A Largo Villa Glori le operazioni sono ancora in corso. Il grande pino che si stagliava per oltre 12 metri adesso giace a terra, suddiviso in varie porzioni. Il taglio è partito dalle prime ore del mattino di oggi, 18 luglio. Gli operai dell’Afor, l’Agenzia forestale regionale, l’hanno già segato e sono al lavoro. Ormai segmentato in più parti, il vecchio pino centenario nel cuore del centro cittadino, spande tutt’intorno l’inconfondibile odore della resina, che aleggia come una nota soffusa. Tronco, rami, fronde vengono adesso raccolti e depositati su un camion. Guardando verso Corso Tacito, quel che resta del pino, è tutto lì sul selciato, tra le panchine, un gazebo e la statua di Mark Kostabi. L’area è stata ben delimitata e sul posto si sono portati anche gli agenti della Polizia di Stato.
Il pino a Largo Villa Glori: una questione sofferta
Quella del taglio del pino di Largo Villa Glori è stata una questione sofferta per l’amministrazione Bandecchi. In tanti hanno provato a evitarne l’abbattimento. Quando si annuncia un nuovo taglio di alberi a Terni, determinato da inevitabili ragioni di sicurezza, la città si divide e le proteste non sono mancate neanche in questo caso. C’è chi grida allo scandalo e chi accetta che vi siano motivazioni fondate per procedere.
L’ordinanza per il pino di Largo Villa Glori era arrivata lo scorso 28 giugno e riportava nel dettaglio la relazione del dottore forestale Cristiano Massarelli che ha messo in luce una serie di aspetti tra cui la pericolosa inclinazione e una particolare densità della chioma. A destare preoccupazione soprattutto, è stato il processo di curvatura e l’evoluzione della postura del pino che stava tendendo al ribaltamento. Dai rilievi era emerso il pericolo reale di caduta verso Corso Tacito. Inoltre, era impossibile valutare l’insorgenza o meno di eventuali marcescenze al suo interno. La presenza del pino era stata quindi ritenuta incompatibile con le caratteristiche del luogo, dove affacciano numerosi edifici e esercizi commerciali.
Il sindaco si era preso del tempo per valutare nei dettagli tutta la situazione e ascoltare sia le istanze della maggioranza che quelle della minoranza. “Devo prendermi la responsabilità di salvaguardare la pubblica incolumità e la sicurezza – aveva detto –. Ma rinnovo la disponibilità a dare qualche giorno di tempo per analisi più approfondite“. Dentro e fuori il Consiglio Comunale il dibattito era stato ed è tuttora molto acceso. Alla fine ha prevalso il parere degli esperti che hanno giudicato il pino pericoloso per la pubblica incolumità.
Al posto del pino ci sarà un nuovo albero
Il pino, tra oggi e forse anche domani, sarà quindi completamente sradicato. Al suo posto verrà piantato un nuovo albero, già cresciuto, ma più solido. Bandecchi era intervenuto specificando le caratteristiche sia del taglio che della nuova pianta che sarà messa a dimora. In particolare, il primo cittadino, aveva rimarcato l’obiettivo estetico, seppur più costoso, così da garantire armonia con il contesto urbanistico.
“Il pino si taglia – aveva detto il sindaco in sede di Consiglio – ma voglio che l’intervento sia fatto a regola d’arte. Il Comune non deve limitarsi al semplice taglio del tronco, lasciando un moncone in mezzo alla piazza del centro cittadino. Andranno estirpate le radici e andrà creato lo spazio per la piantumazione di un’essenza arborea già sviluppata. Che dia continuità all’aspetto estetico della piazza ma che non abbia i problemi di sopravvivenza e pericolosità dei pini. Costerà di più? Probabilmente sì, ma per il decoro della città è questo il tipo di intervento che va fatto“.