A Terni, la musica dei suonatori ambulanti e le acrobazie dei giocolieri avranno presto regole precise. E la street art performativa diventerà un elemento in grado di connotare scorci, angoli e piazzole nei luoghi più suggestivi del territorio municipale.
Con 27 voti favorevoli e un solo astenuto, il Consiglio Comunale di Terni ha approvato oggi la proposta di delibera relativa al Regolamento comunale per l’arte di strada. Il provvedimento disciplina le modalità di svolgimento delle esibizioni artistiche nei luoghi pubblici della città, specificando figure riconosciute, fasce orarie, aree consentite, divieti e sanzioni.
“L’approvazione odierna dell’atto da parte dell’assemblea comunale si è resa necessaria - ha dichiarato l’assessore al Turismo Alessandra Salinetti - al fine di raggiungere l’obiettivo, presente all’interno del Documento Unico di Programmazione 2025–2027, di realizzare azioni e progetti in grado di razionalizzare, integrare e qualificare l’offerta culturale in senso lato lungo tutto l’anno, anche con valenza di promozione turistica. L’Amministrazione comunale con questo Regolamento valorizza l’arte di strada, la protegge e la integra nel tessuto urbano, creando benefici per tutti: artisti, cittadini, turisti e istituzioni”.
Il Regolamento identifica come artisti di strada, tra gli altri, trampolieri, mangiatori di fuoco, acrobati, clown, cantanti, cantastorie, contorsionisti, illusionisti, giocolieri, mimi, suonatori, attori, burattinai, madonnari, poeti, scultori di palloncini, fachiri e ballerini.
Le esibizioni sono autorizzate:
dal lunedì al giovedì: dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 22:00;
dal venerdì alla domenica: dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 24:00.
Gli spazi pubblici utilizzabili includono vie, piazze, vie pedonali e parchi, con l’esclusione di alcune aree: ingressi di ospedali, scuole, case di riposo, distretti sanitari, chiese durante le funzioni religiose, monumenti, fontane, stazione ferroviaria, uffici postali, intersezioni semaforiche e non.
Il Regolamento stabilisce che l’artista di strada deve mantenere comportamenti improntati a prudenza e perizia ed è responsabile di eventuali danni a persone, beni, pavimentazioni o infrastrutture. Le esibizioni dovranno svolgersi nei luoghi e con le limitazioni eventualmente indicate dall’Amministrazione comunale.
Un successivo bando, di competenza della Giunta, definirà tempi e modalità di svolgimento delle attività e individuerà le “piazzole d’arte”, con area massima di ingombro di 4 metri quadrati (6 per i madonnari). L’utilizzo delle piazzole sarà subordinato all’iscrizione al registro comunale degli artisti di strada.
Divieti e sanzioni: vietati animali, travestimenti offensivi, emissioni sonore vicino a scuole e ospedali
Il Regolamento vieta ai busker di:
esporre prodotti o esercitare commercio;
utilizzare animali vivi o imbalsamati;
adottare travestimenti offensivi o potenzialmente spaventosi, in particolare per i minori;
richiedere o sollecitare corrispettivi durante l’esibizione (le offerte possono essere raccolte solo al termine, “a cappello” o in contenitori a terra);
posizionare strutture per accogliere il pubblico, come sedie o palchi, eccetto gli strumenti artistici essenziali;
svolgere performance con emissioni sonore in prossimità di plateatici, luoghi di culto durante le funzioni, ospedali, case di cura, scuole e aule studio durante l’attività didattica.
Le violazioni prevedono sanzioni progressive:
richiamo verbale;
sospensione temporanea dell’attività;
sanzione amministrativa da 25 a 150 euro;
revoca dell’autorizzazione.
I pubblici ufficiali incaricati del controllo possono disporre l’interruzione immediata dell’attività in caso di violazioni accertate.
Durante la discussione in aula è stato approvato un emendamento proposto dal consigliere comunale Roberto Pastura (Fratelli d’Italia), che estende il divieto di esibizione anche agli spazi antistanti ai luoghi di culto. La proposta ha ottenuto il consenso unanime dell’assemblea. "Si tratta di una norma di civiltà - ha spiegato Pastura - per la necessità di garantire il rispetto e la tranquillità del luogo di culto, la gestione del traffico e dei flussi di persone, o la tutela del patrimonio storico e culturale".