All'ospedale Santa Maria di Terni c'è un nuovo prezioso alleato per gli interventi neurochirurgici. Proprio ieri infatti è stata inaugurata la nuova Tac intraoperatoria installata nella sala operatoria della Struttura Complessa di Neurochirurgia. Un macchinario altamente tecnologico ed avanzato che conferma la volontà del nosocomio ternano di dotarsi di strumenti ad altissima efficienza per migliorare la cura dei pazienti.
Partecipato il taglio del nastro a cui hanno preso parte la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, gli assessori regionali Francesco De Rebotti e Thomas De Luca, l’assessore del Comune di Terni Sergio Cardinali e la direttrice Salute e Welfare della Regione Umbria Daniela Donetti. Per il settore medico era presente il professor Carlo Conti che ha spiegato più nel dettaglio le funzionalità del macchinario.
A rendere possibile questo balzo in avanti, è stato un contributo di 800mila euro da parte della Fondazione Carit. Si tratta, sottolineano dalla Direzione ospedaliera, di "un investimento strategico per il potenziamento della chirurgia ad alta complessità e per il miglioramento della sicurezza e della precisione degli interventi neurochirurgici".
Il nuovo tomografo intraoperatorio, un dispositivo mobile a 16 strati e dotato di ampio gantry, è progettato specificatamente per essere utilizzato in sala operatoria. La sua tecnologia garantisce vantaggi notevoli, in particolare "consente di eseguire scansioni tomografiche del paziente durante l’intervento chirurgico, in tempo reale e in qualsiasi fase della procedura, senza necessità di trasferimenti".
Un passaggio della massima importanza dal momento che in questo modo il chirurgo può "verificare immediatamente l’esito dell’atto operatorio, migliorando l’accuratezza degli interventi cranici e spinali e riducendo il rischio di complicanze peri e post-operatorie, in particolare nel trattamento delle patologie neoplastiche".
La Tac inaugurata ieri rappresenta attualmente "uno dei sistemi di imaging più avanzati disponibili in ambito chirurgico e consente di porre l’immagine diagnostica al centro del percorso di cura". La vera rivoluzione sta nella sua capacità di fornire immagine accurate ed immediate proprio nel corso dell'intervento. Un aspetto che permette di indirizzare in maniera puntuale ed efficace "la pianificazione, l’esecuzione e il successo dell’atto chirurgico, con ricadute positive sulla qualità delle cure e sugli esiti clinici".
Il Santa Maria di Terni con la nuova Tac non solo implementa ulteriormente la propria dotazione tecnologica al servizio della Neurochirurgia ma, in senso più ampio, conferma una strategia che guarda con convinzione all’innovazione, alla sicurezza e alla qualità delle prestazioni sanitarie offerte ai cittadini.
La presidente Proietti, ringraziando la Fondazione Carit che ha consentito di realizzare l'importante investimento, ha evidenziato l'importanza della nuova Tac che si inserisce in un panorama regionale in rapida evoluzione da cui emergono molte note positive. "Lo sviluppo tecnologico – ha affermato – è fondamentale e questo nuovo macchinario è uno step molto forte. L’ospedale di Terni si dota di uno strumento che permette un approccio multidisciplinare indispensabile per una cura di avanguardia come Terni offre. In questo ambito è utile sottolineare anche l’importanza del Polo, il Punto di Ascolto Locale Oncologico, che si inserisce in un quadro regionale che funziona sempre meglio".

"Un ulteriore passo avanti nel percorso di crescita tecnologica e clinica del nostro ospedale - ha dichiarato il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni, Andrea Casciari -. Investire in strumenti di ultima generazione significa offrire ai professionisti le migliori condizioni per operare e garantire ai pazienti interventi sempre più sicuri, precisi ed efficaci. È un risultato importante, reso possibile grazie alla collaborazione con la Fondazione Carit e al sostegno delle istituzioni, che conferma il ruolo del Santa Maria come centro di riferimento per la sanità regionale" ha concluso.