30 Sep, 2025 - 21:15

Terni, il piano che può salvare le edicole

Terni, il piano che può salvare le edicole

Il settore delle edicole sta vivendo una fase difficile e a Terni si stanno studiando soluzioni per dare un nuovo futuro a queste microstrutture. L’amministrazione ha predisposto un provvedimento preliminare per trasformare i chioschi dedicati alla carta stampata in spazi multifunzionali. L’atto – avviato dalla giunta guidata da Stefano Bandecchi – è stato definito come "disposizioni finalizzate alla riconversione delle attività commerciali di punto vendita esclusivo della stampa quotidiana" e apre la consultazione con le associazioni di categoria.

Nuove attività per rilanciare le edicole di Terni

Secondo il documento, il municipio intende introdurre un ampio ventaglio di opzioni per i titolari delle rivendite di giornali. Le edicole potranno ospitare un’attività commerciale di vicinato in diversi settori merceologici, sia alimentari sia non alimentari, ad eccezione di tabacchi, prodotti con simboli politici o contenuti volgari, armi come mazze da baseball e merci assimilabili. Sarà anche possibile aprire bar o caffetterie, purché siano garantiti servizi igienici interni e accessibili e vengano rispettate le norme urbanistiche. Tra le altre funzioni ammesse figurano studi professionali, laboratori artigiani, postazioni informative per visitatori, postazioni comunali per pratiche digitali, punti di ritiro per consegne cittadine, micro aree per mostre e iniziative di mediazione culturale.

Divieti e limitazioni per la riconversione dei chioschi

L’apertura a nuove destinazioni d’uso non è priva di limiti. La delibera precisa che non si possono collocare in edicola attività rumorose o che producano fumi e odori molesti, né apparecchi da gioco o sale scommesse. Non è consentita la trasformazione in sedi associative salvo le iniziative di mediazione culturale, né la vendita esclusiva tramite distributori automatici senza presenza di personale. Chi decide di convertire il proprio chiosco dovrà inoltre presentare una richiesta al servizio Suape comunale e allegare una valutazione di impatto per dimostrare che l’attività non genererà emissioni oltre la normale tollerabilità. La delibera avverte che "Il cambio di destinazione d’uso ad attività diversa da quella di punto vendita esclusivo della stampa quotidiana e periodica comporta l’impossibilità di beneficiare o di continuare a beneficiare delle agevolazioni Taric ed eventualmente di quelle connesse alla Tosap".

La crisi dell’editoria e il futuro delle rivendite

La scelta del Comune nasce dalla consapevolezza che l’editoria tradizionale è in crisi. Nella delibera viene sottolineato che "oramai da tempo … il settore economico dell’editoria sta attraversando una profonda fase di crisi economica, soprattutto in conseguenza del consolidamento di forme di informazione alternative, rese disponibili on line, e ciò si ripercuote in modo sostanziale sulla relativa rete distributiva". La riduzione delle vendite di giornali ha portato a molte chiusure e all’abbandono di chioschi in città. Per questo l’amministrazione ritiene necessario "incentivare … le politiche volte al sostegno di tale segmento distributivo, individuando scelte che possano contemperare il sistema distributivo della stampa quotidiana e periodica con le esigenze degli operatori". L’obiettivo è preservare questi presidi urbani, che rappresentano anche un luogo di presidio sociale, garantendone la redditività tramite nuovi servizi e attività.

Consultazioni e variante al piano regolatore

Il piano annunciato non è immediatamente operativo. La giunta ha approvato un documento preliminare che avvia la fase di confronto con le associazioni di categoria. Dopo la consultazione sarà il consiglio comunale a decidere l’adozione definitiva. Inoltre, la delibera evidenzia che le trasformazioni urbanistiche "richiedono, … ai fini della conformità urbanistica, la preventiva predisposizione di una variante al Piano Regolatore Generale vigente, che al momento non prevede una disciplina esaustiva per le edicole". Ciò significa che sarà necessario adeguare il piano regolatore per consentire le nuove destinazioni d’uso.

Le mosse del Comune per salvare i chioschi di Terni

Il vice sindaco Riccardo Corridore e l’assessore al commercio Stefania Renzi hanno firmato l’atto che mette nero su bianco la volontà di salvare i chioschi di giornali attraverso la loro trasformazione. In attesa di un intervento del legislatore nazionale o regionale, l’amministrazione ternana ha deciso di muoversi per dare agli esercenti la possibilità di riconvertire le strutture e mantenerle in vita. Nel documento si prevede anche l’obbligo di presentare domande e progettiper ogni tipo di intervento edilizio o ampliamento, in modo da garantire il rispetto delle norme edilizie e urbanistiche.

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Francesca Secci
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