Niente blocchi del traffico durante la stagione invernale a Terni. Il sindaco Bandecchi, infatti, ha sottoscritto oggi l’ordinanza che abroga le precedenti misure di restrizione della circolazione veicolare.
In particolare, è stata revocata l’ordinanza che, ininterrottamente dal 2020, introduceva la “Limitazione del traffico veicolare per la riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute e della qualità dell’aria”.

Tutto merito di un miglioramento della situazione ambientale. O meglio, di una riduzione del numero degli sforamenti delle PM10 nelle varie centraline della città. La legge, infatti, impone di attuare il blocco delle auto più vecchie, e quindi più inquinanti, quando il valore limite giornaliero per la protezione della salute umana del PM10 viene superato più di 35 volte l’anno. Il limite è fissato dalla legge in 50 microgrammi per metro cubo.

A Terni, però, questi superamenti delle soglie massime non avvengono ormai da due anni consecutivi. Consentendo così il raggiungimento dell’obiettivo fissato dal Piano regionale per la qualità dell’aria. Quella dei blocchi del traffico è, infatti, una misura transitoria. Che si applica fino al raggiungimento dell’obiettivo di risanamento della qualità dell’aria. “Ovvero – specifica la programmazione regionale – fino al verificarsi di due anni consecutivi in cui le centraline della rete regionale di monitoraggio nella conca Ternana registrano il rispetto dei limiti di legge per le concentrazioni di PM10 e degli Ossidi di Azoto (NO2)“.

Niente blocchi del traffico a Terni, via libera alle automobili, ai mezzi e ai motoveicoli Euro 0, Euro 1 ed Euro 2

“L’ordinanza prende atto di un miglioramento dello stato delle condizioni ambientali – spiega l’assessore alla mobilità e alla viabilità, Marco Iapadre -. Riteniamo che le misure in campo in questi anni, comprese quelle ispettive non solo sul traffico, ma anche sulle emissioni industriali, abbiano contribuito a migliorare la qualità dell’aria. Così come molto hanno influito le condizioni meteo e climatiche. I dati di concentrazione degli inquinanti, infatti, sono influenzati dalla circolazione dell’aria e dalle piogge. In ogni caso, per due anni consecutivi, nel 2022 e nel 2023, i dati certificati dall’ARPA e relativi al sistema di monitoraggio sono tutti nei limiti di legge“.

Potranno riprendere a circolare, senza rischiodi multe e sanzioni, dal lunedì e venerdì tra le 8.30 e le 18.30 anche le automobili, i mezzi per il trasporto merci e i motoveicoli di categoria Euro 0 o pre-Euro, Euro 1 e Euro 2. Che prima erano costrette a restare in garage o nei parcheggi tra il 1 novembre e il 31 marzo in quella fascia oraria di rispetto.

Resta fermo l’obbligo di lasciare il motore spento con l’auto in sosta, come disposto dal nuovo Codice della Strada.

Ecco i dati delle centraline nei due anni di riferimento:

Anno 2022

Stazionen. eventi
sahariani
n. superamenti
misurati
n. superamenti
dovuti a polveri
sahariane
n. superamenti
confermati

Terni – Carrara
2225619

Terni – Le Grazie
2235827

Terni – Borgo Rivo
2233627

Anno 2023

Stazionen. eventi
sahariani
n. superamenti
misurati
n. superamenti
dovuti a polveri
sahariane
n. superamenti
confermati

Terni – Carrara
1926224

Terni – Le Grazie
1932230

Terni – Borgo Rivo
1935035

Verso un aggiornamento anche dell’ordinanza sull’accensione dei caminetti e delle stufe a legna

L’amministrazione comunale, già lo scorso anno, aveva contestato i blocchi del traffico a Terni. Allora all’assessorato all’ambiente c’era Mascia Aniello, che aveva sottolineato come “queste ordinanze, pur obbligate dalla legge, sono emesse a malincuore dal Comune. Perché penalizzano fasce deboli della popolazione e non contribuiscono a risolvere il problema dell’inquinamento. Causato in massima misura dalle emissioni industriali“.

Quest’anno, dunque, arrivate buone notizie dalle centraline ARPA, si cambia e si torna alla libertà di circolazione. Ma non è tutto. Perché allo studio del Comune di Terni c’è anche un aggiornamento migliorativo dell’ordinanza concernente il divieto all’accensione dei caminetti e delle stufe a legna.

Lo scorso inverno, dal 3 novembre al 31 marzo 2024, era vietato l’utilizzo degli impianti a legna o pellet a bassa efficienza dal lunedì al venerdì, nelle zone poste a meno di 300 metri di quota. Quest’anno, in base a un’attenta revisione della normativa, si specificherà meglio il divieto.

La legge – dice ancora Iapadrevieta di usare camini e stufe per il riscaldamento, laddove sono presenti altre tipologie di impianto. A gas ad esempio, a condensazione, elettrico, centralizzato o domestico. Ma la normativa non vieta di accendere il camino per cuocere una salsiccia o una bistecca. Tutto questo sarò specificato al meglio nell’ordinanza che verrà emessa“.