ltelli e rapine in concorso: un giovane finisce in carcere a Terni con una condanna a oltre cinque anni. La Squadra Mobile della Polizia di Stato ha eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Corte d’Appello di Perugia nei confronti di un ragazzo riconosciuto colpevole, insieme ad altri complici, di due rapine aggravate dall’uso di armi da taglio. Il condannato dovrà scontare una pena totale di 5 anni e 6 mesi di reclusione.
L’operazione rientra nel costante impegno delle forze dell’ordine ternane nel dare seguito alle decisioni della magistratura e nel contrasto ai reati predatori, con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza e la fiducia dei cittadini.
La notizia arriva dalla Questura di Terni. Gli investigatori della Squadra Mobile, diretti dal commissario capo Lorenzo Lucattoni, hanno arrestato il giovane dopo la conferma della condanna in appello. Le rapine contestate risalgono a episodi in cui il ragazzo, armato di coltello e insieme ad altri complici, avrebbe minacciato le vittime per farsi consegnare denaro e valori. A seguito del rigetto dei ricorsi in tribunale, la Corte d’Appello di Perugia ha emesso l’ordine di carcerazione, immediatamente eseguito dagli agenti. Ora il rapinatore dovrà trascorrere cinque anni e mezzo in carcere, a conferma della linea dura verso chi si rende protagonista di gravi reati predatori.
L’arresto rappresenta un messaggio chiaro: la giustizia e le forze dell’ordine non abbassano la guardia di fronte a episodi che minano la sicurezza cittadina. L’intervento, sottolineano fonti investigative, ha lo scopo di togliere dalla circolazione elementi pericolosi e dare un segnale forte di presenza dello Stato.
Nella stessa giornata, il Questore di Terni Michele Abenante ha disposto due avvisi orali come misure di prevenzione speciale nei confronti di altrettanti individui con precedenti. Questo provvedimento consiste in un ammonimento formale a tenere una condotta legale, rivolto a persone ritenute socialmente pericolose.
Primo avviso orale: a un giovane cittadino straniero, arrestato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Terni per rapina, lesioni personali e tentato furto in abitazione. Nonostante la giovane età, il ragazzo vanta già numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e contro la persona.
Secondo avviso orale: a un cittadino italiano, noto per pregressi in materia di stupefacenti e violazioni in ambito sportivo. L’uomo ha condanne per guida sotto l’influenza di droga e per reati legati al contesto sportivo.
Gli avvisi orali rientrano tra gli strumenti preventivi a disposizione del Questore. Se i destinatari ignorano l’ammonimento e continuano a delinquere, potranno essere soggetti a misure ancora più restrittive, come la sorveglianza speciale o il foglio di via obbligatorio.
Questi provvedimenti odierni si collocano in un contesto di intensificazione dei controlli sul territorio ternano. Negli ultimi mesi la Polizia di Stato, insieme a Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale, ha moltiplicato le operazioni di prevenzione. Durante i fine settimana la Questura ha attivato il progetto “Movida Sicura” per garantire notti tranquille nelle zone della vita notturna. Solo nell’ultimo weekend sono state identificate 87 persone e controllati 29 veicoli in 5 posti di blocco, con diverse sanzioni.
Secondo i dati del Viminale, nel 2025 i reati in provincia di Terni sono diminuiti del 13,6% rispetto allo stesso periodo del 2024, con un calo del 16,3% nella città capoluogo. Solo tra luglio e settembre si sono svolte 20 operazioni “Alto Impatto” con oltre 1.100 persone identificate, 9 arresti e 22 denunce. L’insieme di questi interventi ha contribuito a ridurre sensibilmente la presenza della criminalità nelle aree più esposte.
Il Questore Abenante, insediatosi a luglio, ha puntato su un piano di sicurezza che prevede più telecamere in città e il rilancio del controllo di vicinato. La strategia comprende anche una forte azione antidroga, con sequestri importanti come quelli dell’Operazione “Amazzone”. Obiettivo: mantenere alta la guardia e rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.