Poco prima delle 11.40 di stamattina, il Consiglio comunale di Terni ha approvato il rendiconto della gestione per l’esercizio finanziario 2023 e la relativa relazione, con 17 voti favorevoli, 4 contrari e 7 astenuti. Il consuntivo presenta diverse note positive, in particolare riguardo all’incremento degli accantonamenti. I dettagli, sono stati diffusi dall’ufficio stampa comunale.
A quanto pare, le finanze comunali, tornano a godere di buona salute. Come anticipato, sono aumentati i fondi accantonati di oltre 12 milioni di euro, non è stato necessario finanziare alcun disavanzo e le entrate tributarie superano i 57 milioni. Il fondo cassa del Comune a fine 2023, ammonta a circa 53 milioni.
Nell’arco della seduta, si sono susseguiti gli interventi di alcuni consiglieri. Da parte delle opposizioni, è stato più volte sostenuto come il trend positivo, sia stato frutto in buona parte, del lavoro della precedente Amministrazione (Ferranti, FI) e del lavoro tecnico degli uffici (Kenny, Innovare per Terni). Durante l’intervento di Francesco Maria Ferranti, capogruppo di Forza Italia, il dibattito ha assunto toni accesi. Sara Francescangeli, la presidente dell’Assemblea comunale, ha disposto la sospensione della seduta per quindici minuti. Ristabilito l’ordine, la votazione del rendiconto è avvenuta in un clima sereno.
Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, sulla seduta odierna del Consiglio comunale
A fine seduta, abbiamo raccolto in esclusiva il commento a caldo del primo cittadino, Stefano Bandecchi, dove non sono mancate le osservazioni sulle opposizioni. “La parte delle opposizioni più educata e politicamente intelligente si è astenuta: si sono ricordati che cinque mesi di lavoro, sono loro che li hanno condotti” ha sottolineato.
“Sicuramente, non si è risolto un dissesto per opera dello Spirito Santo” ha detto. Il sindaco ha evidenziato i numerosi punti favorevoli nel bilancio 2023. “Per quanto riguarda l’opposizione che ha votato contrario, fa sorridere. Noi abbiamo gestito per sette mesi il 2023, nonostante tutti i vincoli che abbiamo trovato, non abbiamo acceso nessun mutuo nuovo, non abbiamo sperperato denaro e abbiamo fatto risparmiare soldi alla cittadinanza, facendo il nostro mestiere“. Il suo è un messaggio di speranza: “Io vedo una Città che comincia a respirare e secondo me nei prossimi anni, comincerà anche a gioire. Io credo nel benessere” ha concluso.
Le osservazioni di Francesco Maria Ferranti (FI) sul rendiconto 2023
Ferranti (FI), già presidente del Consiglio comunale nella precedente Amministrazione, rientra fa quanti oggi hanno scelto di astenersi dalla votazione. “Io come capogruppo di Forza Italia mi sono astenuto, perché il consuntivo 2023, almeno per la metà, è stato frutto del lavoro della precedente Amministrazione, responsabilmente ho scelto la linea dell’astensione.” Secondo Ferranti, il passo non è ancora cambiato. “Cambiare passo non è acquistare due macchine per la manutenzione per le strade o una squadra di quattro manutentori che è meglio che ci siano, ma sono insufficienti“.
Ferranti ha fatto riferimento a due aspetti che sarebbero stati disattesi dall’Amministrazione Bandecchi. Il primo riguarda le conseguenze del dissesto finanziario. “Dopo sei anni di aliquote al massimo in tutti i settori, oggi il Consiglio comunale potrebbe tornare a rivedere le aliquote comunali e abbassarle riducendo la pressione fiscale su famiglie, cittadini e imprese” ha sottolineato. L’altra misura che secondo Ferranti, non è ancora arrivata, è la riattivazione dei lavori socialmente utili con “tutte quelle persone che potrebbero essere utilizzate dal Comune” per svolgere una serie di servizi di pubblica utilità. Un’occasione anche per la Pubblica Amministrazione di dare “una mano a delle persone in difficoltà” che prestando servizio, ne avrebbero un beneficio economico.