Il consiglio comunale di Terni è chiamato a decidere, nella seduta di domani venerdì 28 giugno, se approvare o meno, in via definitiva, la nuova proposta di regolamento su “Tutela e difesa degli animali per favorire il migliore rapporto uomo – animale – ambiente”. La proposta è stata, infatti, già votata ieri in commissione competente a Palazzo Spada.
Il regolamento ha lo scopo di promuovere il benessere e la tutela degli animali, favorendo e diffondendo i principi di corretta convivenza con la specie umana. Dei punti chiave del regolamento, e delle principali modifiche rispetto al precedente testo, ne parla in esclusiva a Tag 24 Umbria, la consigliera comunale di Alternativa Popolare Maria Elena Gambini.
Terni, nuovo regolamento per la tutela degli animali
Consigliera Gambini, cosa prevede il nuovo regolamento sulla tutela degli animali?
Il nuovo regolamento va a sostituire, innanzitutto, un vecchio testo del 2013. Ai tempi, la norma era anche piuttosto all’avanguardia, perchè estendeva l’attenzione a tutto il contesto animale, e non riguardava solo cani e gatti. Nel 2015, però, è entrata in vigore la legge regionale, quindi l’amministrazione comunale è stata chiamata a intervenire per adeguare alcuni aspetti.
In primo luogo, la possibilità di consentire le adozioni fuori regione. Tante volte, negli anni, le diverse consigliature hanno provato invano a modificare questo aspetto. A nostro favore ha giocato la nascita del ‘SIVA – Sistema informativo Veterinaria e Alimenti’ il 1° gennaio di quest’anno.
Le associazioni di volontariato animalista hanno, infatti, paura di non riuscire a seguire correttamente gli animali quando vanno fuori regione. La presenza ora di una banca dati nazionale di ricognizione del microchip consente, invece, un controllo capillare del movimento dei cani sul territorio nazionale.
Consulta permanente di dialogo e confronto
Un’altra modifica importante del nuovo regolamento interessa la consulta del benessere animale, composta dai rappresentanti dell‘amministrazione comunale e delle associazioni animaliste, insieme ai medici veterinari. Prima l’organo si limitava a esprimere un parere consultivo per mandare gli animali fuori dall’Umbria in casi d’eccezione.
Di solito, il parere era negativo e causava la prigionia di molti cani e gatti nelle strutture comunali per lunghi periodi di tempo. Adesso, con la SIVA, questa funzione non ha più senso di esistere. Pertanto, vogliamo che la consulta resti in vigore come tavolo permanente di dialogo e confronto, che si riunisca due volte all’anno.
Tutela degli animali e snellimento burocratico
Ulteriore passo in avanti del nuovo regolamento comunale è l’opportunità di affidare direttamente i cani ritrovati vaganti o abbandonati che non sono microchippati. Prima l’iter imponeva di chiamare la polizia municipale affinché recuperasse l’animale e lo portasse alla usl veterinaria per la profilassi medica. Solo dopo 60 giorni l’animale faceva ingresso nel canile comunale e da lì veniva attivata la procedura per l’adozione vera e propria.
Questo naturalmente ostacolava la creazione di empatia tra uomo e animale. Faceva sì che le persone cambiassero idea sull’adozione o che, al contempo, il cucciolo crescesse e divenisse più complicato l’imprinting educativo. Ora, per fortuna, chi trova un cane senza padrone può tenerselo da subito grazie a una procedura di pre-affido e nel mentre si perfeziona la scheda di adozione.
Altresì innovativo è quanto attiene ai cani abbandonati con microchip oppure confiscati per sequestri o maltrattamenti. Prima bisognava a lungo sollecitare il proprietario affinché venisse a riprendere l’animale, che tuttavia non veniva quasi mai ritirato. Adesso, invece, decorsi 60 giorni per i cani abbandonati e dopo 6 mesi per quelli confiscati, il Comune di Terni ne diventa automaticamente il proprietario e, di conseguenza, può procedere con l’adozione.
Gambini (AP): “Il canile più bello è quello vuoto!”
Da ultimo, abbiamo abrogato la possibilità di adottare cani a distanza. Prima, infatti, i cittadini potevano scegliere di mantenere un cane in canile, provvedendo al suo sostentamento e andando a fargli visita di tanto in tanto. Noi riteniamo che il canile più bello sia quello vuoto. E preferiamo, dunque, semplificare la burocrazia per agevolare le procedure di adozioni.