05 Oct, 2025 - 12:45

Terni tra protesta e condanna: il fantoccio del sindaco a testa in giù scuote politica e associazioni

Terni tra protesta e condanna: il fantoccio del sindaco a testa in giù scuote politica e associazioni

Terni si risveglia con lo choc per un gesto che scuote la scena politica e civica della città. Nella notte di sabato, davanti alla sede del Comune, è stato lasciato un fantoccio con il volto del sindaco Stefano Bandecchi, appeso a testa in giù. Un macabro simbolo che ha immediatamente generato forti reazioni da parte dei principali partiti di opposizione e delle associazioni civiche che hanno partecipato alla manifestazione contro il primo cittadino.

Il gesto è stato immediatamente condannato come intimidazione grave e inaccettabile, portando al centro del dibattito il clima politico e civico della città, già segnato dalle polemiche sulle dichiarazioni del sindaco sui conflitti internazionali.

Le reazioni dei partiti di opposizione e l’appello al rispetto istituzionale

Raffaele Nevi, parlamentare di Forza Italia e portavoce nazionale, ha dichiarato: “Solidarietà piena, da parte mia e di Forza Italia, al Sindaco di Terni che è stato fatto oggetto di gravi minacce di morte, con un manichino appeso a testa in giù davanti al Comune nella notte. Come parlamentare di questo territorio, sono profondamente preoccupato per il clima che si sta generando in città. Il confronto politico può essere anche duro, ma non può trasformarsi in offese, gesti provocatori o simboli di odio. Terni ha bisogno di rispetto, equilibrio e senso delle istituzioni.

Dal centrodestra, Francesco Ferranti, vicepresidente della Provincia di Terni per Forza Italia, ha sottolineato la necessità di distinguere la protesta civile dagli atti intimidatori: “Prendo distanze anche da chi protesta con questi metodi violenti ed altrettanto scomposti, riconducibili sempre alle stesse forze politiche della sinistra antagonista e dell’anarchia. Nulla può migliorare con figuranti come questi, né con chi salta da un partito all’altro in cerca di visibilità”.

Il consigliere comunale Valdimiro Orsini, della lista Masselli Sindaco, ha espresso una posizione chiara sulle piazze e la civiltà del confronto: “Bene le manifestazioni di piazza che vogliono dare un messaggio di dissenso, di non condivisione e di condanna delle parole usate dal Sindaco Bandecchi sulla questione Israelo-Palestinese. Ora condanniamo senza se e senza ma il vile gesto intimidatorio nei confronti del Sindaco di Terni democraticamente eletto dai cittadini. Terni non è questo, Terni è una città accogliente, solidale e democratica.

Maria Grazia Proietti, consigliere regionale del PD, ha richiamato alla responsabilità collettiva: “La violenza verbale e gestuale va sempre condannata e condanno la brutta rappresentazione che hanno dato del Sindaco Bandecchi con una misera rappresentazione volgare. Ricordo però che questo clima in città va rasserenato, prendendosi ognuno le proprie responsabilità”.

Fratelli d’Italia: tra responsabilità della sinistra e ostruzionismo anti-Bandecchi

Fratelli d’Italia ha diffuso un comunicato dopo la protesta di piazza organizzata ieri dalla sinistra, chiarendo la propria linea di opposizione al Sindaco e Presidente della Provincia Bandecchi. A firmarlo sono i coordinamenti provinciale e comunale e i capigruppo in Comune e Provincia: Alberto Rini, Maurizio Cecconelli, Marco Bruni e Roberto Pastura.

Il partito definisce la situazione cittadina come “Distinti, ma non distanti”, sottolineando che le istituzioni non possono rimanere ostaggio di bulli e avventurieri. “Un’istituzione che non può e non deve rimanere ostaggio di bulli e avventurieri di ogni ordine e grado”, scrivono i firmatari.

Il comunicato evidenzia anche le responsabilità della sinistra e della CGIL: "scendono in piazza contro lo sfascio morale, istituzionale e sociale, ma in passato hanno contribuito a creare condizioni problematicheLo slogan ‘Meglio lo sfascio che il fascio’ rappresenta quanto lo spirito di fazione cieco e miope finisca per danneggiare l’intera comunità.

Fratelli d’Italia rivolge critiche anche al centrodestra, invitando a mantenere una posizione ferma e rispettare le regole. “Non è più tollerabile usare come clava le istituzioni piegandole alle proprie necessità”.

Il partito ribadisce l’intransigenza verso tutti, dentro e fuori la coalizione, pronto a utilizzare qualsiasi strumento necessario per bloccare il Sindaco e Presidente.

Il ruolo delle associazioni civiche di sinistra, che attribuiscono responsabilità al sindaco

Le associazioni della galassia civica di sinistra hanno espresso un giudizio altrettanto severo, anche contro Bandecchi. I Sentieri Partigiani hanno sottolineato il clima di tensione crescente: “Che i pozzi della città erano stati avvelenati lo si era capito da tempo. Ieri sera, mentre passeggiavano in centro, alcuni Soci ci hanno segnalato un fantoccio con la testa del Sindaco appeso a testa in giù. Quale sia la matrice del gesto è chiaro: il clima di odio che serpeggia in città, clima che il primo cittadino contribuisce ad alimentare rispondendo all’atto intimidatorio definendo i suoi avversari politici 'Assassini di m...'. Segnaliamo che non è questa la strada da percorrere”.

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Federico Zacaglioni
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