In un supermecato di Terni sembrava un pomeriggio come tanti. Eppure si è sfiorata la tragedia quando un uomo ha iniziato a soffocare. Aveva mangiato e ormai non riusciva più a respirare. La vita gliel'hanno salvata due medici del Santa Maria che, fuori servizio, stavano facendo la spesa e sono intervenuti senza indugi.
I due professionisti, separatamente, si trovavano in quel supercato quando a un certo punto hanno sentito l’annuncio dello speaker interno che chiedeva con urgenza la presenza di un medico per un’emergenza. Non hanno esitato un singolo istante e si sono diretti verso il luogo indicato. Qui c'era un uomo di circa 50 anni in grave difficoltà respiratoria a causa di un’ostruzione delle vie aeree dopo aver ingerito del cibo.
Un intervento coraggioso e decisivo che ha scongirato la tragedia. I due medici dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni sono il direttore del Pronto Soccorso Giorgio Parisi e la direttrice della Gastroenterologia e Endoscopia digestiva Federica Gentili.
Sono stati attimi di puro terrore e i due professionisti hanno mantenuto i nervi ben saldi. In caso di soffocamento infatti, ogni istante è vitale. In attesa dell’arrivo del 118, già allertato, i due medici hanno praticato le manovre salvavita sull’uomo mentre la situazione precipitava rapidamente perché nel frattempo l'uomo era andato in arresto cardiorespiratorio.
A quel punto i due medici hanno eseguito subito la rianimazione cardiopolmonare di base disostruendo le vie aeree, riuscendo a stabilizzarlo e a mantenerlo in vita fino all’arrivo dell’ambulanza. L’uomo è stato poi preso in carico dai sanitari e trasportato in Pronto Soccorso, dove le sue condizioni sono state giudicate buone.
"Un gesto che racconta meglio di mille parole cosa significhi essere medici" hanno scritto in una nota dalla Direzione sanitaria dell’Azienda Ospedaliera. "Ringraziamo il dottor Parisi e la dottoressa Gentili per la prontezza, la competenza e il senso del dovere che hanno dimostrato anche fuori dal loro servizio ospedaliero. Episodi come questo rafforzano il legame di fiducia tra la nostra comunità e il personale sanitario".
L'uomo che stava soffocando ha avuto la fortuna di trovarsi in un luogo pubblico dove c'erano due persone che sono state in grado di salvargli la vita intervenendo tempestivamente. Ma come comportasi se ci si trova davanti una persona che sta soffocando? Nel caso in cui un corpo estraneo ostruisca le vie aeree è bene anzitutto, per quanto difficile, mantenere i nervi saldi e tenere a mente alcune azioni.
La Croce Rossa Italiana raccomanda, se la persona è in grado di tossire, di incoraggiarla a continuare, monitorando costantemente la situazione. Nel caso in cui la persona non riesca né a respirare né a tossire, se si tratta di un adulto o di bambini al di sopra dell'anno, bisogna dare cinque colpi sulla schiena, tra le scapole. Se queste non sortiscono effetto, vanno eseguite cinque compressioni addominali, ovvero procedere con la manovra di Heimlich.
Come farla?
Se neanche con i primi tentativi della manovra la persona riesce ad espellere il corpo estraneo va chiamato il Numero Unico di Emergenza 112.
Per i bambini al di sotto di un anno la procedura è diversa. I passaggi indicati dalla Croce Rossa sono: