Via libera in giunta comunale al nuovo testo che regola l’uso della musica nei locali: è il nuovo regolamento per l’uso di strumenti, apparecchi e impianti di diffusione sonora negli esercizi pubblici. Ora il documento è pronto per essere discusso in commissione consiliare. A Terni l’ordinanza – varata nelle more della definizione del regolamento sulla musica nei locali, nelle manifestazioni e negli eventi – forse non era piaciuta. La stretta sul volume della filodiffusione e degli spettacoli live, decisa con la modifica dell’ordinanza originaria del 12 aprile 2011, aveva scatenato polemiche e critiche. Ma dopo un intenso dialogo con le associazioni di categoria, il nuovo regolamento è pronto per essere messo in partecipazione. 
La proposta è stata approvata martedì dalla giunta comunale e venerdì mattina sarà esaminata dalla III commissione.

Terni, al via le discussioni sul regolamento musica nei locali e durante le manifestazioni

Dopo numerose critiche rivolte a Palazzo Spada nelle scorse settimane, il Comune ha avviato un confronto con le associazioni di categoria per sviluppare il regolamento. Questo confronto, iniziato il 2 maggio, ha visto il suo punto culminante il 17 maggio, quando Confcommercio e Confartigianato hanno fornito il loro feedback sul documento. Una volta approvato dal consiglio comunale, il regolamento sarà trasmesso alla prefettura, alla Usl Umbria 2, all’Arpa, alla questura, ai carabinieri, alla guardia di finanza e alla polizia locale.

La disposizione principale del nuovo regolamento è chiara: “Il funzionamento degli apparecchi e/o strumenti riproducenti musica deve essere tale da non arrecare disturbo alla quiete pubblica“. Dettagli specifici su orari e modalità di utilizzo degli apparecchi sonori sono stati delineati per garantire il rispetto della normativa.

Gli apparecchi sonori come radio, lettori CD e juke-box possono essere utilizzati al chiuso dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 1, e all’aperto dalle 18 alle 24. Il venerdì e il sabato, dal primo giugno al 30 settembre, l’orario all’aperto si estende fino all’1. Gli apparecchi televisivi possono funzionare fino all’ora di chiusura dell’attività, a patto che non siano usati per diffondere musica. Gli apparecchi non richiedenti specifica autorizzazione non devono trasformare l’esercizio in un locale di spettacolo pubblico, evitando biglietti di ingresso, aumento dei costi delle consumazioni e pubblicizzazione disgiunta dell’attività musicale.

Per piccoli spettacoli musicali in strutture non dedicate, che includono piano bar, musica mixata da DJ e karaoke, le regole sono simili: niente biglietti d’ingresso, nessun aumento nei costi delle consumazioni e nessuna pubblicizzazione separata dall’attività principale. Gli orari per questi eventi sono dalle 17 alle 1 al chiuso, e dalle 18 alle 24 all’aperto, estendendosi fino alle 21 il venerdì e il sabato dal 1° giugno al 30 settembre.

Le regole per manifestazioni e spettacoli pubblici

Per eventi come concerti, spettacoli, feste popolari, sagre e manifestazioni di vario tipo, è necessaria un’autorizzazione da richiedere almeno trenta giorni prima dell’evento. Gli orari per questi eventi variano: nei luoghi chiusi fino all’1, all’aperto fino a mezzanotte, estendendosi fino all’1 il venerdì e il sabato dal 1° giugno al 30 settembre.

Nei locali al chiuso, gli orari si estendono fino alle 5 del mattino successivo nei giorni prefestivi, e fino alle 3 negli altri giorni. All’aperto, gli eventi possono durare fino alle 4 il venerdì e il sabato, e fino alle 2 negli altri giorni. Per luna park e circhi, gli orari vanno dalle 15 alle 24, previa presentazione di una valutazione di impatto acustico. Le manifestazioni temporanee possono durare al massimo dieci giorni consecutivi.

Per eventi che prevedono fino a 200 partecipanti e si svolgono in un giorno, basta una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) da presentare al SUAP con tutta la documentazione necessaria. Le sanzioni per le violazioni del regolamento vanno da 80 a 480 euro. L’autorità comunale può ridurre gli orari di apertura del locale o la durata della manifestazione e revocare la concessione di spazi pubblici in caso di violazioni ripetute. In caso di recidiva, l’amministrazione può disporre la chiusura del pubblico esercizio nel primo fine settimana utile e, in casi estremi, revocare le autorizzazioni amministrative.