28 Nov, 2025 - 12:40

Terni, formati all'Aviosuperficie i primi direttori anti-incendi boschivi: al via i DOS, coordinatori di terra e cielo

Terni, formati all'Aviosuperficie i primi direttori anti-incendi boschivi: al via i DOS, coordinatori di terra e cielo

Il rombo possente del Canadair CL-415 è l’unico preavviso prima dell'intervento provvidenziale. Un suono che annuncia la salvezza per i boschi in fiamme. Poi, la massa d’acqua o il ritardante si abbattono con precisione chirurgica sul bersaglio, pochi metri più in basso. Non è un’emergenza reale, ma la scena all’Aviosuperficie “Alvaro Leonardi” di Terni aveva tutta la carica drammatica e l’intensità della realtà.

È qui, tra il frastuono controllato degli aerei e il viavai degli esperti, che si è chiuso in bellezza, il 28 novembre 2025, il primo corso per operatori D.O.S. (Direttore delle Operazioni di Spegnimento), un passo cruciale per potenziare la lotta agli incendi boschivi in Umbria e non solo. I nuovi direttori, appena abilitati, sono ora la mente che dovrà coordinare il corpo delle operazioni, unendo le squadre a terra e i mezzi aerei in un unico, efficace schieramento.

Aviosuperficie Leonardi: un hub strategico per l'addestramento antincendio

L’esercitazione finale non è stata una semplice prova. È stata la verifica sul campo, anzi, in volo, di quanto appreso in due settimane di intensa formazione teorica e pratica presso il Centro di Formazione di Terni. I partecipanti hanno gestito uno scenario d’incendio simulato, dando ordini, valutando vento e orografia, dialogando con il pilota del Canadair per lo sgancio dell’estinguente. Una coreografia perfetta, il cui successo si misura in ettari di bosco salvati in futuro. L’Aviosuperficie Leonardi, con questa prova, si è confermata un hub strategico per la formazione e la gestione delle emergenze, un avamposto dove la teoria dei manuali si scontra, nel migliore dei modi, con le esigenze pratiche del fuoco.

Dai simulatori in realtà virtuale al rombo del Canadair: il percorso per diventare direttori antincendio

Il percorso per diventare Direttore delle Operazioni di Spegnimento non ammette improvvisazione. Il corso, promosso dalla Direzione Centrale per la Formazione, ha immerso i discenti in un universo di competenze specialistiche. Si è partiti dalle basi: cartografia e orientamento in ambienti rurali e forestali, topografia applicata al soccorso e meteorologia operativa. Saper leggere una carta o prevedere il comportamento del vento può fare la differenza tra la contenuzione di un rogo e la sua propagazione incontrollata. Fondamentale, poi, è risultato il modulo sulla standardizzazione del linguaggio aeronautico ICAO, il gergo universale che permette a chi è a terra di parlare con chi è a bordo dei velivoli, garantendo che ogni comando sia compreso senza fraintendimenti, in un frangente dove ogni secondo conta.

La comunicazione T.B.T., terra-bordo-terra, non è un optional, è il collante di tutto il sistema”, spiega un istruttore, mentre osserva l’esercitazione. Per affinare queste dinamiche, sono stati fondamentali i due simulatori in realtà virtuale a disposizione dei corsisti. Questi strumenti high-tech hanno riprodotto una pluralità di scenari addestrativi, dalle situazioni più semplici a quelle più complesse e caotiche, permettendo di fare esperienza in un ambiente controllato ma estremamente realistico. Solo dopo questa full-immersion virtuale si è passati al calore reale dell’esercitazione, con il velivolo antincendio che ha messo alla prova, con i suoi passaggi, le capacità decisionali dei futuri DOS.

Il ruolo del DOS in Umbria: un coordinatore h24 per la protezione del patrimonio boschivo regionale

In una regione come l’Umbria, con il 40% del suo territorio coperto da boschi, la figura del Direttore delle Operazioni di Spegnimento non è semplicemente utile, è vitale. Il DOS, individuato dalla Regione Umbria e spesso operante in stretta sinergia con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, diventa il regista unico della risposta all’emergenza. Agisce come referente operativo h24, 365 giorni l’anno su aree intercomunali, una sentinella sempre allerta. Al suo arrivo in teatro delle operazioni, effettua una verifica immediata, individua le caratteristiche dell’incendio e del territorio e, senza perdere un minuto, elabora il piano di attacco.

Il DOS: uno stratega monocratico nelle operazioni anti-incendio boschivo

Il DOS è l’anello di congiunzione tra il cielo e la terra”, sottolinea un funzionario regionale. “Deve avere la visione d’insieme, sapere dove mandare le squadre a terra, come e quando impiegare il mezzo aereo, sempre con un obiettivo primario: la sicurezza di tutti”. Il direttore coordina l’impiego di risorse umane e tecniche, mantenendo un collegamento costante con la Sala Operativa Unificata Permanente (SOUP) e con la rete dei volontari antincendio, preziosissima in Umbria. Inoltre, la sua attività si intreccia con quella delle forze di polizia per salvaguardare le aree indagate e favorire le indagini, un aspetto cruciale considerando che molti roghi sono di origine dolosa. La formazione di questi nuovi direttori a Terni non è quindi solo un investimento in competenze, ma una barriera che si erige a protezione di un patrimonio ambientale inestimabile e della sicurezza delle comunità che in quei territori vivono.

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Federico Zacaglioni
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