Il 18 marzo si terrà a Terni un nuovo Consiglio Comunale e, tra le proposte all’ordine del giorno, spiccano due interrogazioni dell’opposizione. Il PD, Innovare per Terni e il Movimento 5 Stelle, porteranno in aula due temi di fondamentale importanza per la città: da un lato la riqualificazione di una delle piazze principali, Piazza dell’Olmo, dall’altro la regolamentazione per la salvaguardia dei sentieri delle zone del comune di Terni.

Entrambe le proposte saranno esaminate dall’assemblea in sede di consiglio, con la speranza che si prendano al più presto provvedimenti per la risoluzione di entrambi i problemi. Le due interrogazioni, infatti, servono a puntare i riflettori sulla situazione di degrado in cui versano alcune zone del centro di Terni e a focalizzare l’attenzione sull’attrattività della città e delle zone limitrofe, in particolar modo le aree verdi e sentieristiche.

La situazione di Piazza dell’Olmo a Terni approda in Consiglio Comunale

Ad attirare l’attenzione del Consiglio comunale di Terni è l’interrogazione del capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Claudio Fiorelli, riguardante la riqualificazione di Piazza dell’Olmo, fulcro del centro cittadino. Questa iniziativa, proposta già nel dicembre 2023, sarà oggetto di discussione durante l’assemblea del 18 marzo. L’atto presentato da Fiorelli affronta diverse questioni rilevanti, mantenendo un’importanza più che mai attuale.

Fiorelli ha descritto un quadro preoccupante, attribuendo la responsabilità alla mancanza di interventi decisivi dell’amministrazione precedente, guidata da Latini, dopo il crollo di una tensostruttura a seguito di una tromba d’aria nel 2022. Questo evento ha lasciato la piazza in uno stato di degrado, trasformandola in un parcheggio abusivo di giorno, con buche disseminate, aree erbacee e strutture deturpate. Il capogruppo ha anche evidenziato il mancato allestimento delle luci natalizie, risolto temporaneamente dai commercianti locali.

L’entrata in vigore del nuovo regolamento della Zona a Traffico Limitato, prevista per il 15 marzo, potrebbe portare benefici alla riqualificazione della piazza. Il Consiglio comunale di Terni, nella prossima settimana, esaminerà attentamente l’atto presentato da Fiorelli, offrendo così due opportunità cruciali per guardare al futuro con speranza e fiducia.

PD, Filipponi: “Necessario regolamento di gestione per i percorsi sentieristici del comune”

La seconda interrogazione di cui si discuterà in Consiglio Comunale a Terni il 18 marzo, sarà invece una proposta di regolamento comunale mirata alla protezione della rete sentieristica nel territorio di Terni avanzata da consiglieri di diversi schieramenti politici. Francesco Filipponi, capogruppo del Partito Democratico, ha presentato formalmente l’atto per conto dei consiglieri Proietti e Spinelli, coinvolgendo anche rappresentanti del Movimento Cinque Stelle e del gruppo Innovare per Terni, nelle figure rispettivamente di Fiorelli e Kenny.

L’interrogazione riguarda il possibile passaggio dei mezzi a motore sui sentieri, ma nell’atto si chiede anche di discutere della questione con la Regione Umbria, l’Anci Umbria e le associazioni che fruiscono dei paesaggi naturali, per valutare la possibilità di cambiare l’emendamento. Inoltre, Filipponi sottolinea la necessità di stilare un regolamento per gestire i sentieri escursionistici comunali, seguendo l’esempio di Narni. Infine, chiede che vengano destinate risorse specifiche per la segnaletica e la cartellonistica.

La proposta sarebbe stata stimolata dall’approvazione, da parte dell’assemblea legislativa umbra, di un emendamento al disegno di legge sul bilancio regionale votato il 20 dicembre 2023. Questo emendamento permette la libera circolazione di veicoli a motore sui sentieri escursionistici umbri. Ma anche su mulattiere, viali parafuoco e piste di esbosco e servizio nei boschi e pascoli. Il transito sarebbe soggetto a divieti specifici solo se segnalati da cartelli, il cui costo è di 75 euro ciascuno.

Filipponi afferma che “l’installazione di questa segnaletica comporterebbe un notevole costo per le casse pubbliche“, considerando che solo in Umbria ci sono 444 sentieri, per un totale di oltre 3600 chilometri, di cui una parte rientra nel territorio di Terni. “Il rischio è di danneggiare seriamente e impoverire il nostro ricco patrimonio naturalistico, storico e ambientale, che costituisce un importante valore aggiunto per il turismo regionale“, conclude il capogruppo PD.