Si terrà venerdì 9 maggio 2025, alle ore 17.00, presso la scuola privata Accademia Rousseau di Piazza San Francesco a Terni, il convegno informativo sull’endometriosi promosso dall’associazione La voce di una è la voce di tutte® ODV. Un appuntamento pensato per informare, sensibilizzare e soprattutto rompere quel muro di silenzio e disinformazione che ancora oggi avvolge una malattia cronica e spesso invalidante, che in Italia colpisce circa tre milioni di donne.
Sul palco si alterneranno figure istituzionali e professionisti sanitari: Agnese Passoni, consigliera comunale, aprirà i lavori, seguita dagli interventi della nutrizionista dott.ssa Greta Astorri Valentini, dell’ostetrica dott.ssa Jessica Li Gobbi e delle tutor dell’associazione, Valeria Delia e Jessica Falcioni. In collegamento remoto ci saranno invece la ginecologa e chirurgo dott.ssa Anastasia Ussia, la psicologa dott.ssa Shana Baratto e anche Vania Mento, presidente dell’associazione La voce di una è la voce di tutte® ODV.
L’obiettivo dell’incontro è chiaro: dare visibilità a una patologia che compromette non solo la salute ginecologica, ma la vita della persona a 360 gradi. Come sottolinea una delle tutor dell'associazione, Jessica Falcioni, “organizzare questi convegni informativi per noi è diventato una missione. Speriamo che in Umbria, in particolare a Terni, si inizi a smuovere qualcosa su questa patologia. Qualcosa si è già fatto, come con l’apertura del Punto Giallo, ma c’è ancora molto da fare. Invitiamo professionisti di diverse discipline – ginecologi, ostetriche, nutrizionisti, psicologi – perché l’endometriosi va raccontata a tutto tondo. Noi ragazze e donne siamo spesso costrette a spostarci fuori regione per ricevere una diagnosi, ed è ora che qualcosa cambi. Il nostro impegno è anche rivolto a proteggere le bambine e le adolescenti di oggi, affinché non vivano i danni che abbiamo subito noi a causa di diagnosi tardive”.
Accanto ai racconti delle pazienti, non mancheranno spunti pratici. La dottoressa Greta Astorri Valentini parlerà del ruolo della nutrizione: “In un contesto in cui il dolore, l’infiammazione e l’impatto sulla qualità della vita sono spesso devastanti, la nutrizione clinica emerge come uno strumento efficace, sicuro e sostenibile", afferma. E aggiunge: "L’alimentazione può modulare l’infiammazione sistemica, uno dei cardini fisiopatologici dell’endometriosi. Pesce azzurro, frutti rossi, verdura a foglia verde e spezie antinfiammatorie possono avere benefici sul dolore pelvico e mestruale. Non esiste una dieta valida per tutte: l’approccio deve essere personalizzato, graduale e seguito da professionisti qualificati”.
La dott.ssa Jessica Li Gobbi, ostetrica, porta la sua esperienza diretta: “Vivo quotidianamente la realtà di ragazze che arrivano in ambulatorio dopo anni di dolore mestruale, sessuale, intestinale e urinario normalizzato. Creare parentesi di sensibilizzazione è fondamentale perché l’endometriosi è invisibilizzata, e chi ne soffre si sente sola”. Valeria Delia, tutor dell’associazione, aggiunge: “Per me il volontariato significa trasformare il dolore in forza e la solitudine in alleanza. È un atto d’amore verso chi lotta ogni giorno, ma anche verso sé stessi”.
Il convegno si concluderà con l’inaugurazione dell’Endopank® in Piazza Dalmazia, una panchina gialla simbolo di sensibilizzazione. Un segno tangibile per ricordare che dietro ogni storia di dolore c’è bisogno di ascolto, comprensione e cure adeguate.
L’iniziativa si inserisce in un percorso già avviato sul territorio: a Terni è nato di recente il Punto Giallo presso la Farmacia Dott. Amleto Bianchi, uno spazio gratuito dove le donne possono trovare ascolto e supporto. “Il ‘Punto Giallo’ è un passo fondamentale per accendere i riflettori su una malattia troppo spesso invisibile”, ha spiegato Falcioni, sottolineando la necessità di creare una rete multidisciplinare anche in Umbria.
L’endometriosi è una malattia ginecologica cronica caratterizzata dalla presenza anomala di tessuto simil endometriale al di fuori dell’utero, che può causare infiammazione cronica, dolore severo e infertilità. Nonostante colpisca fino al 15% delle donne in età fertile, resta ancora largamente sottovalutata: spesso la diagnosi arriva tardi, aggravando le conseguenze fisiche e psicologiche.
Il sogno condiviso dai promotori è quello di vedere nascere un centro specializzato multidisciplinare in Umbria. “L’Umbria ne ha tanto bisogno”, sottolineano Valeria Delia e Jessica Falcioni, che ribadiscono l’importanza di costruire una rete solida e qualificata.