Archiviata da poco la ventesima edizione, dal Terni Film Festival tracciano il bilancio della kermesse che ha animato ininterrottamente la città per nove giorni, da sabato 16 a domenica 24 novembre. Con la direzione artistica di Moni Ovadia e quella generale di Arnaldo Casali, nel 2024 sono state presentate 77 opere prodotte in 24 Paesi diversi e 4 continenti. 62 gli ospiti provenienti da 6 Paesi, 24 i premi assegnati e, nota estremamente positiva, 11mila gli spettatori che hanno partecipato ai numerosi eventi in calendario. Oltre 3mila le presenze dal vivo e quasi 8mila gli spettatori che hanno seguito le dirette in streaming su YouTube e Facebook. Esponenziali, infine, le interazioni sui vari social media con centinaia di stories e post.

Il bilancio del Terni Film Festival 2024 tra rinnovamento e partecipazione

La platea degli ospiti del ventennale si è completamente rinnovata. I nomi che hanno calcato il palco del Politeama durante il Festival erano al loro debutto ternano. Da G-Max a Marco Marzocca, passando per Andrea Roncato, Alberto Maggi, Pubble, Casa Abis, Cristiana Dell’Anna, Gildo Claps, Marco Risi, Gianmarco Saurino, Marco Pontecorvo, Rosa Diletta Rossi e Oreste Scalzone. Un segnale importante testimoniato anche dall’assegnazione dei premi, in cui soltanto uno dei premiati aveva già ricevuto un Angelo in passato.

Da rimarcare che la serata più partecipata è stata quella dedicata a un film interamente Made in Terni. Note per un buon uso delle rovine di Alice Visconti e Oreste Crisostomi, sulla storia della leggendaria tipografia-cineclub Visconti, che ha portato al Politeama 300 persone facendo registrare il sold out. L’evento più seguito in assoluto invece è stata la puntata numero 800 di “Adesso in onda” dedicata ai 25 anni di “Adesso” la rivista che accompagna da sempre il Festival, con quasi 800 spettatori in diretta.

La ventesima edizione ha messo in moto una serie di cambiamenti anche in seno all’organizzazione stessa. La giovane Veronica Manzini, raccogliendo l’eredità di Stefania Parisi, già direttrice dell’Istess, da quest’anno si è infatti occupata del cineforum per le scuole a cui hanno preso parte oltre 1500 studenti.

L’abbraccio tra Gildo Claps e il vescovo Soddu il momento più toccante

Un momento particolarmente significativo del Festival è stata la proiezione nella serata del 22 novembre, di Per Elisa. Il caso Claps di Marco Pontecorvo, che ha vinto l’Angelo per la Miglior Serie Televisiva. Presenti sul palco il regista e Gildo Claps, fratello di Elisa, insieme a Gianmarco Saurino che lo interpreta e Rosa Diletta Rossi che sullo schermo è sua moglie Irene.

La serie, che narra uno dei casi di cronaca nera più inquietanti di sempre in Italia, ha avuto un risvolto umano che va almeno ricordato. Gildo Claps e Saurino sono diventati ottimi amici proprio grazie a essa, tanto da frequentarsi abitualmente, fino a fare le vacanze insieme. Gildo e Gianmarco, il giorno successivo alla proiezione, hanno anche partecipato ad un incontro in una scuola superiore per parlare del caso di Elisa, uccisa nel 1993 all’interno di una chiesa dove è stato ritrovato il corpo solo diciassette anni dopo.

Presenti all’evento anche i rappresentanti dell’associazione Penelope, fondata dallo stesso Claps, e che si occupa di persone scomparse. L’associazione e Gildo Claps hanno ricevuto il premio Panchina Rossa, assegnato dall’associazione San Martino nell’ambito del focus sulla violenza di genere. La serata si è conclusa con un momento molto emozionante, quando Gildo e il vescovo di Terni Francesco Soddu, si sono abbracciati sul palco del Politeama.

Casali: “Nessuna autoreferenzialità del Terni Film Festival”

Possiamo dire con orgoglio che il festival non è una palude autoreferenziale, ma un oceano di acqua fresca – ha commentato così Arnaldo Casali, direttore dell’Istess -. In generale, abbiamo riscontrato un aumento del pubblico, soprattutto nei momenti più istituzionali, come l’inaugurazione e la cerimonia delle premiazioni, e persino alla serata finale nonostante sia saltato all’ultimo momento lo spettacolo previsto. Questo significa che sempre più persone si legano al Terni Film Festival e lo seguono a prescindere dagli appuntamenti in programma”. 

Immagine di copertina di Luca Mannaioli per gentile concessione di Istess Media.