Proseguono senza sosta le attività di controllo e contrasto all’illegalità sul territorio provinciale messe in atto dalla Polizia di Stato di Terni, nell’ambito di un piano operativo coordinato dal Questore Luigi Mangino. Nella giornata di ieri, due cittadini stranieri risultati irregolari sul territorio nazionale sono stati allontanati dalla provincia e accompagnati in un Centro di Permanenza per i Rimpatri (CPR) in attesa della definitiva espulsione.
I due soggetti, di nazionalità peruviana e nigeriana, sono stati fermati in momenti e contesti differenti, ma accomunati da una medesima condizione: l’irregolarità della loro permanenza in Italia e la conseguente necessità, per le autorità, di procedere con misure coercitive di rimpatrio, come previsto dalla normativa vigente in materia di immigrazione.
Il primo intervento ha riguardato un uomo di origine peruviana, intercettato dalle Volanti della Questura mentre era alla guida di un’autovettura. Gli agenti, insospettiti, hanno deciso di procedere al controllo, accertando in breve tempo la totale assenza di documentazione di guida: il soggetto, infatti, non aveva mai conseguito la patente, né l’automobile risultava coperta da assicurazione RCA, configurando così due gravi infrazioni al Codice della Strada, oltre alla violazione delle norme sull’immigrazione.
Una volta condotto presso gli uffici della Divisione Immigrazione, è emerso che l’uomo si trovava in Italia senza titolo di soggiorno valido. A seguito della segnalazione da parte della Polizia Stradale, il Questore ha disposto il provvedimento di espulsione e l’accompagnamento coatto in un CPR, in attesa che venga espletata la procedura di rimpatrio forzato verso il paese d’origine.
Diverso, ma altrettanto rilevante, il caso che ha coinvolto un cittadino nigeriano, da poco uscito dal carcere di Terni dopo aver scontato una pena detentiva per reati non ancora precisati dalle autorità. La sua posizione è stata immediatamente attenzionata dagli uffici della Polizia di Stato, che, attraverso una verifica anagrafica e documentale, hanno accertato l’irregolarità del soggiorno anche in questo caso.
A fronte della condizione giuridica del soggetto, e in coerenza con le disposizioni di legge, è stata emessa un’ordinanza di espulsione con accompagnamento immediato presso una struttura di permanenza, dove l’uomo resterà sotto controllo fino al trasferimento nel paese di origine.
Il tema dell’immigrazione irregolare resta uno dei nodi più delicati per le autorità locali e nazionali. La presenza sul territorio di persone non in regola con i permessi di soggiorno rappresenta una criticità sia sotto il profilo della sicurezza che sotto quello del rispetto della legge. Secondo dati del Ministero dell’Interno, il numero di espulsioni eseguite con accompagnamento in CPR è cresciuto nel primo trimestre del 2025, anche grazie a una maggiore operatività delle strutture di permanenza temporanea distribuite sul territorio nazionale.
Nel caso specifico di Terni, le forze dell’ordine hanno messo in atto, negli ultimi mesi, una serie di controlli mirati non solo in centro città, ma anche nelle aree periferiche e presso stazioni ferroviarie, terminal di autobus e aree sensibili dal punto di vista sociale.
I Centri di Permanenza per i Rimpatri rappresentano lo strumento operativo attraverso cui lo Stato italiano cerca di dare attuazione concreta ai provvedimenti di espulsione. Una volta condotto in uno di questi centri, la cui ubicazione precisa, nel caso di Terni, non è stata comunicata per motivi d, il soggetto in attesa di rimpatrio viene trattenuto per un periodo massimo di 90 giorni, rinnovabile in casi straordinari, durante il quale si completano le pratiche burocratiche per il rimpatrio nel paese di provenienza.
I due soggetti espulsi nella giornata di ieri sono ora a disposizione delle autorità competenti, che procederanno al completamento delle formalità necessarie per il loro allontanamento definitivo dal territorio italiano.