Un nuovo tassello si aggiunge alla mappa della rigenerazione urbana a Terni. Apre i battenti da questa mattina il playground del Villaggio Le Grazie, in via degli Oleandri: si tratta del sesto impianto nell’ambito del programma PNRR #giocarerigenera, promosso dal Comune con l’obiettivo di valorizzare i quartieri attraverso la realizzazione di aree sportive, inclusive e artisticamente qualificate.
“Il progetto è molto più di un intervento urbanistico. È un’opportunità per dare nuova vita ai nostri quartieri, offrendo ai cittadini spazi di aggregazione, gioco e sport”, spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Maggi, che ha seguito personalmente la pianificazione e l’attuazione del programma.
Il playground del Villaggio Le Grazie è composto da un campo da calcetto e due campi da basket, realizzati con materiali resistenti e attrezzature anti vandalismo. L’intervento ha riguardato anche la riqualificazione del percorso pedonale nella zona verde adiacente, dove sono state collocate nuove panchine e sono stati eseguiti interventi botanici per la messa in sicurezza e il rispetto ambientale.
“Tutti i lavori sono stati eseguiti nel rispetto del principio DNSH - Do No Significant Harm - previsto per i progetti finanziati con fondi PNRR. Le potature e i consolidamenti radicali sono stati effettuati con attenzione all’equilibrio ecologico”, sottolinea Maggi.
Particolare attenzione è stata riservata anche alla componente artistica. La pavimentazione è decorata con grafiche ispirate al mondo delle carte da gioco, coerentemente con il tema scelto per tutti e sette i playground: i giochi da tavolo. Un elemento che unisce design e funzione, con un linguaggio visivo riconoscibile e inclusivo.
Tra gli interventi più significativi di #giocarerigenera spicca il playground del Parco La Mola, nel quartiere di Campomicciolo, inaugurato recentemente come quinto dei sette impianti previsti. In questo contesto, il concetto di spazio urbano si eleva a laboratorio di inclusione e creatività.
L’area si compone di un’arena sportiva per calcetto e basket, affiancata dal Labirinto Magico, una piastra di gioco tridimensionale realizzata in anamorfosi, completamente priva di barriere architettoniche. Si tratta di uno spazio disegnato per essere totalmente accessibile, dove i bambini possono sperimentare liberamente il movimento, l’interazione e il gioco.
“Il Labirinto Magico rappresenta l’idea centrale di #giocarerigenera: un luogo aperto a tutti, in cui la fantasia si unisce al diritto alla fruizione dello spazio pubblico”, evidenzia ancora Giovanni Maggi. “Abbiamo scelto un approccio innovativo, che unisce la riqualificazione fisica a un forte impianto simbolico e culturale”.
Anche a Campomicciolo, come negli altri playground, le superfici di gioco sono state trattate con interventi di street art finalizzati a caratterizzare visivamente lo spazio e a promuoverne la tutela da parte della comunità.
“Uno spazio vissuto e riconosciuto come proprio è meno soggetto a degrado e vandalismi. L’obiettivo non è solo estetico, ma sociale”, spiega l’assessore. Il parco La Mola diventa così punto di riferimento per il quartiere, in grado di ospitare eventi, attività sportive e momenti di incontro intergenerazionale.
Il progetto #giocarerigenera, con un investimento complessivo di 2,2 milioni di euro, interessa circa 7.000 mq di superfici sportive e 4.000 mq di aree verdi. Ma più dei numeri, sono le trasformazioni sociali a rappresentare il cuore dell’iniziativa.
“Questo è un progetto che ridisegna le relazioni, non solo gli spazi”, evidenzia Maggi. “Nei primi cinque impianti già attivi abbiamo riscontrato una risposta eccezionale da parte di ragazze e ragazzi, ma anche delle famiglie, che hanno cominciato a vivere diversamente il quartiere”.
Il prossimo passo sarà l’apertura del settimo e ultimo playground al Villaggio Matteotti, previsto per i primi giorni di luglio, con un evento pubblico dedicato. Sarà una tappa simbolica: proprio Matteotti rappresenta uno dei luoghi più significativi della progettazione partecipata condotta dall’amministrazione comunale.
In conclusione, #giocarerigenera si conferma come un modello replicabile di rigenerazione urbana, capace di mettere al centro le persone, a partire dalle giovani generazioni, per ricostruire senso di appartenenza e coesione sociale nei quartieri più periferici della città.