Terni è stata teatro di un colpo spettacolare nella notte tra domenica 14 e lunedì 15 aprile: un maxi furto ben organizzato al deposito della RFI situato in via Piemonte. I ladri hanno superato la recinzione del deposito di Rete Ferroviaria Italiana, pianificando ogni minimo dettaglio del loro operato. Il furto ha visto la sparizione di due furgoni Fiat Ducato con un bottino stimato in decine di migliaia di euro, a scoprirlo gli addetti alle ferrovie entrati in servizio la mattina di lunedì.
Dopo essere stati dettagliatamente informati del maxi furto, gli investigatori della Polizia Ferroviaria, aiutati dalla localizzazione GPS dei veicoli rubati, ora puntano le loro ricerche verso Napoli. Qui infatti si sono interrotti i segnali dei furgoni.
Furto al deposito RFI di Terni, indagini in corso e fuga verso sud
Una volta all’interno del perimetro del deposito RFI, i ladri hanno agito con precisione. Hanno forzato gli uffici per impadronirsi delle chiavi dei furgoni e dei telecomandi per il cancello automatico, che hanno consentito loro di fuggire indisturbati carichi di attrezzi elettrici, rame e altri materiali essenziali per le manutenzioni quotidiane delle ferrovie. L’assenza di immagini di sorveglianza, a causa del malfunzionamento delle telecamere, ha facilitato la fuga dei malviventi senza lasciare tracce evidenti.
Il furto è stato scoperto solo al mattino successivo dagli operatori ferroviari, che hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine. Le indagini della Polfer sono ora concentrate su una banda organizzata e meticolosa, che potrebbe aver pianificato di nascondere ulteriormente i veicoli durante la fuga per evitare la localizzazione via GPS. Si pensa infatti, ma sono solo ipotesi, che potrebbero aver caricato i due furgoni Ducato su camion schermati, proprio per evitare di essere rintracciati.
Attualmente, il personale delle ferrovie è impegnato in un inventario dettagliato per determinare l’esatto valore dei beni sottratti. A oggi la stima ammonta a diverse decine di migliaia di euro.
Proseguono i furti in città, ma il ladro è sempre lo stesso
Un ladro seriale sta mettendo a dura prova i nervi dei commercianti in diverse zone di Terni, diventando un vero e proprio incubo per loro. Le telecamere di sicurezza degli esercizi commerciali hanno ripetutamente catturato le sue azioni, inclusa l’ultimissima incursione nel nuovo bar Cari su viale Brin. Durante il pomeriggio di sabato 13 aprile, approfittando di un momento di distrazione della commessa, il malvivente ha rubato un centinaio di euro dalla cassa senza causare danni materiali, per poi sparire misteriosamente.
Il giovane, non nuovo alle autorità e già destinatario di un divieto di dimora in città, ha una storia di piccoli furti nelle aree commerciali del centro tra via Angeloni, corso Vecchio e via Castello. Una delle sue azioni più audaci ha avuto luogo a fine febbraio quando ha preso di mira l’antica macelleria Pucci in via Piave. Le vittime di questi assalti sono esasperate e preoccupate al punto da temere che qualcuno possa decidere di prendere la legge nelle proprie mani. “Non si vive più“, affermano, “il rischio è che qualcuno alla fine decida di farsi giustizia da solo“. Alcuni commercianti hanno perfino avviato una petizione per chiedere un rafforzamento della vigilanza notturna.
Una situazione gestibile nel centro di Terni
I furti continuano senza sosta, come dimostrato dalle telecamere di sorveglianza che hanno registrato diversi episodi nelle scorse settimane. Incluso il tentativo fallito in un negozio di abbigliamento e il furto di una ventina di paia di scarpe artigianali dal negozio di calzature Massarelli in via delle Portelle durante la sera di Pasquetta. In quest’ultimo caso il ladro è stato visto agire insieme a una ragazza, segno che potrebbe avere dei complici e non operare da solo.
Le sue scorribande non si limitano solo a furti minori. Un episodio particolarmente grave ha visto il ladro confrontarsi fisicamente con il direttore di un punto vendita Ipercoop, dopo essere stato fermato dalla vigilanza. La situazione sta sfuggendo di mano e questo crescendo di eventi ha portato a frequenti interventi delle forze dell’ordine. La squadra Volante di Terni conosce perfettamente questo novello Lupin e le forze dell’ordine stanno proseguendo con le indagini. La speranza è quella di porre fine a questa catena di reati che sta inquietando la comunità di Terni e far tornare i commercianti a dormire sonni tranquilli.