L’adolescenza è un equilibrio precario tra sogni e paure, un momento della vita in cui ogni passo è incerto e ogni emozione una vera e propria montagna russa. È l’età delle prime grandi domande sull’identità, sul futuro, sulle relazioni. È il tempo degli amori travolgenti, delle ribellioni silenziose e delle scelte che sembrano definitive ma che, in realtà, sono solo l’inizio di un lungo viaggio. Gli adolescenti camminano su una corda tesa, come funamboli, in bilico tra ciò che erano da bambini e ciò che diventeranno da adulti. È proprio per cercare di affrontare al meglio queste sfide che il 5 ottobre il Palazzo Gazzoli di Terni ospiterà il convegno sull’adolescenza da titolo: Adolescenti i funamboli della vita. I servizi del territorio come rete di protezione. Un momento di riflessione e confronto sul mondo dei giovani, organizzato dal Progetto Giovani 2.0, con il Comune di Terni, la USL Umbria 2 e l’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni.
Terni, convegno sull’adolescenza: un confronto su emozioni e crescita
L’adolescenza è un periodo di profonde trasformazioni. Le emozioni si accendono e si spengono con rapidità, le certezze si dissolvono lasciando spazio a nuove domande, mentre l’identità si plasma giorno dopo giorno. È l’età dei sentimenti intensi e spesso irrazionali, come ha sottolineato l’assessore al Welfare di Terni Viviana Altamura: “L’adolescenza è l’età delle tempeste emotive, degli innamoramenti irrazionali, degli odi ciechi, l’età del cambiamento, della ridefinizione dei confini”.
Un momento fragile in cui i giovani si confrontano con se stessi e con il mondo, spesso sperimentando forme di disagio psicoaffettivo e comportamentale. Disagio che, se non riconosciuto e affrontato in tempo, “rischia di protrarsi e di cronicizzarsi nell’età adulta. Strutturandosi in patologie soprattutto in ambito della salute mentale e della dipendenza. Con ricadute importanti in termini di salute pubblica e anche di spesa sanitaria“.
Il convegno si propone di esplorare queste tematiche offrendo uno spazio di riflessione su come sostenere i giovani in questa fase così delicata. Grazie all’intervento di esperti del settore, verranno analizzati i principali fattori di rischio e i segnali di disagio che non devono essere sottovalutati. L’obiettivo è prevenire e intervenire, evitando che i problemi dell’adolescenza si trasformino in patologie croniche nell’età adulta.
La rete territoriale al centro del dibattito
Uno dei momenti clou dell’evento sarà la riflessione sul ruolo dei servizi territoriali. Un tema centrale per Valeria Morbiducci, responsabile del Progetto Giovani 2.0 e principale promotrice dell’iniziativa. La rete di protezione offerta da questi servizi, che coinvolgono medici, psicologi e assistenti sociali, si rivela essenziale per accompagnare gli adolescenti in questo delicato cammino. “La prevenzione e la promozione di stili di vita sani“, spiega Altamura, “la presa in carico multidisciplinare svolta dai servizi specialistici pubblici, gratuiti e ad accesso diretto, associato ad attivazione di interventi di rete socio-sanitaria territoriali sono fondamentali per fronteggiare questa epidemia silenziosa”.
A Terni il convegno sull’adolescenza sarà quindi un’occasione per presentare le esperienze innovative già in atto nella Usl Umbria 2. Puntando a rafforzare il lavoro di rete tra servizi pubblici e privato sociale. Il confronto tra diverse realtà e approcci consentirà di individuare nuove strategie per migliorare il sostegno ai giovani e alle loro famiglie. Creando una comunità più attenta e consapevole delle esigenze dei ragazzi.
Verso un futuro più sereno per le nuove generazioni
L’evento è patrocinato dall’Ordine provinciale dei Medici di Terni, dall’Ordine degli Psicologi dell’Umbria e dall’Associazione Italiana Donne Medico. Questa ampia collaborazione dimostra quanto sia sentito il tema dell’adolescenza a livello istituzionale e quanto sia necessario un approccio integrato per garantire un futuro più sereno e stabile alle giovani generazioni. Il convegno infatti si rivolge non solo agli operatori sanitari e agli psicologi, ma anche a insegnanti, dirigenti scolastici e, soprattutto, alle famiglie.
“Le famiglie e la cittadinanza – conclude l’assessore Altamura – sono invitate a partecipare per condividere riflessioni e approfondimenti su un tema di cruciale importanza per il benessere delle nuove generazioni che rappresentano il futuro della società“.