20 Mar, 2025 - 12:45

Terni: costituito il Comitato elettorale per i cinque Referendum 2025 su lavoro e cittadinanza

Terni: costituito il Comitato elettorale per i cinque Referendum 2025 su lavoro e cittadinanza

Nella storica sede della Camera del Lavoro di Terni, si è recentemente costituito il Comitato Elettorale provinciale, un’iniziativa promossa dalla Cgil e dalle associazioni de La Via Maestra in vista dei cinque Referendum abrogativi del 2025. L’obiettivo della campagna è sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere adesioni per un voto che toccherà temi centrali legati al mondo del lavoro e alla cittadinanza. Le votazioni si terranno nelle giornate dell’8 e 9 giugno 2025 e, come annunciato, nei prossimi giorni verranno costituiti anche i Comitati Elettorali nei trentatré comuni della provincia.

I cinque quesiti referendari: riforma del lavoro e della cittadinanza

I cinque quesiti proposti mirano a intervenire su temi di primaria importanza per la società italiana, con l’intento di apportare modifiche sostanziali alle normative esistenti e rispondere alle esigenze di milioni di cittadini e lavoratori. Le principali richieste riguardano la tutela dei diritti dei lavoratori e la promozione dell’integrazione sociale, con particolare attenzione al rispetto dei diritti umani e civili per tutte le categorie.

I temi sui quali i cittadini italiani saranno chiamati a esprimersi riguardano importanti aspetti legati al mondo del lavoro e della cittadinanza, tra cui:

  1. Stop ai licenziamenti illegittimi: una misura volta a garantire la protezione dei lavoratori contro pratiche aziendali scorrette, stabilendo norme più rigide contro i licenziamenti ingiustificati e proteggendo chi rischia di essere penalizzato da decisioni aziendali arbitrarie.
  2. Più tutele per le lavoratrici e i lavoratori delle piccole imprese: la proposta mira a rafforzare le garanzie per i lavoratori delle piccole realtà imprenditoriali, spesso più vulnerabili rispetto ai grandi gruppi, introducendo politiche che tutelino la loro stabilità e i loro diritti.
  3. Riduzione del lavoro precario: uno dei nodi centrali dei quesiti riguarda il lavoro precario, in continua espansione in Italia, e la proposta di introdurre misure che ne limitino la diffusione, favorendo contratti stabili e garanzie adeguate per i lavoratori.
  4. Più sicurezza sul lavoro: un altro tema fondamentale riguarda la sicurezza nelle aziende e nei luoghi di lavoro, con la richiesta di misure più efficaci per prevenire gli incidenti e garantire ambienti di lavoro sicuri per tutti.
  5. Più integrazione con la cittadinanza italiana: infine, il quinto quesito riguarda la modifica delle norme relative alla cittadinanza, con l’intento di favorire un’integrazione più rapida e inclusiva per coloro che risiedono in Italia da tempo.

Riforma della cittadinanza: un focus sul quinto quesito referendario

Tra i temi proposti, uno in particolare ha suscitato un forte interesse: il referendum relativo alla modifica delle normative sulla cittadinanza. Questo quesito si propone di ridurre il periodo di residenza legale necessario per poter richiedere la cittadinanza italiana, passando dagli attuali 10 anni a soli 5 anni. Inoltre, la proposta estende automaticamente il diritto di cittadinanza ai figli minorenni dei richiedenti.

Una riforma di questo tipo ha l’obiettivo di semplificare il processo di integrazione per coloro che, pur risiedendo da lungo tempo in Italia, non hanno ancora acquisito la cittadinanza. La proposta intende riconoscere il contributo che i residenti stranieri apportano alla crescita sociale ed economica del Paese, promuovendo un processo di inclusione che valorizza le diversità culturali e arricchisce la società italiana.

La partecipazione elettorale e l'importanza del voto

Le votazioni, che si terranno l'8 e 9 giugno 2025, si inseriscono in un contesto più ampio, in concomitanza con il secondo turno delle elezioni comunali, il che rappresenta una preziosa opportunità per stimolare la partecipazione elettorale. La scelta di accorpare i referendum con le elezioni comunali, approvata dal Consiglio dei Ministri il 13 marzo 2025, è volta a garantire una maggiore affluenza alle urne, facilitando l'esercizio del diritto di voto per i cittadini.

Inoltre, per favorire la partecipazione anche dei cittadini che non risiedono nel proprio comune di origine, è stata introdotta una nuova misura che permetterà a studenti e lavoratori fuori sede di votare in una sezione diversa, a condizione di presentare apposita domanda entro il 5 maggio 2025.

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Francesco Mastrodicasa
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