È una primavera di lavori quella che si apre in provincia di Terni. Tre importanti interventi infrastrutturali partiranno la prossima settimana lungo altrettante strade provinciali, con l’obiettivo dichiarato di migliorare la sicurezza e la qualità della viabilità. Lo rende noto l’amministrazione provinciale, che ha stanziato 550mila euro, provenienti dall’avanzo di amministrazione, per un pacchetto di opere mirato e finanziato interamente con risorse proprie dell’ente.
Un segnale importante, che conferma la volontà della giunta guidata dal presidente Stefano Bandecchi di investire in maniera concreta e puntuale sul territorio, dando priorità a un settore spesso trascurato come quello della manutenzione stradale. Non grandi annunci, ma opere mirate e attese da tempo, che rappresentano un tassello essenziale nella strategia di rilancio della viabilità provinciale.
I lavori riguarderanno nello specifico tre arterie viarie di competenza provinciale: la Strada Provinciale 37 Montecastrilli–Avigliano Umbro–Melezzole, la SP 38 Sambucetole–Castel dell’Aquila e la SP 33 Lugnano in Teverina–Attigliano.
Nel dettaglio, sulla SP 37 le operazioni interesseranno la frazione di Melezzole, nel comune di Montecchio, dal chilometro 15+230 al chilometro 21+300, un tratto caratterizzato da un forte degrado del manto stradale, con buche e deformazioni che da tempo mettono a rischio la sicurezza di automobilisti e residenti. Sulla SP 38, invece, si interverrà dal km 6+150 al km 6+685, lungo la direttrice che collega Sambucetole di Amelia a Castel dell’Aquila, nel comune di Montecastrilli. Infine, la SP 33 sarà oggetto di lavori nel tratto compreso tra il km 2+450 e il km 3+770, tra i comuni di Lugnano in Teverina e Attigliano.
Tutti gli interventi saranno finalizzati al rifacimento della pavimentazione stradale, con tecniche moderne di bitumatura e consolidamento, nelle porzioni che presentano condizioni di usura tali da richiedere maggiore attenzione. L’obiettivo dichiarato è quello di restituire sicurezza e funzionalità a tratti stradali fondamentali per la mobilità locale, spesso utilizzati anche da mezzi pesanti, pendolari e servizi pubblici.
A illustrare il piano è il vicepresidente Francesco Maria Ferranti, che in una nota evidenzia il valore strategico dell’intervento:
“Continua l’impegno della Provincia sulla sicurezza stradale e continua l’attenzione diffusa e puntuale verso i comuni del territorio su un settore fondamentale come la viabilità, che oltre a garantire sicurezza, è anche motore di crescita economica e di connessione fra i vari territori”.
Parole chiare che confermano una linea amministrativa orientata alla concretezza. Non si tratta, infatti, di semplici lavori di manutenzione ordinaria, ma di azioni strutturali, inserite in una visione più ampia che punta a valorizzare la rete viaria come strumento di sviluppo, anche turistico e produttivo.
“La Provincia - aggiunge Ferranti - mantiene costante il dialogo con le realtà comunali del territorio non solo sulle strade ma anche su molti altri aspetti, tenendo fede agli impegni assunti dal presidente Stefano Bandecchi”.
Un altro elemento non trascurabile riguarda la fonte di finanziamento. I 550mila euro destinati ai tre cantieri provengono esclusivamente dall’avanzo di amministrazione dell’ente, segno di una gestione oculata e virtuosa del bilancio provinciale. In un contesto nazionale in cui le Province sono spesso considerate enti “di secondo livello”, con risorse limitate e competenze ridotte, il caso di Terni dimostra invece che una governance efficace può ancora fare la differenza.
L’operazione messa in campo dalla Provincia di Terni non è soltanto un intervento tecnico, ma rappresenta un modello di amministrazione pragmatica, fondato sul buon uso delle risorse, sul rispetto degli impegni assunti e su una visione concreta dei bisogni locali. In un periodo in cui spesso si denunciano immobilismo e carenza di progettualità, l’approccio adottato da Bandecchi e Ferranti può essere considerato un esempio replicabile, in particolare per altre province con caratteristiche analoghe.
Non servono mega-opere per fare buona politica. Basta ascoltare i territori, agire con tempestività e responsabilità e dare seguito con i fatti alle promesse.