A pochi giorni dalle elezioni regionali in Umbria, previste per domenica 17 e lunedì 18 novembre, il dibattito politico entra nel vivo, polarizzandosi su temi ambientali e socio-sanitari che scuotono l’opinione pubblica. A catalizzare l’attenzione è il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che mercoledì 13 novembre si recherà a Terni per ribadire la ferma opposizione del M5S alla costruzione del terzo inceneritore in città. La visita di Conte è attesa con particolare interesse, poiché i temi legati alla gestione dei rifiuti e all’impatto ambientale degli inceneritori continuano a dividere cittadini e forze politiche.

Il “no” di Conte: “Un inceneritore a Terni è un atto folle”

Giuseppe Conte si presenterà a Terni con un obiettivo chiaro: ribadire la contrarietà del Movimento 5 Stelle alla costruzione di un terzo inceneritore a Terni, considerato dal partito un progetto superato e dannoso. “La destra ha dichiarato di voler costruire il terzo inceneritore a Terni, un atto semplicemente folle. Il Movimento 5 Stelle non lo permetterà, né a Terni né nel resto dell’Umbria”, ha dichiarato il Movimento 5 stelle in una nota ufficiale. L’ex premier è atteso a un presidio organizzato nella città umbra, dove alle 14:30 di mercoledì 13 incontrerà i cittadini e gli attivisti locali per discutere le alternative che il Movimento propone in tema di gestione dei rifiuti.

Il M5S sostiene che la stagione degli inceneritori sia una soluzione obsoleta, in netto contrasto con le esigenze attuali di tutela ambientale e salute pubblica. La proposta del Movimento è quella di implementare una strategia basata su una raccolta differenziata avanzata e sul recupero di materia, per ridurre al minimo l’impatto ambientale e azzerare la necessità di nuove discariche. “La stagione dell’incenerimento deve essere superata in favore di una gestione efficiente, incentrata sul massimo recupero di materia”, spiega una nota del M5S Umbria. La posizione del Movimento ha trovato eco tra i cittadini di Terni, dove da anni il tema dell’inquinamento atmosferico e dell’impatto ambientale degli impianti industriali suscita preoccupazioni diffuse.

Ecco chi sono i candidati alle prossime elezioni regionali in Umbria

La battaglia elettorale in Umbria vede in campo vari candidati, ma sono soprattutto i nomi di Donatella Tesei e Stefania Proietti a emergere come i principali contendenti per la presidenza regionale. Donatella Tesei, attuale presidente della Regione e rappresentante del centrodestra, si candida per un secondo mandato. Tesei, sostenuta dalla Lega, è stata eletta nel 2019 e ha fatto della continuità amministrativa il suo cavallo di battaglia in questa campagna elettorale. Matteo Salvini, leader della Lega, ha espresso il proprio appoggio alla presidente uscente dichiarando: “In Umbria conto che ci sia la scelta di andare avanti e di non ritornare indietro di trent’anni”.

A sfidare Tesei per il centrosinistra è Stefania Proietti, sindaca di Assisi, che ha raccolto il sostegno del Partito Democratico, di Alleanza Verdi-Sinistra e del Movimento 5 Stelle. Proietti è una figura civica, conosciuta per il suo impegno sul fronte ambientale e per la sua attenzione ai temi del welfare e della sostenibilità. La sua candidatura è appoggiata da una coalizione plurale che include diverse liste civiche e politiche, che Proietti descrive come “le migliori energie” per rilanciare l’Umbria. Commentando le elezioni liguri, Proietti ha affermato che “l’unica similitudine” è l’esperienza da sindaco, che anche lei condivide con il vincitore Marco Bucci.

Accanto a Tesei e Proietti, a concorrere per la presidenza regionale ci sono altri candidati con posizioni differenti: Martina Leonardi, sostenuta da Insieme per l’Umbria Resistente; Marco Rizzo, espressione di Democrazia Sovrana Popolare; Moreno Pasquinelli, rappresentante del Fronte del Dissenso; Fabrizio Pignalberi di Più Italia Sovrana e Quinto Polo per l’Italia; Elia Francesco Fiorini per Alternativa per l’Umbria; Giuseppe Paolone di Forza del Popolo; e Giuseppe Tritto di Umani Insieme Liberi.