Tra grandi ospiti, intensi momenti di confronto e scambio ma soprattutto, tanto cinema che altrimenti sarebbe difficile vedere altrove, si è conclusa domenica scorsa la 20esima edizione del Terni Film Festival, con la direzione artistica di Moni Ovadia per la direzione generale di Arnaldo Casali. Sul palco della grande sala al primo piano del Cinema Politeama si è tenuta l’attesissima premiazione per tutte le categorie in concorso. Tra le molte note positive c’è sicuramente la freschezza del ventennale: quasi tutti i vincitori di quest’anno erano infatti al proprio debutto al Terni Film Festival, un chiaro segnale del continuo ricambio e della strenua ricerca nell’ambito della cinematografia e non solo. Ad animare la serata, il duo di Casa Abis, coppia ormai popolarissima sui social e già in passato ospite dell’Istess.
Trionfa il film su Gioachino da Fiore con quattro Angeli
A sbancare tutto è stato il film su Gioachino da Fiore, Il monaco che vinse l’Apocalisse di Jordan River che uscirà nelle sale il 5 dicembre. La giuria di esperti composta dal critico Alberto Di Giglio, dal regista Federico Russotto e dal produttore armeno Shahen Nazarenko gli ha assegnato ben quattro Angeli come Miglior Film, Miglior Scenografia, Miglior Fotografia e migliori effetti speciali. Un primato se si considera che era dal 2015 che un film italiano non primeggiava nella categoria principale, quando a vincere fu Biagio di Scimeca.
“Un’opera audace, attuale e necessaria” così l’ha definita Di Giglio, presidente della giuria. “Il cinema è visione e River è riuscito a tradurre in immagini la teologia e l’Apocalisse senza cadere nel fantasy”.
Due Angeli al documentario su Bernardette e due a quello Made in Terni
Due Angeli sono andati anche a Cercando Bernardette di Bruno Di Marcello e altrettanti a Note per un buon uso delle rovine, di Oreste Crisostomi e Alice Visconti. Il primo si presenta come un lavoro di ricerca sulla verità di Lourdes in cui vengono sfatati tutti i luoghi comuni.
I premi per la miglior produzione e miglior montaggio sono andati a un altro documentario, completamente Made in Terni. Si tratta, appunto, di Note per un buon uso delle rovine, dedicato alla tipografia-cineclub della famiglia Visconti. Un luogo che ha segnato profondamente la storia socioculturale della città.
Premio Signis alla pellicola polacca Jedna Duza, storia di riscatto e redenzione di un giovane alcolista. L’Angelo per il Film dell’Anno dedicato ai film usciti nelle sale) è andato a Il punto di rugiada di Marco Risi mentre il Gran Premio della Giuria se lo è guadagnato il corto Cocci di Agnese Fallongo con una straordinaria Milena Vukotic.
Tra gli altri premiati della 20esima edizione anche anche Francesca Scanu (miglior regia per il corto Cosa resta), Marco Marzocca (per il film Catene, realizzato dagli allievi della scuola Volonté), Rosario Terranova (per la sua incredibile interpretazione di Paolo Borsellino nel corto Paolo e i suoi angeli), Cristiana Dell’Anna (Francesca Cabrini), Miriam Previati (per il corto sul revenge porn Mi chiamavo Eva) e Fabio Bussotti: l’attore umbro, al cinema in questo periodo in Berlinguer. La grande ambizione di Andrea Segre che ha ricevuto il premio alla carriera Ubaldi Moschin.
Tutti i vincitori del Terni Film Festival 2024: i nomi della serata degli Angeli
Miglior Film
IL MONACO CHE VINSE L’APOCALISSE
di Jordan River (Italia)
Miglior documentario
THE TASTE OF HONEYdi Fabeha Monir e Mohammad Rakibul Hasan (Bangladesh)
Miglior cortometraggio
IN SPIRITOdi Nicolò Folin (Italia)
Premio Signis
JEDNA DUZA – One Souldi Lukasz Karwowski (Polonia)
Film dell’Anno
IL PUNTO DI RUGIADA
di Marco Risi (Italia)
Miglior serie televisiva
PER ELISA – IL CASO CLAPS
di Marco Pontecorvo (Italia)
Gran Premio della Giuria
COCCI
di Agnese Fallongo (Italia)
Miglior Regia
FRANCESCA SCANU
Cosa Resta
Miglior attore in un cortometraggio
ROSARIO TERRANOVA
Paolo e i suoi angeli
Migliore attore in un lungometraggio
MARCO MARZOCCA
Catene
Migliore attrice in un cortometraggio
MIRIAM PREVIATI
Mi chiamavo Eva
Migliore attrice in un lungometraggio
CRISTIANA DELL’ANNA
Francesca Cabrini
Migliore sceneggiatura
ALBERTO MAGGI e BRUNO DI MARCELLO Cercando Bernardette
Premio Fuoricampo
VITTORIA
di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman (Italia)
Migliore fotografia
IL MONACO CHE VINSE L’APOCALISSE
Gianni Mammolotti
Migliore scenografia
IL MONACO CHE VINSE L’APOCALISSE
Davide De Stefano
Miglior produzione
NOTE PER UN BUON USO DELLE ROVINE
di Alice Visconti e Oreste Crisostomi
Miglior opera in realtà virtuale
NYCTOPHOBIAdi Matteo Lusenti (Italia)
Premio della critica
PROVA D’AMORE
di Denis Nazzari (Italia)
Miglior corto di animazione
NICELY AWFULdi Tobias Schlage (Giappone)
Miglior colonna sonora
CERCANDO BERNARDETTE
Umberto Sorbo e Chiara Taigi
Miglior montaggio
NOTE PER UN BUON USO DELLE ROVINE
Michelangelo Visconti
Menzione speciale Signis
COSE INAUDITE – Things Unheard Of
di Ramazan Kilic (Turchia)
Premio Ubaldi Moschin
FABIO BUSSOTTI