22 Oct, 2025 - 16:40

Terni, caso Stadio-Clinica: la nota ufficiale di AP e la presa di posizione di De Rebotti sui social

Terni, caso Stadio-Clinica: la nota ufficiale di AP e la presa di posizione di De Rebotti sui social

Riguardo la decisione della Regione di impugnare l'atto del Comune di Terni, riguardante il progetto Stadio-Clinica, il Gruppo consiliare di Alternativa Popolare si è espresso tramite una nota stampa diffusa poco fa.

La nota stampa di Alternativa Popolare su stadio-clinica

Il Gruppo consiliare di Alternativa Popolare esprime la propria ferma e indignata condanna per la decisione di impugnare l’atto con cui il Comune di Terni avrebbe deliberato il superamento di tutte le prescrizioni relative al progetto stadio-clinica. Si tratta di una decisione che consideriamo un vero e proprio atto di guerra contro la città di Terni, un gesto ostile e incomprensibile che rischia di compromettere un progetto fondamentale per il futuro del nostro territorio. Giova ricordare che nel 2021 il Consiglio comunale di Terni si era espresso quasi all’unanimità su questo progetto, con 29 voti favorevoli e 3 astenuti. Una convergenza ampia e trasversale, che aveva unito destra e sinistra nel riconoscere il valore strategico di un’iniziativa capace di generare sviluppo, occupazione e riqualificazione urbana in una città che ha estremo bisogno di opportunità economiche e sociali.

Oggi, gli stessi gruppi che allora votarono a favore appaiono confusi, silenziosi e immobili, quel che è peggio, in alcuni casi, complici. Un silenzio assordante e irresponsabile di fronte a un attacco tanto grave alla nostra comunità.

Quella che si sta consumando è una guerra economica tra Terni e Perugia, una dinamica indegna  che vede la Regione Umbria concentrare tutta la sua operatività sanitaria su Perugia, escludendo sistematicamente Terni da ogni possibilità di crescita e di investimento. Una gestione miope e centralista che penalizza i cittadini ternani e soffoca ogni prospettiva di sviluppo per l’Umbria meridionale.

Per anni si è parlato di un presunto conflitto di interessi tra il progetto e il sindaco Bandecchi, ma oggi quella narrazione è priva di senso: il progetto è stato donato alla città, e la nuova proprietà della Ternana, la famiglia Rizzo, ha tutte le competenze e professionalità necessarie per portarlo a compimento.
La riqualificazione di un bene pubblico come lo stadio viene realizzata a costo zero per la collettività da un soggetto privato, in cambio della possibilità di costruire una clinica privata convenzionata per la quale la stessa Regione aveva già previsto 104 posti letto.

Eppure, oggi la Regione sceglie di impugnare l’atto comunale nel giorno dello spirare del termine, quando avrebbe potuto e dovuto prescrivere adeguamenti e di bloccare un progetto che darebbe lavoro, servizi e dignità a Terni. Un atto ostile e irresponsabile, che rischia di produrre conseguenze gravissime: la Ternana Calcio potrebbe fallire, la città rischia di rimanere senza stadio, e il territorio perderebbe una struttura sanitaria moderna e necessaria. Chi oggi governa la Regione deve assumersi la responsabilità di questa scelta scellerata, che colpisce direttamente i cittadini ternani.

Per questo, Alternativa Popolare lancia un appello alla mobilitazione generale:
alle istituzioni locali, alle forze politiche e sociali, ai cittadini, alle categorie economiche e produttive.
È il momento di difendere Terni con fermezza e unità.

Non possiamo restare in silenzio mentre si consuma un atto tanto grave.
Difendere questo progetto significa difendere il lavoro, la sanità e il futuro della nostra città”.

La presa di posizione di De Rebotti sui social

Francesco De Rebotti in merito, ha detto la sua, prendendo posizione con un post sui social: “Visto la discussione odierna, e le forme che sta assumendo, debbo riaffermare come ci sia sempre un modo sincero per fare le cose. Poi c’è n’è un altro, fatto con l’intenzione di usare la buonafede delle persone per condurre la propria battaglia politica, lontano dalla mia sensibilità, dal mio modo di essere e di agire. 

L’atto del Comune di Terni che richiederebbe, per finanziare lo stadio, la realizzazione di una clinica convenzionata, cioè con prestazioni pagate dal sistema sanitario regionale, ci è stato rappresentato come non procedibile dall'avvocatura. Tale valutazione è stata ribadita da diversi soggetti chiamati a considerarne la fattibilità, già in sede di conferenza dei servizi che si è tenuta durante il mandato della precedente Giunta Regionale, esprimendo dissenso motivato alla realizzazione della clinica e autorizzando la costruzione dello stadio, ma con altro piano finanziario, non collegato alla clinica stessa. 

Il Comune di Terni ha deciso comunque di andare avanti, e come già avvenuto nel marzo 2025, sarà il TAR a doversi esprimere sulla correttezza del procedimento, a tutela dell’intera comunità.

Personalmente, mi sono sempre sottratto al conflitto istituzionale e politico permanente, perché sono convinto che faccia male alla città di Terni e a tutto il territorio. Oggi più che mai, invece, abbiamo bisogno di concentrarci su ciò che conta davvero: una sanità pubblica più moderna, efficiente e vicina ai cittadini. 


La responsabilità istituzionale non può consentire, a fronte di posizioni rilevate dall'avvocatura regionale come potenzialmente non legittime, di ignorarle. Nel cercare di interpretare al meglio il ruolo di rappresentanti della comunità, siamo tutti chiamati a ricercare sempre il rispetto delle leggi e delle norme vigenti, pur nella differenza di opinioni”.

AUTORE
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Emanuele Giacometti
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