12 Jun, 2025 - 16:55

Terni e Città di Castello aprono la strada ai nuovi Programmi di Sviluppo Urbano Sostenibile: in cosa consistono i progetti

Terni e Città di Castello aprono la strada ai nuovi Programmi di Sviluppo Urbano Sostenibile: in cosa consistono i progetti

L'Umbria guarda al futuro delle sue città con uno sguardo rivolto alla sostenibilità, all'innovazione e all'inclusione sociale. Con l'avvio della fase operativa dell'Agenda Urbana 2021-2027, i comuni di Terni e Città di Castello diventano i protagonisti di un processo di rigenerazione che punta a ridisegnare gli spazi urbani e la qualità della vita dei cittadini. Un investimento complessivo di oltre 19 milioni di euro, provenienti dai fondi europei FESR e FSE+, che segna l'inizio di un ciclo virtuoso destinato a coinvolgere anche Perugia, Foligno e Spoleto.

"Un'Umbria più verde e connessa": obiettivi strategica dei Programmi di Sviluppo Urbano Sostenibile

Con i Programmi di Sviluppo Urbano Sostenibile puntiamo su città che sviluppano nuove soluzioni per migliorare la qualità della vita delle persone. Città connesse, inclusive, accessibili, capaci di affrontare le sfide ambientali, digitali e sociali”, ha dichiarato Tommaso Bori, vicepresidente della Regione Umbria. La visione è chiara: trasformare i contesti urbani in modelli di innovazione e partecipazione, restituendo centralità ai bisogni delle comunità.

Il progetto più consistente è quello di Terni, con una dotazione di 12,8 milioni di euro. Il programma, intitolato "Vivi Terni, la città contemporanea sperimenta nuovi futuri", interviene su più fronti, a partire dalla valorizzazione dell'area di San Valentino. Qui si prevede il recupero della piazza e del parco, il potenziamento dell'accessibilità, il restauro della palazzina delle associazioni e il miglioramento della segnaletica, in un'ottica integrata che coinvolge anche la Basilica.

Tra gli interventi più ambiziosi, spicca la creazione di un museo immersivo dedicato a San Valentino all'interno di Palazzo Carrara, il completamento dei 3,8 chilometri di percorsi ciclopedonali e la ristrutturazione dell'ex lanificio Gruber, destinato a diventare un centro polivalente grazie anche al cofinanziamento del Piano periferie. La città punta inoltre sull'innovazione digitale con l'attivazione di un sistema di open data per realizzare il "gemello digitale" di Terni e la riqualificazione del Villaggio Matteotti.

Città di Castello e il progetto "Well Living"

Il PSUS di Città di Castello, denominato "Well Living", dispone di 6,7 milioni di euro e si fonda su un approccio che unisce qualità urbana e sostenibilità ambientale. L'intervento principale riguarda la riqualificazione del Parco Langer e del teatro all'aperto, ma è il sistema integrato di piste ciclabili (sette chilometri previsti) a rappresentare una svolta importante nella mobilità urbana. Anche qui l'innovazione digitale è protagonista, con lo sviluppo di un Digital Twin per la gestione intelligente dei servizi.

Grande attenzione viene riservata anche alla valorizzazione ambientale e sociale: il Parco Agricolo dell'Ansa del Tevere diventerà un punto di riferimento per l'agrobiodiversità e le attività inclusive rivolte alle fasce più fragili della popolazione. La rigenerazione coinvolgerà inoltre le aree attorno alle mura urbiche e il parcheggio Ferri, oggetto di un progetto di depavimentazione e rinverdimento. Un ampio pacchetto di misure finanziate con il FSE+ supporterà infine percorsi di inclusione lavorativa e servizi per le famiglie.

Le città come laboratori del cambiamento: il ruolo delle comunità locali

Dietro questi progetti non c'è solo una strategia urbanistica, ma un processo partecipativo che ha coinvolto direttamente le comunità locali. “I due programmi – ha sottolineato ancora Bori – nascono dal confronto con le comunità locali e si traducono in opere concrete che fanno la differenza nella vita quotidiana delle persone. Sono opere di rigenerazione urbana e un modo nuovo di concepire la città, con più spazi verdi, più mobilità sostenibile, più innovazione e più partecipazione”.

Terni e Città di Castello si candidano così a diventare modelli per l'intera regione, sperimentando sul campo nuove modalità di sviluppo urbano, capaci di coniugare estetica, funzionalità e inclusione. L'Agenda Urbana dell'Umbria si trasforma così in un laboratorio diffuso di politiche pubbliche innovative, dove la città torna ad essere il cuore pulsante di una società più equa e sostenibile.

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Giorgia Sdei
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