Colori sgargianti, uno stile da playground americano, ma soprattutto la capacità di rendere più bella la città di Terni vista dal cielo. Catturano l’occhio le foto dei primi due campetti di periferia che l’amministrazione comunale di Terni ha riqualificato con i fondi PNRR. L’assessore ai lavori pubblici, Giovanni Maggi, mostra le foto scattate dal drone nel week end con grande orgoglio. E le sue dita che scorrono sullo schermo dello smartphone allargano a dismisura il Thyrus giallo che risalta nel mezzo del quartiere di San Giovanni.
“Guarda che bello – dice con soddisfazione -. È il simbolo della città, la nostra identità, il nostro DNA. Mi immagino ragazzino a giocarci sopra. Per i ragazzi che potranno usare questo terreno nel tempo libero, gli anni del gioco e della vita all’aperto porteranno sempre alla memoria questa fotografia“.
Con #giocarigenera i playground di Terni diventano opere di street art orizzontale
L’intervento, coordinato dall’architetto Carlo Fioretti, prevede la riqualificazione di sette impianti periferici suddivisi in due step. Si chiama #giocarigenera il progetto comunale. E integra street art orizzontale e rigenerazione urbana dei parchi prospicienti i campi di periferia. Ha preso tutto il via nel 2021, con una delibera dell’amministrazione comunale precedente. Ma i 2,2 milioni di euro investiti saranno spesi fino al 2026, quando si concluderanno i lavori. Attualmente sono sono stati completati i due primi interventi: quello di via Po, nella zona di Villaggio Pallotta, e quello di via Mezzetti a San Giovann Nordi. Il prossimo playground da vedere col drone sarà quello di Cospea e, a seguire, partirà il secondo step relativo alle zone Le Grazie, Matteotti, Campomicciolo, Viale Trento.
“Entrambi i parchi completati – spiega l’assessore Maggi – hanno una destinazione multisport. E inoltre sono stati arricchiti con giochi per bambini. Oltre al tema dell’identità cittadina, col logo del Thyrus, la scelta delle decorazioni è caduta su immagini iconiche di giochi che tradizionalmente si praticano al chiuso. Il primo è il puzzle coloratissimo delle foto aeree. E seguiranno origami, cubi, tris e altri ancora“.
La riqualificazione dei campi polifunzionali è stata fatta con attezione alla sostenibilità
“Tutti i giochi installati sono ecosostenibili – continua l’assessore Giovanni Maggi -. Si tratta di attrezzature sportive interamente riciclabili e antivandalismo, fatte con materiali che hanno un deperimento molto più lungo del normale e che possono essere riparati. È il caso, ad esempio, delle reti dei canestri in metallo, oppure dei giochi in materiale antishock. Voglio ringraziare il team dei nostri dipendenti, coordinato dall’architetto Fioretti per il lavoro che è stato svolto. Un fiore all’occhiello per Palazzo Spada, che ha curato ideazione, progettazione e gestione degli appalti e dei lavori“.
Utilizzando fondi residui del finanziamento e recuperando risorse, il Comune ha previsto anche la realizzazione dell’illuminazione di questi playground e l’installazione della videosorveglianza.
“Mi aspetto però anche un contributo dalla cittadinanza attiva – esorta l’assessore ai lavori pubblici -. I cittadini delle zone che hanno questi nuovi impianti devono diventare sentinelle del territorio. Controllare attivamente che queste strutture restino nella disponibilità di tutti, che siano luoghi di socialità e non di emarginazione. Confido che i ternani, con il loro spirito comunitario, non lasceranno che qualche irresponsabile deturpi o rovini queste meravigliose installazioni“.
Al via la ricognizione per trovare nuovi spazi anche in quartieri sprovvisti di playground
“Il gradimento dei cittadini per questi interventi – conclude Maggi – ci ha spinti a fare uno step successivo. Vogliamo estendere #giocarigenera anche ad aree della città che sono sprovviste di campetti e playground. I sette interventi iniziali, infatti, riguardano quartieri che sono stati urbanizzati negli anni Sessanta e Settanta, nei quali c’era attenzione per la creazione di spazi sportivi polifunzionali dedicati al tempo libero. Poi negli anni successivi questa tradizione si è persa e sono stati realizzati soprattutto impianti per le società sportive. Il responsabile del procedimento Fioretti, quindi, ha avuto incarico di svolgere una ricognizione anche nel resto delle periferie. E, mano a mano che riusciremo a intercettare bandi e gare regionali e nazionali, andremo a realizzare interventi anche in quei quartieri di Terni che sono sprovvisti di playground. Penso a Borgo Bovio e Borgo Rivo, ad esempio“.