L’ex casello ferroviario di strada Santa Filomena, da tempo al centro di segnalazioni per degrado e insediamenti irregolari, è stato bonificato ieri nell’ambito di una vasta operazione di controllo del territorio coordinata dalla Questura di Terni. L’intervento, rientrante nel piano straordinario “Alto Impatto”, ha coinvolto tutte le forze di polizia e ha portato all’identificazione di oltre cento persone tra centro cittadino e periferie.
Il servizio, diretto dal commissario Luca Valentini sotto il coordinamento del questore Bruno Abenante, ha messo in campo pattuglie della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Locale e del Reparto Prevenzione Crimine Umbria-Marche. Un dispositivo di sicurezza capillare, che ha previsto posti di blocco lungo le principali arterie di collegamento e verifiche in aree ritenute particolarmente critiche per la presenza di bivacchi e microcriminalità.
Nel corso delle attività, l’attenzione si è concentrata sull’ex casello ferroviario di Santa Filomena, individuato come rifugio abusivo. All’interno della struttura le forze dell’ordine hanno trovato giacigli di fortuna e una notevole quantità di rifiuti, comprese batterie esauste di auto e camion, indicatori di un degrado radicato che sarà oggetto di ulteriori approfondimenti. Al momento del controllo, la struttura risultava però vuota.
“L’obiettivo di queste operazioni non è solo la repressione, ma anche la tutela della vivibilità urbana” ha spiegato una fonte vicina alla Questura, sottolineando la linea di rigore e prevenzione perseguita dal questore Abenante.
I controlli straordinari hanno portato all’accompagnamento in Questura di due cittadini stranieri per accertamenti sulla loro posizione sul territorio nazionale. In un caso è stato emesso un provvedimento di partenza volontaria, mentre per l’altro, privo di documenti e con precedenti di polizia, sono state avviate le procedure di trasferimento in un Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR).
Parallelamente, l’operazione ha interessato anche il tessuto economico locale con verifiche amministrative su alcuni pubblici esercizi. Un’attività è risultata perfettamente conforme alle norme, mentre in un altro caso sono state riscontrate violazioni riguardanti l’etichettatura dei prodotti alimentari e la mancata indicazione delle sostanze allergeniche, in contrasto con le direttive comunitarie. La segnalazione è già stata inoltrata alle autorità competenti per i provvedimenti del caso.
Il bilancio complessivo dell’operazione, reso noto dalla Questura, parla di:
106 persone identificate, di cui 42 straniere
2 accompagnamenti in Questura
1 contravvenzione al Codice della Strada
2 esercizi commerciali sottoposti a verifica
2 avvisi orali emessi dal Questore
Secondo quanto dichiarato dagli inquirenti, si tratta di un’attività che rientra in un piano di medio-lungo periodo mirato a garantire sicurezza e decoro nei quartieri più esposti.
L’operazione “Alto Impatto” si colloca in una più ampia strategia di controllo del territorio lanciata dal questore Abenante, che da settimane sta rafforzando la collaborazione tra le diverse forze di polizia. L’intenzione non è solo contrastare i fenomeni legati all’immigrazione irregolare e alla microcriminalità, ma anche restituire aree urbane alla comunità, rafforzando al tempo stesso il rapporto di fiducia con i cittadini.
“Prosegue senza sosta l’attività di prevenzione e controllo del territorio” si legge nella nota diffusa dalla Questura, che annuncia nuovi servizi congiunti nelle prossime settimane. Il messaggio rivolto alla città è chiaro: non abbassare la guardia e intensificare la presenza delle istituzioni nei luoghi percepiti come insicuri.
La bonifica dell’ex casello ferroviario di Santa Filomena assume così un valore simbolico: non si tratta soltanto di un intervento contro il degrado, ma di un segnale di attenzione verso le periferie e quei cittadini che chiedono maggiore sicurezza e spazi urbani più vivibili.