La seconda sezione centrale d’appello della Corte dei conti ha messo la parola fine a un capitolo controverso nella storia amministrativa del Comune di Terni. Dopo dieci anni di vicende giudiziarie legate al dissesto finanziario dell’ente, tutti gli imputati sono stati assolti, compresi gli ex amministratori condannati in primo grado e coloro che avevano subito sanzioni pecuniarie e interdittive.
Terni, le decisioni della Corte d’appello
L’ex sindaco Leopoldo Di Girolamo e l’ex assessore al bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi, precedentemente condannati a pagare una multa equivalente a venti volte l’indennità mensile lorda e sottoposti a dieci anni di interdizione dai pubblici uffici, hanno visto accolto il loro ricorso. La stessa sentenza ha rigettato l’appello presentato dalla procura umbra della Corte dei conti, che contestava l’assoluzione degli altri ex assessori coinvolti nel procedimento. Gli ex amministratori erano stati accusati di non aver adottato misure sufficienti per evitare il dissesto finanziario, ma la decisione della Corte ha stabilito la loro non responsabilità nelle vicende che hanno portato alla crisi.
La decisione della seconda sezione centrale d’appello della Corte dei Conti ha accolto i ricorsi presentati dall’ex assessore al bilancio del Comune di Terni, Vittorio Piacenti D’Ubaldi – in via principale – e dall’ex sindaco Leopoldo Di Girolamoin merito alle sanzioni – 59.034 euro per il primo, 11.180 euro per il secondo – che erano state stabilite dalla Corte dei Conti dell’Umbria poco più di due anni fa. Inoltre, il ricorso della procura della Corte dei Conti dell’Umbria contro le assoluzioni degli altri sette convenuti è stato respinto, confermando l’estraneità di Francesca Malafoglia, Emilio Giacchetti, Stefano Bucari, Francesco Andreani, Daniela Tedeschi, Cristhia Falchetti Ballerani e Tiziana De Angelis.
Gli ex amministratori coinvolti
Tra gli assolti figurano Francesca Malafoglia, Emilio Giacchetti, Stefano Bucari, Francesco Andreani, Daniela Tedeschi, Cristhia Falchetti Ballerani e Tiziana De Angelis. Questi ultimi, già assolti in primo grado, hanno visto confermata la loro estraneità alle accuse, chiudendo definitivamente una vicenda giudiziaria lunga e complessa. La sentenza conferma che le decisioni prese all’epoca non sono state causa diretta del dissesto finanziario, nonostante la difficile situazione economica del Comune. Gli ex amministratori hanno sempre sostenuto di aver operato nell’interesse della città, cercando soluzioni a una crisi economica che aveva radici ben più profonde.
La posizione del Partito Democratico
Il capogruppo del PD, Francesco Filipponi, ha commentato la sentenza dichiarando: “Con la sentenza di definitiva assoluzione del sindaco Di Girolamo e della sua giunta da parte della seconda sezione centrale della Corte dei Conti, relativa al dissesto del Comune di Terni, si riscrive una pagina di storia amministrativa. Quegli amministratori hanno cercato di fare il loro meglio in una situazione di grandissima difficoltà, anche perché caratterizzata da continui esposti e denunce di chi, nel centrodestra, cercava la scorciatoia giudiziaria.”
Filipponi ha proseguito, affermando: “È soprattutto chiaro che hanno agito con onestà, trasparenza e correttezza amministrativa, da persone perbene quali sono, le quali hanno governato con correttezza, fermi restando gli errori che possono esserci stati, anche nella valutazione dell’attacco politico allora subito. La fine del ciclo di governo di quelle amministrazioni è cosa discutibile, è indiscutibile invece che siano state messe sotto una pressione fortissima, la quale ha avuto ripercussioni anche su partite di grande delicatezza come quella del dissesto, sulla quale è stata fatta finalmente totale chiarezza.”
Dichiarazioni di Tommaso Bori: “Giornata epocale per Terni”
In una nota ufficiale, il segretario regionale del Partito Democratico, Tommaso Bori, ha definito questa decisione una “giornata epocale” per Terni. “La città di Terni e la comunità democratica oggi possono scrivere un nuovo inizio,” ha dichiarato. “Esprimo profonda soddisfazione per la decisione della Corte dei Conti sulle assoluzioni per gli ex amministratori di centrosinistra e sul rigetto dei ricorsi presentati dalla Procura della magistratura contabile relativamente ad altri sette ex amministratori. La decisione di oggi segna un momento storico, dunque, per la storia della città caratterizzata da chi si è dimostrato protagonista di tutte le azioni necessarie per salvare Terni dal dissesto.”
Bori ha inoltre sottolineato che le sanzioni annullate, rispettivamente di oltre 59.000 euro e 11.000 euro per i due principali imputati, rappresentano la chiusura di una vicenda che per anni ha condizionato il clima politico della città. “È tempo di concentrarci sul futuro, lasciandoci alle spalle anni di accuse ingiuste che hanno penalizzato non solo gli amministratori ma l’intera comunità.”