Un'operazione senza bisturi sembrerebbe quasi un ossimoro. Eppure all'ospedale Santa Maria di Terni ci sono riusciti dimostrando che le nuove frontiere della medicina vanno sempre più verso la direzione mininvasiva. Si è trattato, nello specifico, di una plastica transcatetere della valvola tricuspide, una "procedura altamente innovativa che rappresenta una nuova possibilità terapeutica per i pazienti affetti da insufficienza tricuspidale severa" spiega una nota dell'azienda. L'intervento di eccellenza, il primo di questo tipo in Umbria, è stato realizzato dal team guidato dal dottor Carlo Bock, direttore della struttura semplice dipartimentale di Emodinamica, su una donna di 77 anni affetta da grave insufficienza tricuspidale.
La valvola tricuspide è una delle quattro che regolano l'accesso al cuore, il suo corretto funzionamento è vitale per la circolazione sanguigna ed eventuali disfunzioni possono portare all'insufficienza cardiaca. Nell'intervento condotto all'ospedale di Terni, questa valvola è stata riparata grazie a un device, il Triclip, che prevede il posizionamento di una o più clip attraverso un accesso mini-invasivo dalla vena femorale. "Le clip - prosegue la nota dell'azienda - riparano i lembi della valvola, migliorandone la chiusura a ogni battito cardiaco e riducendo in modo significativo il grado di insufficienza, con benefici immediati sul quadro clinico del paziente".
L’intervento è stato condotto dal dottor Carlo Bock insieme al dottor Matteo Casavecchia, con la collaborazione anestesiologica del dottor Claudio Fiorelli, ha avuto una durata di oltre due ore e ha permesso il posizionamento di due clip che hanno ridotto l’insufficienza portandola da grado severo a grado minimo. A dimostrazione dei rapidi tempi di ripresa che questa tecnica consente, la paziente è stata dimessa in ottime condizioni già il secondo giorno successivo all’intervento.
L'azienda ospedaliera ha spiegato in cosa consiste la patologia trattata. "L’insufficienza della valvola tricuspide, primitiva o secondaria a patologie delle sezioni sinistre del cuore o polmonari, è una condizione progressiva e spesso difficilmente trattabile con la chirurgia tradizionale, a causa della complessità anatomica e dell’accesso difficile alla valvola".
Chi è affetto dalle forme severe di questa patologia si trova a fare i conti con sintomi invalidanti e a frequenti ricoveri per scompenso cardiaco. "L’introduzione della plastica transcatetere rappresenta quindi un cambio di paradigma per la gestione clinica di questa patologia" aggiungono.
"Questo intervento – ha affermato il direttore generale del Santa Maria, Andrea Casciari – testimonia ancora una volta l’orientamento del Santa Maria verso tecniche sempre più avanzate, sicure e innovative. La possibilità di offrire ai pazienti procedure mini-invasive di ultima generazione conferma il percorso di crescita dell’ospedale e il continuo miglioramento delle prestazioni sanitarie".
Con il trattamento della valvola tricuspide senza bisturi, il Santa Maria di Terni aggiunge un nuovo intervento di eccellenza ad una già lunga lista. Neanche un mese fa il nosocomio ternano aveva condiviso un altro importante risultato, stavolta sul fronte della chirurgia ortopedica robotica.
Per la prima volta in Umbria si è svolta una artroprotesi totale al ginocchio assistita da robot. Un intervento realizzato dall'èquipe medica guidata dal professor Pierluigi Antinolfi che ha impiegato una tecnologia robotica di ultima generazione, capace di garantire una precisione millimetrica, un posizionamento ottimale della protesi, una maggiore stabilità articolare e un recupero sorprendentemente rapido. Anche in questo frangente il paziente, un caso clinico complesso, ha avuto un decorso post-operatorio rapidissimo riuscendo a tornare a camminare già poche ore dopo l’intervento.
Antinolfi, tra i pionieri della chirurgia robotica, aveva sottolineato come l'intervento si inserisse all'interno di una "evoluzione naturale del nostro percorso di innovazione. La possibilità di offrire ai pazienti complessi interventi sempre più precisi, sicuri e con tempi di recupero immediati è il risultato di anni di esperienza e ricerca in tecniche mininvasive".