbana entra nel vivo a Palazzo Spada. Fratelli d’Italia, con il consigliere comunale Roberto Pastura primo firmatario e la consigliera Cinzia Fabrizi in co-sottoscrizione, ha depositato un atto di indirizzo che chiede di avviare a Terni il percorso istituzionale per dotare la Polizia Locale del Taser, lo strumento a impulsi elettrici non letale già autorizzato dal Decreto del Ministero dell’Interno del 2021.
Una proposta che si inserisce in un contesto sempre più complesso per le forze di polizia locale, chiamate a intervenire su fronti che travalicano ampiamente i semplici compiti amministrativi.
Nel documento, Fratelli d’Italia sottolinea come l’impiego del Taser rappresenti una risposta concreta alla mutata realtà operativa degli agenti. “Chi conosce da vicino il lavoro quotidiano della Polizia Locale sa bene che non si tratta più solo di controlli sul traffico o sanzioni amministrative”, ha dichiarato il consigliere Roberto Pastura. “Parliamo di donne e uomini chiamati ad affrontare contesti sempre più complessi: soggetti violenti, persone in stato di alterazione, situazioni di ordine pubblico potenzialmente esplosive”.
L’atto si richiama al Decreto 2021 del Viminale, che ha aperto la strada all’utilizzo del Taser anche per i Corpi di Polizia Locale, purché siano garantiti formazione specifica e autorizzazione prefettizia. Non un’adozione automatica, ma un percorso che, se avviato, potrebbe tradursi in una maggiore sicurezza per gli agenti e per i cittadini, evitando situazioni che in passato si sono concluse con feriti, contenziosi e danni all’immagine istituzionale.
“Gli strumenti attuali, come lo spray urticante, non sono più sufficienti”, ha ribadito Pastura. “Il Taser è un presidio di prevenzione, non di repressione. Serve a ridurre il rischio di infortuni, a evitare il contatto fisico diretto e a rafforzare l’efficacia dell’intervento pubblico”.
Non si tratta, sottolineano i proponenti, solo di una decisione tecnica. Il provvedimento assume un valore politico e culturale. “Sicurezza non è repressione, è prevenzione. Sicurezza è tutelare anche chi è chiamato a garantire l’ordine pubblico”, ha osservato Cinzia Fabrizi, ex Fratelli d’Italia e oggi nel gruppo misto.
Il messaggio è chiaro: dotare gli operatori locali di strumenti adeguati significa prendersi cura anche del personale in divisa, in linea con lo spirito del Decreto Sicurezza del Governo Meloni, che mira a rafforzare le tutele operative delle forze dell’ordine, anche a livello municipale.
“Abbiamo il dovere di essere al fianco di chi ogni giorno indossa una divisa per proteggere la nostra città”, ha concluso Pastura.“Dotare la Polizia Locale di strumenti adeguati è un atto di responsabilità che parla di efficienza, sicurezza e rispetto del ruolo istituzionale”.
L’introduzione del Taser viene letta, quindi, non come un irrigidimento autoritario, ma come una misura di protezione a tutela di tutti i soggetti coinvolti nei momenti critici, compresi gli stessi cittadini potenzialmente aggressivi. Una protezione anche contro i rischi legali e sanitari per gli agenti: “Talvolta ci troviamo davanti a soggetti che, dopo l’intervento, procedono con referti e richieste di risarcimento”, si legge nel testo dell’atto.
L’atto di indirizzo è ora all’esame del Consiglio Comunale, che dovrà decidere se accogliere l’istanza e avviare formalmente il confronto con Prefettura, Comando di Polizia Locale e Amministrazione comunale. In caso di via libera, si aprirebbe la fase tecnica per la formazione degli operatori e la verifica dei requisiti per l’introduzione del dispositivo.
Nelle scorse settimane Terni è stata teatro di interventi delicati e ad alto rischio per la Polizia Locale, a conferma della crescente esposizione degli agenti a situazioni critiche. Una pattuglia è intervenuta, ad esempio, nei giardini Furio Miselli per una lite tra giovani. Tra questi, un 24enne in evidente stato di alterazione ha iniziato a insultare gli agenti e ha poi aggredito una vigilessa al volto, rendendo necessario l’intervento dei Carabinieri. Sempre in centro, due agenti della Polizia Locale avevano disarmato un uomo armato nel supermercato di Corso Tacito, evitando una potenziale tragedia. L’intervento aveva sollevato una polemica politica accesa, con il sindaco Stefano Bandecchi cheaveva ironizzato sulla scarcerazione dell'uomo, che poco dopo aveva reiterato il suo tentativo di rapina.