A Terni, oggi è stata avanzata e approvata una proposta che si traduce in un progetto sperimentale volto a promuovere un significativo passo avanti nella lotta contro la disoccupazione e l’esclusione sociale. Viviana Altamura, l’Assessore al Welfare del Comune di Terni, ha presentato una delibera volta a migliorare la situazione occupazionale nella regione, un’iniziativa che promette di offrire nuove opportunità a coloro che si trovano in condizioni di svantaggio socio-lavorativo. L’abbiamo intervista in esclusiva per Tag24 Umbria.
A Terni parte il progetto, in via sperimentale, contro la disoccupazione: ecco cosa dice la proposta
La decisione di intervenire in modo diretto su questa problematica è motivata da dati preoccupanti. Nel documento della proposta si legge che secondo le stime, nel 2021 in Umbria il 16% della popolazione residente si trova a rischio di povertà o di esclusione sociale, in aumento rispetto all’anno precedente. Questi numeri indicano la necessità di interventi mirati e tempestivi per contrastare questa tendenza in crescita, soprattutto considerando che l’Umbria si colloca al di sotto della media italiana ma presenta comunque cifre allarmanti.
Una delle sfide affrontate dall’amministrazione, si legge nella nota, riguarda le recenti modifiche nella normativa per la percezione del Reddito di Cittadinanza, ora divenuto ADI, che hanno portato allo stop dell’erogazione del beneficio per alcune famiglie umbre. Questa situazione richiede un’attenzione particolare e la messa in atto di misure alternative di supporto per garantire che tali nuclei familiari non cadano in condizioni di povertà o esclusione sociale.
L’Assessore Altamura: “Vogliamo far diventare il progetto ancora più grande”
La proposta presentata dall’Assessore Altamura prevede la realizzazione di un progetto sperimentale volto a dare lavoro a coloro che sono stati esclusi dal Reddito di Cittadinanza, nonché a persone in condizioni socio-lavorative svantaggiate o a rischio di esclusione sociale. Questo progetto (del valore di 135.000 euro), verrà attuato attraverso il Servizio SAL, e prevede l’attivazione di tirocini extracurricolari per favorire l’inserimento lavorativo di individui svantaggiati, che avranno la possibilità di essere assunti dall’azienda:
“Ovviamente per coloro che svolgeranno i tirocini in un certo modo, si apriranno all’interno di queste aziende magari degli spiragli per poter poi convertire il tirocinio in un vero e proprio contratto di lavoro”.
Gli obiettivi principali di questa iniziativa, spiega l’Assessore al Welfare del Comune di Terni, sono duplici: da un lato, si mira a fornire un supporto economico attraverso le indennità previste dai tirocini, dall’altro si intende favorire l’inserimento sociale e lavorativo delle persone coinvolte. Attraverso questi tirocini, della durata iniziale di sei mesi, prorogabili, si offre la possibilità di acquisire competenze e conoscenze dirette del mondo del lavoro, aumentando così l’occupabilità di specifici segmenti di popolazione a rischio di povertà.
“Questi tirocini avranno un’indennità pari a 450 euro mensili (per un totale di 20 ore settimanali, ndr), e dureranno inizialmente 6 mesi, prorogabili per altri sei mesi. L’importo non è grandissimo come si può vedere, però è un primo passo. Infatti, oltre al contesto economico c’è anche inserimento in un contesto lavorativo che dà al soggetto che attualmente è svantaggiato anche una dimensione sociale”.
Un programma “senza limiti di età”, aperto a tutti
“Un aspetto fondamentale di questo progetto – sottolinea l’Assessore Altamura durante l’intervista – è la sua natura inclusiva, aperta a tutte le persone interessate, indipendentemente dall’età. Si riconosce l’importanza di offrire opportunità lavorative anche a individui più anziani, considerando le sfide aggiuntive che possono incontrare nel trovare impiego”.
“Al momento, il progetto sperimentale – spiega Altamura – è stato avviato con 25 tirocini, ma l’obiettivo è quello di ampliare le risorse disponibili per garantire un’occupabilità ancora maggiore. Inoltre, si è in attesa di un eventuale supporto finanziario da parte del Ministero, che potrebbe consentire la realizzazione di un progetto più strutturato e su larga scala”.
Concludendo l’intervista, l’Assessore ha precisato che “un elemento chiave di questa iniziativa è la collaborazione con le aziende del terzo settore presenti sul territorio, che svolgono un ruolo fondamentale nella promozione e gestione dei servizi per la comunità. Questo partenariato contribuirà a garantire il successo e la sostenibilità a lungo termine del progetto”.