Nella serata di ieri, intorno alle ore 20.00, a Terni un incendio ha avvolto una casa disabitata situata in via Alberto Mario, nel quartiere di Città Giardino. L’allarme è stato lanciato da alcuni residenti che hanno notato del fumo fuoriuscire dall’edificio. Tempestivo l’arrivo dei vigili del fuoco di Terni che sono intervenuti prontamente sul posto, trovandosi di fronte a un’abitazione in preda alle fiamme.
La casa, in evidente stato di abbandono, era piena di mobili e suppellettili che sono stati completamente distrutti dall’incendio. Nonostante il rapido intervento, le fiamme hanno causato ingenti danni all’interno dell’edificio.
Le cause dell’incendio della casa a Terni e le indagini
Le indagini sono ancora in corso per l’incendio della casa a Città Giardino a Terni. I primi accertamenti indicano che l’abitazione veniva utilizzata come rifugio da alcune persone, presumibilmente immigrati clandestini. Queste persone, non ancora identificate, avrebbero accumulato vari oggetti all’interno della struttura. Proprio da essi sembrerebbe aver avuto inizio l’incendio.
Una volta domato le fiamme, i vigili del fuoco hanno informato le autorità competenti, le quali hanno avviato un’indagine per risalire all’identità di chi si fosse accampato nell’appartamento. L’episodio ha sollevato non poche preoccupazioni tra i residenti di Città Giardino, che ora chiedono maggiori misure di sicurezza e prevenzione per evitare il ripetersi di simili incidenti in futuro.
Due denunce per il vasto incendio a Spoleto dei giorni scorsi
Qualche giorno fa un vasto incendio ha colpito un’area collinare di circa 30-40 ettari nel comune di Spoleto, estendendosi dalla via Bazzanese (strada provinciale 459) fino alla località di Poreta. L’incendio boschivo, scoppiato nel pomeriggio del 18 luglio, sembra essere stato innescato da una trebbiatrice utilizzata per la raccolta di farro. I carabinieri forestali hanno denunciato due persone che stavano operando con il mezzo agricolo nella zona.
L’ipotesi principale è che delle scintille partite dalla trebbiatrice abbiano incendiato i campi incolti e gli oliveti, propagandosi poi rapidamente fino all’area boschiva. La macchina operatrice in questione è stata sequestrata per ulteriori accertamenti. L’incendio ha richiesto per ore l’intervento di numerosi uomini a terra, supportati da un canadair che ha ripetutamente prelevato acqua dal lago di Piediluco. Oltre a questo anche un elicottero Erickson che ha utilizzato un laghetto di irrigazione locale per offrire supporto nello spegnimento.
Le operazioni di spegnimento sono state lunghe e difficoltose, complici anche le altissime temperature registrate proprio in quei giorni. Ora che il rogo è stato sono partite le indagini approfondite che dovranno determinare con certezza le cause dell’incendio e perimetrare l’area colpita. I carabinieri forestali sottolineano l’importanza del ruolo dei cittadini nella prevenzione degli incendi, ricordando che l’incauto utilizzo di attrezzature agricole e la bruciatura di residui vegetali nei periodi di divieto possono facilmente provocare roghi, soprattutto in condizioni di siccità e vento.
Il reato di incendio boschivo colposo è punito con la reclusione da uno a cinque anni, con pene aggravate in caso di danni gravi o se l’incendio interessa aree protette. I responsabili saranno chiamati a risarcire i costi delle operazioni di spegnimento. Incluse le spese per i mezzi aerei della Protezione civile e le squadre a terra dei vigili del fuoco e dell’Agenzia forestale regionale.
Vigili del fuoco di Terni in prima linea per l’emergenza incendi in Basilicata
Nove vigili del fuoco del comando di Terni, insieme a tre mezzi operativi, sono stati inviati in Basilicata per fronteggiare la grave emergenza incendi che ha colpito la regione. Incendi che hanno causato la morte di due colleghi. Questo gesto di solidarietà e supporto è stato disposto dal Centro operativo nazionale nella tarda serata del 17 luglio. La squadra, specializzata in antincendio boschivo, è partita immediatamente con destinazione la provincia di Potenza. Giunti all’alba del 18 luglio, sono stati dirottati in una zona particolarmente impervia nel comune di Melfi. Qui, i vigili del fuoco di Terni hanno collaborato con le squadre locali per spegnere un vasto incendio di sterpaglie.
Concluso lo spegnimento, il personale di Terni è attualmente impegnato nelle operazioni di bonifica del sito per prevenire ulteriori rischi di riaccensione. Questo intervento rappresenta un esempio concreto di collaborazione e dedizione tra i vari comandi dei vigili del fuoco italiani, uniti nel combattere le emergenze e nel ricordare i colleghi caduti in servizio.