Palazzo Spada cambia passo nella lotta agli incassi mancati: si prepara una nuova assegnazione triennale per intensificare l'azione contro chi si dimentica di versare quanto dovuto. Il fronte aperto è quello dell'Imu, con una macchina amministrativa che vuole arrivare prima del buco, non dopo.
Con l'attuale incarico ormai in scadenza, il municipio ha avviato le operazioni per individuare una nuova realtà specializzata nella caccia agli arretrati. L'affidamento, che durerà tre anni, prevede un compenso proporzionato agli importi effettivamente recuperati: si parla di un aggio fissato al 9%. Se il bando dovesse andare a vuoto, scatterà una nuova fase di approfondimento tecnico per ricalibrare le condizioni e trovare un'altra strada. Il servizio in corso terminerà il 27 agosto 2025, motivo per cui si accelera per garantire continuità e non lasciare spazi scoperti.
Il documento che mette in moto l'intera operazione porta la firma del dirigente Claudio Carbone e dell'assessora al bilancio Michela Bordoni. Una sorta di road map per non lasciare spazi vuoti nella catena della riscossione. “La capacità di verifica e di esazione delle proprie entrate, tributarie e patrimoniali, costituisce elemento decisivo per il conseguimento di stabili equilibri finanziari”, si legge nero su bianco. Le procedure di gara vere e proprie saranno definite nelle prossime settimane, ma intanto l'indirizzo politico e tecnico è stato tracciato.
I numeri spiegano bene perché il Comune abbia deciso di proseguire su questa linea. Dal 2020 a oggi, l’attività ha permesso di riportare in cassa quasi cinque milioni di euro. All’inizio il dato era fermo a poco più di un milione. Una progressione che ha convinto l'amministrazione a mantenere alta la pressione sugli inadempienti, seguendo anche gli indirizzi della magistratura contabile. Nella parte finale del 2024 si stimava un affidamento triennale dal valore potenziale di circa 1,9 milioni di euro, un'indicazione che dovrà trovare conferma con l'aggiudicazione vera e propria.
Il documento non si limita a elencare le cifre: mette in chiaro anche le responsabilità degli enti pubblici. “La Corte dei conti è intervenuta più volte sul tema del recupero dell’evasione tributaria, invitando le amministrazioni locali a monitorare costantemente l’andamento delle proprie entrate nel presupposto che il contrasto all’evasione risponde a criteri di giustizia fiscale e di equità sociale”. Una sollecitazione costante, che in alcuni casi ha assunto toni molto netti: il mancato intervento viene considerato una violazione dei principi costituzionali. La frase utilizzata nell'atto è inequivocabile: "il mancato avvio del recupero dell’evasione tributaria diviene un comportamento inaccettabile, antitetico rispetto ai parametri disegnati dalla Carta costituzionale".
A pesare nella scelta del nuovo soggetto incaricato non sarà soltanto il prezzo. Verrà analizzato il curriculum delle figure professionali messe in campo, il livello tecnologico degli strumenti utilizzati e la presenza capillare sul territorio. Tra gli aspetti considerati anche la solidità dell'organizzazione, la disponibilità di operatori qualificati e notificatori, la copertura territoriale su base provinciale o regionale e l'eventuale offerta di servizi complementari. A coordinare la procedura sarà Giulia Scosta, funzionaria dell’ufficio unico delle entrate con comprovata esperienza nella gestione delle procedure tributarie e qualificata anche come responsabile dell'intero procedimento.
Recentemente, il Comune di Terni ha affrontato la questione del Fondo Anticipazione di Liquidità (FAL), che ha portato a un 'disavanzo tecnico' nel bilancio 2024. Grazie a una nuova normativa, il ripiano del disavanzo è stato posticipato, consentendo al Comune di chiudere il risultato di amministrazione a zero. Tuttavia, rimangono accantonamenti significativi, tra cui 30,8 milioni di euro destinati al Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità.