Luzzi Carni, una presenza storica a Terni dal 1971, ha definitivamente abbassato la saracinesca in via XX Settembre. Fondata dai fratelli Franco e Piero Luzzi, l’attività era cresciuta seguendo le orme del padre, macellaio a Papigno. Sin dagli inizi, la macelleria si era guadagnata la fiducia del quartiere, puntando su prodotti di qualità e un servizio che non conosceva rivali in zona. Ora, però, con l’espansione incontrollata della grande distribuzione, questa storica bottega è stata costretta a chiudere i battenti.

Luzzi chiude, la pressione dei colossi del commercio

Negli ultimi anni, la concorrenza è diventata spietata. L’arrivo di centri commerciali e supermercati ha stravolto il tessuto commerciale locale. “Siamo stati accerchiati”, afferma Lara Luzzi al Corriere dell’Umbria, che insieme al fratello Alessandro ha gestito l’attività fino all’ultimo giorno, con l’aiuto del padre Piero, sempre dietro al bancone. La situazione è precipitata con la costruzione del Pianeta, oggi diventato il centro commerciale Cospea, e da lì in avanti è stato un fiorire di supermercati. Nomi noti come Conad, Emi, Superconti e altri hanno preso d’assalto la stessa zona, rendendo impossibile per una piccola realtà locale riuscire a competere con la loro potenza economica e logistica.

Nonostante l’aumento vertiginoso della concorrenza, Luzzi Carni ha tentato in ogni modo di reinventarsi per continuare a servire la propria clientela. Il negozio ha provato a diversificare, diventando per un periodo anche un punto vendita Carrefour. Tuttavia, Lara spiega che, di fronte alla concorrenza spietata delle grandi catene, non è stato sufficiente. Conscia dei limiti di un’attività a conduzione familiare, la famiglia Luzzi ha scelto di specializzarsi ulteriormente, tornando alle origini: la macelleria e la gastronomia di qualità. Eliminare i generi alimentari, impossibili da vendere a prezzi concorrenziali rispetto ai grandi marchi, è stato un passo logico. Alcuni clienti non hanno capito la scelta, ma continuare a vendere prodotti di largo consumo avrebbe solo accelerato il crollo economico.

L’addio è stato inevitabile. L’invadenza della grande distribuzione non ha lasciato scampo a Luzzi Carni, nonostante la resistenza ostinata dei titolari. Lara ha appeso un cartello alla vetrina, lasciando poche righe, scritte “col cuore, di pancia”, come lei stessa ha raccontato, per salutare i clienti affezionati e spiegare la chiusura. Era una sorta di dovere verso la clientela storica, un ultimo gesto di rispetto. 

A Terni la crisi del commercio macina vittime

La crisi del commercio a Terni sta colpendo duramente il tessuto economico cittadino. Oltre alla chiusura di Luzzi Carni, anche New Sinfony, uno dei negozi storici della città, ha abbassato le serrande alla fine di agosto 2024. Questo negozio, attivo da quarant’anni nella Galleria del Corso e amato dagli appassionati di musica, ha segnato la fine di un’epoca. Nonostante la decisione dei proprietari fosse legata a motivi personali, la chiusura di New Sinfony riflette un fenomeno più ampio che interessa tutto il settore commerciale locale.

Negli ultimi anni, Terni ha perso il 19% dei negozi al dettaglio, con 80 chiusure solo nel centro storico e ben 168 nelle zone periferiche​. Le vetrine si svuotano e con loro se ne va un pezzo di storia locale, mentre si moltiplicano le difficoltà legate alla precarietà del lavoro e alla scarsa tutela dei dipendenti, in particolare nel settore terziario.

A contribuire al declino è la diffusione della grande distribuzione e del commercio online, che rende sempre più difficile la sopravvivenza per le piccole realtà locali. Questo ha un impatto devastante sull’occupazione: nel settore terziario, oltre il 50% dei lavoratori sono donne, ma il tasso di occupazione femminile è calato dal 54% al 50% tra il 2019 e il 2024, un segnale chiaro della fragilità del sistema​.

A livello occupazionale, i dati dell’Ispettorato del lavoro rivelano che, nel 2023, su 982 irregolarità accertate nel settore commerciale in provincia di Terni, 831 riguardavano il terziario, con ben 31 casi di lavoro sommerso concentrati proprio in questo ambito​.