Un passo avanti è stato fatto: per completare la trasversale Terni-Orte-Civitavecchia della “SS 675 Umbro Laziale” c’è finalmente la scelta del tracciato. 12 km, con partenza dalla casa cantoniera di Monte Romano e arrivo tra Civitavecchia e Tarquinia, che finalmente daranno uno sbocco adiretto ll’Umbria verso il Tirreno. Anas, dopo una lunghissima fase di dibattito pubblico tra quattro percorsi alternativi (viola, verde, blu e magenta, dal colore dei tracciati su carta, ndr), ha scelto l’ipotesi progettuale che prevede l’adeguamento in sede dell’attuale Statale 1bis.
Per Terni si tratta di un’opera attesa da decenni, con l’interesse primario per le imprese del territorio di raggiungere l’hub portuale commerciale di Civitavecchia. Arvedi-AST, ad esempio, controlla una propria banchina al Terminal Multipurpose. Si tratta di un’infrastruttura strategica per il ricevimento del rottame ferroso (materia prima per la realizzazione degli acciai speciali) e per la spedizione dei prodotti realizzati a Viale Brin. Proprio per migliorare la logistica, dal 2020 AST ha sperimentato con l’Authority portuale l’intermodalità treno-nave da Civitavecchia per due spedizioni eccezionali.
Accanto agli interessi economici, ci sono quelli di collegamento turistico e commerciale con un territorio tradizionalmente affine. Il litorale tirrenico, da Civitavecchia fino all’Argentario toscano, è tradizionalmente il mare degli abitanti dell’Umbria Sud. Che con questa opera potranno raggiungere le spiagge in meno di un’ora.
Terni-Civitavecchia: scelto il percorso, ora serviranno almeno 5 anni di lavori
Fin qui le ottime notizie. La pre-condizione della scelta del tracciato da 12 km che chiuderà finalmente il cerchio è stata effettuata. Ma ci sarà da aspettare ancora almeno per 5 anni per vedere l’opera completata. È la stessa Anas a metterlo nero su bianco nella sua relazione di progetto dell’opera, che è stata portata in partecipazione col dibattito pubblico.
Col via libera per il tracciato Magenta partirà la progettazione definitiva dell’opera e sarà contemporaneamente sviluppato il progetto di fattibilità tecnico-economica della soluzione. Ci sono, infatti, da contemperare i notevoli risvolti ambientali, paesaggistici, archeologici, economici e sociali che
caratterizzano il territorio interessato dall’ultimo tratto dell’intervento commissariato. Poi saranno aperti i cantieri, che nel cronoprogramma richiederanno – appunto – almeno 5 anni di lavori.
Il tracciato Magenta ha un costo preventivato di 433 milioni di euro in lavori e un investimento totale di 619 milioni. Il nuovo tratto stradale, lungo circa 11,7 km, si collega al primo stralcio dell’opera e include una serie di gallerie, una naturale e 5 artificiali, 6 viadotti e 3 svincoli. I primi carotaggi e le opere di preparazione per il cantiere sono già in corso a Monte Romano, dove verranno realizzati i primi 5 km del nuovo tratto. Secondo le stime dell’Anas, per quanto riguarda i collegamenti da/per Civitavecchia i tempi di percorrenza si riducono di oltre il 40% rispetto ad ora. Invece i tempi di percorrenza da/per l’area di Tarquinia si riducono di oltre il 30% rispetto ad oggi, con punte di riduzione del 43% per l’alternativa Magenta.
La soddisfazione per il nuovo tracciato del mondo produttivo e della politica
“Con l’individuazione del percorso Magenta – dice la Regione dell’Umbria in una nota – si avvicina sempre più un traguardo perseguito nell’ambito delle politiche di area vasta. Il completamento dell’opera, attesa da anni da cittadini e imprese umbre, consentirà di raggiungere in tempi più brevi e con maggiore sicurezza il porto commerciale e crocieristico di Civitavecchia. Si tratta di un hub di prioritaria importanza per molte imprese umbre, a cominciare dalle acciaierie Ast Arvedi di Terni, e per il potenziamento dei flussi turistici verso la regione“.
La Giunta regionale ricorda l’impegno, con sollecitazioni nei confronti di Anas e Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, per raggiungere questo risultato. Viene valutata come importante e positiva anche la notizia dell’imminente avvio del cantiere del tratto tra Monte Romano est e il nuovo svincolo di Tarquinia sull’Aurelia bis.
Confindustria ha affidato la sua presa di posizione all’Unione dell’Alto Lazio, che evidenzia come l‘infrastruttura sia fondamentale e strategica per lo sviluppo delle aree interessate.
“La sua ultimazione è attesa da troppi anni – dicono gli industriali – non sono tollerabili ulteriori ritardi, ora bisogna procedere in maniera spedita. Il tracciato magenta è il risultato del dibattito pubblico che si è sviluppato nei mesi scorsi. A riprova che la collaborazione tra istituzioni, imprese e cittadini porta a dei risultati importanti. Confidiamo fortemente, inoltre, che i lavori per superare l’abitato di Monte Romano partano quanto prima. Ponendo fine a un disagio assolutamente insostenibile“.