Il Consiglio comunale, con 24 voti favorevoli e 2 astenuti, ha approvato la riattivazione della Consulta Permanente del Turismo e contestualmente il regolamento che ne disciplina prerogative e modalità di funzionamento. Riccardo Fortunati, consigliere comunale di Alternativa Popolare, che ha contribuito alla scrittura del regolamento, ne ha parlato ai nostri microfoni.
A Terni torna la Consulta del Turismo: la soddisfazione di Fortunati
Consigliere, riparte la consulta del turismo: c’è soddisfazione?
“Certamente, abbiamo ridato vita ad un organo che era stato istituito quasi dieci anni fa ma che di fatto non era mai diventato operativo: istituita nel 2015 e mai convocata, ripescata nel 2019 e convocata una sola volta. Chi ne aveva pensato l’ideazione aveva avuto sicuramente una buona intuizione, ma il regolamento era macchinoso, i soggetti che potevano farne parte non erano strettamente legati al settore turistico ed era prevista una convocazione ogni sei mesi. Ciò rendeva praticamente inutilizzabile uno strumento che riteniamo essere prezioso per il territorio, sia per ciò che concerne la pianificazione delle strategie turistiche, sia per la promozione che deve poi essere messa in atto”.
Spieghiamo bene ai lettori che potrebbero non saperlo: cos’è questo organo? Come funziona? Che compiti ha?
“Si tratta di un organo consultivo che si compone di due strumenti: il Comitato Esecutivo e l’Assemblea Generale. Il Comitato è composto da 8 membri: 3 di diritto (Presidente e 2 Vice Presidenti) più 5 nominati dall’Assemblea al proprio interno. E’ la parte operativa della Consulta, quella che si riunisce ogni 2 mesi e si occupa di sviluppare proposte per lo sviluppo del turismo, approfondire le problematiche che vengono riscontrate, ascoltare le esigenze e le necessità che emergono dal territorio stesso e sottoporle poi all’Assemblea. Quest’ultima poi, riunendosi ogni 4 mesi, prende atto delle proposte ricevute, le valuta e le rimette all’attenzione della Giunta e del Consiglio Comunale per una eventuale messa in calendario”.
Mettere insieme parti istituzionali e sociali, una sinergia orientata all’ascolto dei bisogni della città: è giusto?
“Riteniamo necessario che tutti coloro che direttamente o indirettamente si occupano e vivono di turismo (che siano essi enti, associazioni o privati), debbano sedere allo stesso tavolo, essere ascoltati e percepiti come parte attiva di un progetto a lungo termine. E’ importante avere un riscontro da chi materialmente, tutti i giorni, si trova in prima linea sul territorio a relazionarsi con i visitatori ed i turisti. Solo loro possono darci lo specchio della situazione in tempo reale e fornire indicazioni su come migliorare o correggere il tiro riguardo alcune scelte e decisioni. Il settore del turismo è uno dei meno sindacalizzati dell’intero comparto produttivo, pertanto è fondamentale recepire le esigenze, le criticità e i suggerimenti direttamente dalla base. In tal senso il nuovo regolamento è molto più tecnico, perché prevede dei criteri più restrittivi riguardo i requisiti per poterne fare parte ed include espressamente alcuni soggetti: strutture alberghiere, strutture extra-alberghiere, agenzie di viaggio, tour operator, commercianti, ristoratori e ProLoco”.
Turismo e Terni: gli obiettivi
Quale deve essere, considerando le sue caratteristiche strutturali, la visione di turismo per Terni?
“Terni è una città con un potenziale turistico enorme, basti pensare a quelle che io definisco le 3 perle del territorio: Carsulae, Cascata delle Marmore e Lago di Piediluco. Carsulae rappresenta un tesoro di inestimabile valore dal punto di vista storico, una location naturalmente perfetta per ospitare eventi di carattere sportivo e culturale. La Cascata delle Marmore è il principale attrattore dell’intera regione con oltre 500mila ingressi, un sito naturalistico impressionante per maestosità e fascino che Lord Byron definì “orribilmente bella”… Il Lago di Piediluco infine attira ogni anno sempre più visitatori e turisti, nonché sportivi professionisti dall’estero che lo scelgono per le sessioni di allenamento di canottaggio. Abbiamo già a disposizione quello che in linguaggio del settore si definisce “prodotto”, ma tutto ciò va ottimizzato, è necessario cambiare passo e far diventare turisti coloro che oggi sono dei semplici visitatori. La mentalità turistica è il primo step per raggiungere la consapevolezza delle proprie capacità, si deve alzare l’asticella dei servizi offerti, a partire dalle strutture alberghiere. E’ necessario far percepire che il Turismo può diventare veramente uno dei motori principali dell’economia del territorio, purché approcciato con competenza e professionalità”.
I prossimi obiettivi della maggioranza legati al Turismo?
“Lavorare di squadra paga sempre: Turismo, Cultura, Eventi e Sport sono strettamente connessi fra loro, rappresentano le facce di un tetraedro perfetto. In tal senso gli assessorati di riferimento sono costantemente in sinergia con l’obiettivo di dare continuità alla presenza di eventi culturali e sportivi che non siano eccessivamente grandi, poiché la città deve essere in grado di reggere l’urto dei turisti che arrivano. Non abbiamo la capacità di assorbire decine di migliaia di arrivi, dobbiamo lavorare sulla costanza e far sì che Terni sia un punto di riferimento per ospitare manifestazioni di grandezza media, così da garantire quella che al momento rappresenta la sfida principale per l’intero settore turistico: la destagionalizzazione. I mesi che vanno da giugno a settembre, nonché i periodi di Ponti e Festività, sono facili da “riempire” come si dice in gergo. La differenza la fanno gli altri mesi, quelli in cui si rischia di passare dal tutto esaurito al tutto vuoto. Come si ottiene un risultato del genere? Unendo le competenze tecniche del settore alla visione politica: siamo stati scelti perché abbiamo entrambe”.