A Terni si è svolto un evento significativo nel campo dell’inclusione sociale attraverso lo sport, il convegno “Sport senza Barriere”, presso il Pala Vittorio, ha segnato un momento di riflessione profonda e di impegno verso una società più inclusiva, dove lo sport diventa un diritto per tutti, senza distinzioni.

Il convegno ha posto le basi per un dialogo continuativo su come lo sport possa essere un potente veicolo di inclusione. Con l’intento di ripetere l’evento negli anni a venire, gli organizzatori sperano di vedere un giorno in cui la discussione non sarà più su come abbattere le barriere, ma su come abbiamo superato queste sfide per creare una società che accoglie e celebra ogni individuo, indipendentemente dalle sue capacità fisiche.

A Terni si parla di “Sport senza Barriere”, perché unisce e non divide

Marco Schenardi, il referente di Alternativa Popolare, ha aperto l’evento con parole di speranza e una visione ambiziosa: “Questo è il primo convegno di ‘Sport senza barriere’, e spero sia l’ultimo in cui dobbiamo parlare di barriere nello sport. Vorrei che parlassimo solo di sport, lasciando fuori le barriere dell’ignoranza, del pregiudizio e della stupidità. Lo sport non è un privilegio, è un diritto di tutti.”

Il convegno ha riunito vari esperti e attivisti, ognuno dei quali ha portato una prospettiva unica sul ruolo dell’inclusione nello sport. Kebba, un attivista della comunità, ha evidenziato l’importanza dello sport per gli immigrati, descrivendo come esso offra una via per superare ostacoli significativi e trovare una comunità di supporto.

Mauro Nannini, presidente dell’Anpis, ha sollevato questioni cruciali riguardo l’accesso agli spazi sportivi, sottolineando la necessità di spazi pubblici gratuiti e accessibili a tutti, in particolare nelle scuole, dove lo sport dovrebbe essere visto come un momento di relazione e accettazione.

Marco Peciarolo, responsabile dell’attività paralimpica Pink Basket, ha condiviso la sua esperienza personale, sottolineando come nel contesto dello sport, le differenze fisiche vengano superate dalla tecnica e dall’abilità individuale, trasformando lo sport in un momento di completa autonomia per le persone con disabilità.

Aferdita Demiri e Claudia Ceccarelli hanno parlato rispettivamente dell’importanza del fair play e del ruolo degli insegnanti nell’educare alla diversità e all’inclusione attraverso lo sport. Viviana Altamura, assessore al Welfare di Terni, ha enfatizzato l’importanza dell’inclusione fin dalla giovane età, osservando come lo sport possa abbattere barriere fin da bambini, un principio fondamentale per costruire una società più inclusiva.

L’evento non si è limitato alle discussioni; ci sono state anche esibizioni pratiche, inclusi giochi di basket e calcio, dove atleti con e senza disabilità hanno dimostrato come lo sport unisca le persone al di là delle loro differenze fisiche. Queste esibizioni hanno vivamente illustrato il messaggio centrale del convegno: l’inclusione attraverso lo sport è possibile e potente.

Le ideatrici del convegno, Paola Biagini, Mariarita Di Lorenzo e Patrizia Palermo, hanno concluso l’evento ribadendo il loro impegno a promuovere la vera inclusione. “L’idea è nata qualche mese fa,” hanno spiegato, “volevamo organizzare un convegno diverso, che lasciasse un segno tangibile sulla comunità e promuovesse un cambiamento reale“.

Il Vicesindaco Riccardo Corridore: “Il tema degli stranieri Alternativa Popolare lo tiene a cuore”

È intervenuto anche il vicesindaco Riccardo Corridore, che ha ribadito con vigore il suo impegno verso l’inclusione di persone con disabilità, giovani stranieri e tutti i cittadini, attraverso l’implementazione e il supporto di spazi di aggregazione sportiva. La sua dichiarazione durante il convegno ha sottolineato l’approccio proattivo dell’amministrazione cittadina in questi ambiti.

Abbiamo parlato di inclusione, di disabilità, di stranieri; tutta una serie di temi che ad Alternativa Popolare stanno particolarmente a cuore,” ha affermato il vicesindaco. Le sue parole riflettono una serie di azioni concrete messe in atto dalla sua amministrazione, come l’inaugurazione di due nuove arene sportive, una nel quartiere di San Giovanni e un’altra in un parco cittadino, con ulteriori progetti in cantiere. Questi spazi, a detta di Corridore, sono pensati per essere luoghi di incontro e di sport per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro nazionalità o capacità fisica.

Corridore ha poi dichiarato uno dei principi di base che guidano l’amministrazione: “Gli uomini sono tutti uguali indipendentemente dal colore della pelle, dall’estrazione sociale e dal loro essere normali o portatori di disabilità.” Queste parole, come spiegato, non solo riflettono un impegno ideologico, ma anche un piano d’azione che Terni sta attuando a livello locale e che aspira a espandere a livello regionale e poi nazionale.