29 Jul, 2025 - 08:00

Terni, DASPO per gli scontri di Ternana-Pescara: otto tifosi fuori dagli stadi

Terni, DASPO per gli scontri di Ternana-Pescara: otto tifosi fuori dagli stadi

Una stretta coordinata, mirata a colpire con decisione chi mette a rischio l’ordine pubblico: è la linea dura adottata dalla Questura di Terni, che negli ultimi giorni ha emesso una serie di provvedimenti amministrativi e repressivi contro soggetti coinvolti in episodi di violenza, microcriminalità e irregolarità sul territorio. L’operazione si è concentrata su diversi fronti, dallo stadio ai quartieri cittadini, dimostrando l’intento di tutelare con fermezza la sicurezza collettiva.

Ternana-Pescara, tifosi violenti identificati e sanzionati: otto DASPO dopo la finale di Serie C a Terni

Il primo e più rilevante intervento riguarda gli scontri avvenuti allo stadio “Libero Liberati” durante la finale di andata dei play-off di Serie C tra Ternana e Pescara. In quell’occasione, otto tifosi pescaresi si sono resi protagonisti di comportamenti violenti nei confronti delle forze dell’ordine e degli steward. Grazie a un’indagine accurata della DIGOS di Terni, condotta anche con il supporto della Questura di Pescara, e al sistema di videosorveglianza attivo nell’impianto, i responsabili sono stati identificati e denunciati.

Le immagini registrate dalle telecamere interne ed esterne allo stadio, collegate alla sala GOS, hanno permesso di documentare le azioni dei soggetti coinvolti. Nei loro confronti il Questore ha emesso otto provvedimenti di DASPO, che impediranno loro l’accesso alle manifestazioni sportive per un periodo stabilito. Un messaggio chiaro: la violenza, anche negli stadi, non resterà impunita.

Controlli mirati sul territorio: allontanamenti e richiami per reati e comportamenti sospetti

Parallelamente all’attività legata allo sport, la Divisione Anticrimine della Questura ha predisposto una serie di misure preventive rivolte a persone considerate potenzialmente pericolose. Su proposta dei Carabinieri, sono stati notificati due fogli di via con divieto di ritorno: uno a Fabro, dove un cittadino romeno è stato denunciato per furto aggravato; l’altro a Terni, dove un uomo italiano ha tentato una truffa ai danni di un esercente.

In tre casi, il Questore ha firmato degli avvisi orali: strumenti che fungono da primo richiamo formale a chi ha precedenti o condotte sospette. I destinatari sono un dominicano con segnalazioni per spaccio e guida sotto effetto di droga, già noto alle forze dell’ordine di Orvieto, e due albanesi residenti a Terni, segnalati rispettivamente dai Carabinieri e dall’Ufficio Immigrazione.

Un irregolare rintracciato in hotel: scatta l’espulsione. Segnalata anche una donna per uso di hashish

I controlli a tappeto hanno coinvolto anche le strutture ricettive della città. In una di queste, gli agenti delle Volanti hanno rintracciato un cittadino marocchino nei cui confronti, lo scorso 11 luglio, era stato emesso un avviso orale. L’uomo, resosi irreperibile, è stato localizzato grazie all’incrocio dei dati degli alloggiati. Con lui si trovava una donna italiana, trovata in possesso di alcuni grammi di hashish. Per lei è scattata la segnalazione al Prefetto di Terni.

Constatata l’irregolarità del soggiorno sul territorio nazionale, la Squadra Espulsioni ha eseguito il provvedimento di espulsione nei confronti del cittadino straniero, accompagnato dall’ordine di allontanamento immediato dal territorio italiano.

Un territorio sotto osservazione: il messaggio della Questura è chiaro

Nel quadro di questa strategia di controllo capillare, si inserisce anche un’ulteriore operazione coordinata tra Questura e Arma dei Carabinieri, che ha portato all’emissione di sette nuove misure di prevenzione. Le azioni, condotte tra il capoluogo e altri comuni della provincia, hanno coinvolto soggetti italiani e stranieri noti per comportamenti pericolosi o per precedenti legati a reati contro il patrimonio e la quiete pubblica. Tra i destinatari figurano cittadini nordafricani, peruviani e italiani di seconda generazione, raggiunti da avvisi orali e divieti di ritorno. 

Attraverso strumenti preventivi e repressivi, le forze dell’ordine mirano a tenere sotto controllo non solo i momenti potenzialmente critici, come le partite di calcio, ma anche il tessuto urbano e periferico dove piccoli reati e presenze irregolari possono rappresentare minacce latenti.

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Giorgia Sdei
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