Dopo il summit di ieri tra il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi e la presidente della Regione, Stefania Proietti, sull'intricata questione del progetto Stadio-Clinica, interviene Sara Francescangeli. La presidente del Consiglio comunale ternano fa un'accurata analisi delle dichiarazioni della governatrice, chiarendo alcuni passaggi e mettendo in luce una serie di incongruenze che, con tutto il pacchetto che rischia di saltare, pesano come macigni su Terni.
"Non c'è ombra di dubbio - esordisce Francescangeli -. Il premio 'miglior affabulatrice dell'anno' oggi spetta alla presidente Proietti" L'allusione è chiaramente ai circa otto minuti di intervista che la governatrice dell'Umbria ha rilasciato ieri sera all'uscita dal Cmm. La presidente del Consiglio comunale punta il dito contro "l'adorabile eloquio" della governatrice da cui emergerebbero "contraddizioni rilevanti e consistenti".
"Continua a parlare di dialogo leale costruttivo e trasparente con le istituzioni - dice di Proietti - ma dimentica che il dialogo in questo caso è intervenuto soltato dopo il deposito della notifica di un ricorso amministrativo" sottolinea Francescangeli e rincara la dose. "Alla domanda sul perché il ricorso sia stato notificato soltanto l'ultimo giorno utile, Proietti candidamente afferma che vi è stata prima una approfondita analisi della determina (del dirigente Piero Giorgini, impugnata dall'avvocatura regionale ndr). Dunque c'è stato tempo per analizzare la determina ma non c'è stato tempo per interloquire con il Comune di Terni".
Francescangeli ricorda alcune date. Il 16 ottobre, quando si è dato mandato all'avvocatura regionale di procedere con il ricorso, con seduta convocata dalla presidente Proietti il 7 ottobre. Nel mezzo c'è stato l'incontro del 13 ottobre per il Consiglio comunale aperto sul nuovo ospedale. "Anche in quell'occasione - aggiunge Francescangeli - la presidente Proietti e l'assessore De Rebotti erano presenti a Terni ma si sono ben guardati dal confrontarsi con il Comune su eventuali vizi riscontrati nella determina. È evidente che piuttosto che risolvere il problema a vantaggio della città e dei cittadini di Terni, la loro intenzione era quella di colpire il Comune di Terni con l'effetto sorpresa della notifica del ricorso".
C'è poi un altro passaggio controverso e sottolineato da più parti. "Sono procedimenti che vivo per la prima volta" ha dichiarato Proietti ieri sera in merito al ricorso. E qui si innestano un serie di passaggi contraddittori che Francescangeli passa in rassegna.
"Nell'intervista - sostiene la presidente del Consiglio comunale - la presidente afferma che per la prima volta è a conoscenza dell'iter ma che è altrettanto sicura dell'illegittimità della determina. Contesta anche l'operato della Giunta Tesei ma elogia al contempo i tecnici della Regione che si stanno occupando della vicenda, guarda caso gli stessi tecnici che erano presenti alla Conferenza dei Servizi decisoria di cui critica gli esiti".
Ma c'è anche di più. "Nell'intera intervista la presidente Proietti non menziona mai la clinca, parla soltanto di Stadio, probabilmente per imbonirsi in questo momento abbastanza critico i tifosi" dice Francescangeli. Un tentativo, sostiene, fatto nella consapveolezza "che, ove naufragasse il progetto Stadio-Clinica, il Comune di Terni non avrebbe 42 milioni da spendere per realizzare l'opera. Pertanto Terni si ritroverebbe senza uno stadio e senza una clinica, ma anche probabilmente anche senza una società disposta ad accollarsi gli oneri di gestione della squadra locale" perché i Rizzo, proprietari del gruppo di sanità privata 'Villa Claudia', come è noto, hanno acquisito la Ternana in virtù del progetto della clinica.
Francescangeli prosegue con una serie di affondi. Verso le cliniche perugine che operano in deroga da anni, "amministrazione dopo amministrazione". Il tutto, spiega, mentre a Terni si prospetta l'apertura di un secondo inceneritore con i ternani che per fare un esame diagnostico o una visita sono costretti a spostarsi tra le altre strutture della regione a causa della "sempre più frequente indisponibilità dell'ospedale".
La critica è anche verso le altre forze politiche che sembrano concentrarsi su questioni ancillari. "Che cosa fanno i nostri rappresentanti in Regione? Dal PD si lamentano di non essere stati avvisati della presenza della presidente Proietti a Terni. I 5 Stelle non sono al momento pervenuti e i rappresentanti di Fratelli d'Italia, non solo non firmano la mozione del centrodestra che impegna la Giunta regionale ad interloquire con il Comune per trovare una soluzione negoziata, ma auspicano addirittura una redistribuzione degli 80 posti di sanità convenzionata attrubuiti dalla Giunta Tesei a Terni, verso la provincia se non addirittura verso l'Asl Umbria 2".
La conclusione è un appello rivolto alla città tutta."Credo che sia ora che i ternani alzino la testa o vi sembra ancora il tempo di aspettare?".