Quando si parla di bollette, uno zero in più o in meno fa una enorme differenza. E a Terni alcuni cittadini lo sanno bene. Più di qualcuno recentemente è stato vittima delle bollette pazze del Sii, la società che gestisce il servizio idrico. Un errore che a quanto pare si sta trascinando da tempo tra difficoltà burocratiche e comunicative. Anche la politica è intervenuta e la questione si è fatta bollente.

Le pazze bollette dell’acqua a Terni: la questione in Consiglio comunale

La vicenda ha inizio un paio di mesi fa quando alcuni utenti segnalano evidenti anomalie nelle bollette dell’acqua. C’è il caso emblematico di chi a fronte di una bolletta media di 60 euro, per il potere dello zero in più, è arrivato a 600. I cittadini hanno giustamente protestato e anche la macchina comunale si è messa in moto facendo le opportune segnalazioni.

Pensavo fosse sufficiente” ha rimarcato l’assessore Maggi ma evidentemente non è stato così. La questione delle bollette pazze ieri è approdata anche in Consiglio comunale con un’interrogazione proposta dal gruppo del PD che ha chiesto chiarimenti.

L’assessore Maggi: “Oltre al danno la beffa”

Da quanto riferito dall’assessore, dietro alle bollette pazze, c’è stato un errore del software. E qui parte una burocrazia intricata. “È stato detto ai cittadini che sono stati colpiti dalle cartelle pazze di fare reclamo. Ma ai reclami la SII, invece di ricomporre gli errori, ora risponde con le ingiunzioni di pagamento” sottolinea Maggi in una nota. “Una situazione paradossale, dove al danno si aggiunge la beffa“. Gli utenti dovrebbero perciò pagare le famose bollette sballate e gli importi saranno successivamente decurtati da quelle future: un’ingiustizia.

Si tratta di un danno di immagine per il servizio pubblico che viene ancora una volta percepito come iniquo e vessatorio. Come amministrazione comunale, pur non avendo competenze dirette, siamo vicini e a sostegno di tutti i cittadini che sono chiamati a pagare importi non dovuti e fuori da ogni realtà” ha concluso Maggi.

Il sindaco Bandecchi sulle bollette pazze: “Mandate a casa gli incapaci”

Durante il question time di ieri, una volta riscontrate le anomalie di cui sopra, il primo cittadino non si è risparmiato sul Sii. Ad inasprire ulteriormente la situazione già rovente, c’è il caso di diversi cittadini che avendo provato a contattare il Sii, avrebbero riscontrato non poche difficoltà.

Fate questo accordo, destra e sinistra, per sbloccare la situazione del Cda e mandare a casa gli incapaci – ha detto Bandecchi -. Questa direzione del Sii non gode della fiducia del Comune, è inconcepibile che qualcuno per un errore abbia ricevuto a casa bollette di due anni di consumi“.

Il Sii rassicura di aver già risolto la quasi totalità delle segnalazioni

Nella giornata di ieri è arrivata anche la replica da parte del Sii. L’azienda ha ammesso che a causa dell’aggiornamento del software, alcune bollette sono state emesse sulla base non dello storico, bensì su quella dei consumi stimati. Un errore che avrebbero riscontrato comunque soltanto una esigua percentuale degli utenti.

La società, nel precisare che la casistica riguarda meno dell’1% delle utenze (circa 1.000 su un totale di 127.000), evidenzia che non si tratta di errori di fatturazione bensì di un calcolo basato su un consumo storico presente sui vecchi sistemi e non aggiornato in fase di migrazione” prosegue la nota del Sii. La società, scusandosi per i disagi arrecati, fa sapere di aver già risolto la maggior parte delle segnalazioni e che “sono stati rafforzati i canali di contatto per gestire le segnalazioni in corso senza dare seguito ad azioni di recupero credito“.

La replica di Orsini: “Dal sindaco parole fuori luogo e offensive”

Il presidente del Sii, Carlo Orsini, ha replicato a quanto affermato ieri in Consiglio comunale dal sindaco Stefano Bandecchi.Le parole pronunciate dal sindaco di Terni durante il Consiglio comunale di ieri in risposta ad una interrogazione consiliare, sono fuori luogo e offensive dell’immagine della Sii e della onorabilità dei propri amministratori e dipendenti” ha esordito l’ad di Sii.

Orsini parla di un’azienda sana e solida che ha “ricevuto importanti premi da parte di Arera per il rispetto dei parametri di qualità dei servizi ed è stata ammessa ad un contributo Pnrr per 21 milioni di euro destinato alla risoluzione delle perdite di cui si dirà meglio nei prossimi giorni“.

E attacca il Comune di Terni che starebbe ritardando il rinnovo delle cariche sociali.Preciso nuovamente che l’attuale CdA – prosegue Orsini – si trova suo malgrado in prorogatio da oltre un anno non di certo per propria scelta e volontà ma in conseguenza della lunga fase di stallo da parte dei Comuni soci della Sii (Terni in primis avendo la quota sociale più cospicua) che per l’appunto ad oggi non hanno ancora trovato una quadra per il rinnovo degli organi sociali. L’attuale CdA, potendo altresì contare su di una forte ed organizzata struttura, protrae il proprio lavoro garantendo la continuità aziendale ed assicurando ai cittadini l’erogazione di tutti i servizi in gestione” conclude Orsini.