La Polizia di Stato di Terni, durante i controlli nel fine settimana, ha rintracciato un cittadino di nazionalità tunisina, appena maggiorenne, ma già noto alle Forze dell’Ordine per numerosi precedenti.
Nella serata del 6 settembre, il Questore di Terni Abenante ha predisposto un servizio straordinario di controllo nel centro cittadino, con il supporto della Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia stradale e Polizia Locale. A essere stato fermato è stato un cittadino tunisino con diversi precedenti, trovato privo di valido titolo di soggiorno.
Il giovane era entrato irregolarmente in Italia, come minore straniero non accompagnato, e si era reso autore di diversi episodi delittuosi: tentato furto, furto con strappo, ricettazione e porto abusivo di armi, ed era già stato denunciato in più circostanze.
Il ragazzo è stato pertanto preso in carico dall’Ufficio Immigrazione – guidato dal Sost Commissario Massimiliano Ruggeri – e, al termine delle procedure di rito, accompagnato presso un Centro di Permanenza per i Rimpatri (C.P.R.), dove rimarrà a disposizione in attesa dell’esecuzione del rimpatrio verso il Paese di origine.
L’operazione rientra nell’ambito dell’operazione “Movida sicura”, che il Questore Abenante ha recentemente intensificato con particolare attenzione al fenomeno dell’immigrazione irregolare, per il contrasto alla criminalità diffusa.
Sempre nelle scorseore, l’Ufficio Immigrazione della Questura ha accompagnato presso un centro per i rimpatri un cittadino rumeno di 36 anni, uscito dal carcere dopo aver scontato una pena per rapina aggravata. L’uomo, con precedenti per reati contro il patrimonio, incendio e resistenza a pubblico ufficiale, è ora in attesa dell’allontanamento dal territorio nazionale.
I C.P.R. - Centri di Permanenza per i Rimpatri sono strutture in cui i cittadini stranieri irregolari possono essere trattenuti per il tempo necessario all’attuazione del rimpatrio. Nel caso specifico, il 18enne tunisino fermato a Terni resterà a disposizione dell’autorità fino alla conclusione dell’iter.
Il trasferimento in C.P.R. segue una valutazione che tiene insieme la posizione amministrativa – l’assenza di un titolo di soggiorno – e gli elementi emersi sul piano penale, come i precedenti a carico. In questa cornice si colloca la scelta di procedere con l’accompagnamento, a garanzia dell’esecuzione del provvedimento di rientro nel Paese di origine.
Il provvedimento rientra in un più ampio disegno di prevenzione e controllo del territorio, che la Questura di Terni ha recentemente intensificato. Su indirizzo del questore Abenante, i servizi hanno dedicato particolare attenzione ai contesti a rischio, con l’obiettivo di contenere l’immigrazione irregolare e contrastare i reati predatori che alimentano la percezione di insicurezza.
L’intervento della Squadra Volante, la presa in carico dell’Ufficio Immigrazione e l’accompagnamento al C.P.R. rappresentano, in questo caso, le diverse tappe di un’azione coordinata che mette insieme vigilanza, tempestività operativa e applicazione delle norme in materia di soggiorno.