Arrivano i finanziamenti della Fondazione Carit e, con la conclusione dei lavori attesa con la bella stagione, per il campo scuola di atletica leggera arriveranno anche attrezzature per le gare e l'omologazione della Fidal.
Unanime il voto del Consiglio comunale di Terni che ha dato il via libera alla variazione del bilancio di previsione 2025-2027, aprendo la strada all'ultimo step della riqualificazione del Campo Scuola “Francesco Casagrande”, casa dell’atletica leggera cittadina. Un passaggio decisivo, reso possibile dal contributo di 300 mila euro stanziato dalla Fondazione Carit, che consentirà la realizzazione di tre interventi fondamentali per l’omologazione dell’impianto necessaria alla disputa delle gare nazinali e internazionali.
Il progetto, già inserito nel piano triennale delle opere pubbliche, prevede forniture e adeguamenti mirati per completare la trasformazione della struttura in un centro sportivo moderno e funzionale. Una risposta concreta alle esigenze di atleti, tecnici e società del territorio, con l’obiettivo di restituire piena dignità a un impianto storico.
Nel dettaglio, i fondi della Fondazione Carit saranno destinati a tre linee d’intervento. La prima, per un valore di 170mila euro, riguarderà la fornitura delle attrezzature e degli arredi tecnici necessari a ottenere la classificazione “B” FIDAL. Un passaggio imprescindibile per ospitare gare ufficiali e raduni federali. La seconda, con un investimento di 75mila euro, prevede la realizzazione ex novo di un pistino per gli allenamenti. Un’area dedicata che migliorerà sensibilmente la fruibilità dell’impianto, soprattutto nei mesi di maggiore affluenza. Infine, 55mila euro saranno impiegati per l’adeguamento dei locali sotto le tribune, destinati a diventare una palestrina e un magazzino funzionale per le attività quotidiane.
Nei giorni scorsi, il sindaco Stefano Bandecchi - rispondendo ad alcune polemiche sulla mancata installazione della pista aveva ribadito l’impegno dell’amministrazione nel portare a termine il progetto senza compromessi sulla qualità: “Non butteremo via 400mila euro finendo la pista con condizioni meteo non idonee. I materiali ad alta tecnologia vanno posati nel rispetto delle schede tecniche, altrimenti la pista durerà poco più di un anno. I nostri tecnici sono stati chiari e io mi fido. Noi vogliamo un impianto solido per almeno un decennio”.
Bandecchi ha anche rivendicato quanto già realizzato: "A chi critica tanto, senza alcun costrutto, invito a guardare quello che abbiamo fatto in due anni, con un intervento di un milione e duecento mila euro complessive che finora ha visto il rifacimento dell'intera palazzina spogliatoio, delle tribune, del sottopista. Compieremo l'ultimo passo che ci manca prima possibile, già da questa settimana i tecnici e le maestranze valuteranno se ci sono le condizioni per la realizzazione della copertura in materiali plastici della pista a sei corsie".
In arrivo anche settima e ottava corsia per le gare internazionali. "In CDA della Fondazione Carit è stata deliberata l'erogazione di un nuovo contributo - ha annunciato il vice sindaco Riccardo Corridore -. Si tratta di una delle prime iniziative prese dal nuovo presidente Emiliano Strinati che ringrazio e che consentirà la realizzazione di un intervento aggiuntivo che qualificherà ancora di più l'impianto".
Non sono mancate comunque le polemiche, con l'assessore ai lavori pubblici Giovanni Maggi, che in consiglio comunale si è tolto qualche sassolino dalle scarpe. Al centro della replica, le accuse di opacità nella gestione dei fondi PNRR e dei tempi di realizzazione del progetto. “Confutare dichiarazioni inesatte è doveroso – afferma Maggi – e intendo farlo con rispetto, ma con altrettanta precisione. Mettere in discussione la validità del finanziamento PNRR dimostra una totale non conoscenza delle procedure. I termini scadono il 31 dicembre, ma i debiti sono pienamente compatibili con i tempi previsti. Tutte le attività sono sottoposte a monitoraggio obbligatorio e sistematico, sia a livello tecnico che da parte di strutture di controllo interne”.
L’assessore evidenzia poi l’assoluta trasparenza dell’amministrazione: “Leggo che qualcuno chiede come e con quali modalità garantiamo la trasparenza sull’avanzamento dei lavori. A parte che non esiste alcuna norma che imponga aggiornamenti quotidiani online, la verità è che siamo tra i Comuni più virtuosi d’Italia. Già dal nostro insediamento, abbiamo reso pubblici documenti, appalti, stati di avanzamento e tutte le fasi progettuali tramite il sito istituzionale”.
Maggi ha chiarito inoltre la differenza tra la durata dei lavori e quella del cantiere: “Il tempo contrattuale riguarda i giorni di effettiva esecuzione, ma le sospensioni – dovute, ad esempio, a condizioni climatiche – estendono il tempo complessivo. È normale, ed è previsto dalla legge. Avrei voluto discutere pubblicamente, davanti ai cittadini, le osservazioni ricevute. Invece, si è scelta la strada dell'interrogazione con risposta scritta, inviando ai mezzi di informazione informazioni inesatte. È un peccato, perché così si priva la comunità di una comprensione più ampia e corretta del lavoro che stiamo svolgendo con rigore e impegno”.