Cambio della guardia nel consiglio comunale di Terni, con l’ex candidato del centrosinistra Josè Maria Kenny che lascia Palazzo Spada e il seggio al PD. Il professore universitario e ricercatore scientifico, infatti, era l’unico componente del gruppo “Innovare per Terni“, il listino a lui collegato. E ai sensi della legge elettorale quel posto viene assegnato, all’interno della coalizione, sulla base del metodo D’Hondt. Un complesso sistema di calcolo dei risultati elettorali che, in sintesi, porta in dote al PD il quarto consigliere.

A subentrare a Kenny sarà l’avvocato Emidio Mattia Gubbiotti. Militante democratico da sempre, fortemente impegnato nel mondo associazionistico e nel terzo settore, giuslavorista sindacale con la CGIL. Professionista di grande sensibilità sociale. È stato anche consigliere provinciale.

La scelta di Kenny è stata ufficializzata stamane in una conferenza stampa a Palazzo Spada alla quale, oltre al gruppo consiliare PD, hanno partecipato anche rappresentanti di Sinistra Italiana. Che si era molto spesa, nella scorsa campagna elettorale comunale, per la scelta del candidato a sindaco, sconfitto poi da Bandecchi e Masselli arrivati al ballottaggio.

Kenny spiega la sua scelta: “Chiamato a dirigere un’importante ricerca fuori Terni, il PD farà opposizione coerente”

Questa decisione è maturata in seguito all’incarico come coordinatore di un progetto internazionale – ha spiegato il professor Kenny -. Che vede diverse istituzioni europee di ricerche impegnate a contrastare il problema delle microplastiche. Una criticità che diventa sempre più ingombrante nelle nostre vite quotidiane. Purtroppo questo progetto è gestito fuori dall’Italia e il suo coordinamento mi obbliga a trasferirmi all’estero per un lungo periodo. Ovviamente mi dispiace dover lasciare temporaneamente Terni e dover smettere il mio ruolo attivo in Consiglio Comunale. Ma dopo un’attenta analisi non è possibile conciliare entrambi gli incarichi. Innovare per Terni, il gruppo che avevo costituito come candidato sindaco della coalizione, ha sempre firmato e votato gli atti insieme al PD. Anche se la nostra rappresentanza non ci sarà, il gruppo del Partito Democratico garantirà un’opposizione coerente con la piattaforma di tutto il centrosinistra“.

Accanto a Kenny i rappresentanti di Sinistra Italiana, il partito ora confluito nella federazione di Alternativa Verdi e Sinistra, che più si era speso per la sua candidatura. Federica Porfidi, la segretaria, e Maurizio Benvenuti, ex vicesindaco di Terni negli anni Novanta, hanno rivendicato quella scelta.

Abbiamo perso alle elezioni – ha detto Porfidi ed è giusto interrogarsi sui risultati. Ma siamo convinti del prestigio e della qualità della scelta di Kenny. Rivendichiamo la sobrietà e l’affidabilità con cui ci presentiamo agli elettori, in un momento in cui è premiato chi fa spettacolo, comunicazione divisiva e sopra le righe“. E Benvenuti ha chiesto al PD di occuparsi del salario minimo per gli appalti affidati dal Comune. “Un tema che riguarda i lavoratori e le fasce più deboli – ha detto – e che non deve sparire dall’agenda politica“.

Il segretario del Partito Democratico Spinelli: “Ora al lavoro sul Patto Avanti, siamo confidenti di conquistare la Regione”

Per il Partito Democratico hanno preso la parola il capogruppo Francesco Filipponi e il segretario comunale Pierluigi Spinelli. Che hanno anche ribattuto sulle polemiche innescate da un comunicato di Terni Valley sulle dimissioni di Kenny.

Se avessi vinto – ha chiarito Kennynon avrei accettato questo incarico. Nulla è più importante e prestigioso che guidare la propria città, seppure elettiva. Qui ho scelto di vivere, non avrei abbandonato la poltrona di sindaco“.

Siamo orgogliosi di aver portato avanti insieme tante battaglie con Kenny e Innovare per Terni – ha ribattuto Filipponi -. Dall’Accordo di programma AST al bilancio 2024, passando i temi ambientali e le assunzioni allo PMAL. Ora il PD si rafforza, con l’iter che porterà alla surroga del professor Kenny con il nuovo consigliere Gubbiotti. La nostra zione politica sarà in continuità, negli interessi della città”.

Ma è stato Spinelli a spiegare che rispetto a un anno fa le condizioni politiche sono cambiate. E che il Patto Avanti, una nuova coalizione che prende il posto del vecchio centrosinistra, è lo strumento per andare a competere con molte chance per la conquista della Regione.

Kenny non era il candidato del PD a sindaco di Terni – ha risposto secco Spinelli -. Era un candidato civico espressione di una coalizione che non aveva i connotati dell’attuale “campo largo”. Oggi in Umbria c’è un’alleanza coesa con i 5 Stelle. Ci sono i centristi di Azione e altri civici. C’è tutto il centrosinistra e, soprattutto, c’è un PD che ha superato fasi difficili. Lo abbiamo dimostrato alle Europee e alla elezioni Amministrative. E ora siamo pronti a dare la sfida al fallimentare governo Tesei e al centrodestra per la conquista della Regione. Il Patto Avanti ha fatto una scelta coerente puntando su Proietti e allargandosi alla società civile. Le critiche? Sono venute da soggetti che erano fuori della coalizione e che non si sono messi in gioco nelle elezioni“.